LEFTScrittoriNonPerCaso: Oltre l’immaginabileRubrica a cura di Paola Gaglianone
Oltre l'immaginabileCiao! quella strana vocina alle sue spalle sembrava di un bambino straniero, ma poi si voltò di scatto e in quel parco tranquillo ,in una giornata senza l’ombra di una nuvola si trovò davanti un piccolo gnomo, proprio come quelli disegnati nei libri di favole che asoltava, in verità un pò annoiata, da bambina.
E la stranezza non era trovarsi a parlare con un essere che secondo logica non doveva esistere, ma la sua assoluta calma in quell’assurda situazione: niente paura,niente cuore che batte,voglia di urlare o di scappare, niente sensazione di pazzia. Naturalezza assoluta come per un appuntamento concordato al telefono tipo “Vediamoci a mezzogiorno al parco sotto il Pino grande, così mi spieghi meglio che vuoi...” Ed ora stava lì incuriosita di quell’incontro solo un po’ inusuale e dalla bocca le uscì quel “Allora dimmi: che vuoi? Ti posso aiutare?” come se lo gnomo fosse un suo vicino di casa che bussa alla porta. Nessun dubbio che potesse essere un’allucinazione.
Tutto andava in automatico, come un copione scritto da un autore intelligente che sa muovere i suoi personaggi.
“Tu sai che rischiamo di scomparire se ogni mille anni un essere umano non risponde ad una nostra domanda?”
“Veramente non lo so, ma non importa. Non sapevo neanche della vostra esistenza,ma ora mi sembra inutile parlarne. Piuttosto di che domanda si tratta ?”
L’idea che gli gnomi sparissero in fondo non le piaceva, fino allora aveva ignorato la loro presenza, ma ora non le sembrava dannosa.
“Il problema è che io so che debbo farla a te la domanda, ma non mi ricordo più quale e nessun altro gnomo la sa.”
“Bel pasticcio,come possiamo uscirne e quanto tempo abbiamo?” Strano, non perdeva la calma, solo una grande concentrazione per risolvere il problema.
“Quattro minuti, o io sparisco insieme a tutti gli altri”.
Il cervello le si mise a girare in fretta,formulò domande di tutti i tipi cercando di intuire il pensiero di gnomi intelligenti, curiosi, generosi,fantasiosi, pratici, discreti…le scartò tutte, erano poco convincenti, sapeva troppo poco di loro, in fondo non se n’era mai interessata e mentre guardava solo un po’ affannata l’orologio le uscì dalla bocca un “Accidenti! Perché proprio a me? non ho mai sopportato le favole!?” Buttò l’occhio sulle lancette,guardò meglio: erano passati 4 minuti,allungò la mano verso lo gnomo come per trattenerlo, non voleva che sparisse.
Lo gnomo era sempre lì, esitò solo un attimo nel timore che l’aria lo risucchiasse e poi esplose: “Evviva ,ce l’hai fatta! Brava, centro: domanda e risposta!”, esultava impazzito e tra un saltello e l’altro continuava a stringerla, abbracciarla, carezzarla. E lei imbambolata,tra un abbraccio stritolante e una carezza a pressione riusciva solo a dirsi che in fondo averli a portata di mano per mille anni ancora non era male.
BIOGRAFIA
Mi chiamo
Vittoria Mezzadri,ho 28 anni e da dieci faccio
la maestra in provincia di Mantova. I miei scolari ormai soffrono di “
favolite”: una intossicazione che crea una forte
dipendenza, per cui se non si ascolta una
favola al giorno si hanno terribili crampi allo stomaco. Forse per questo verrò licenziata e metterò su una ditta di animazione per le feste di non complenno.
COMMENTO
Sembra chiaro che
per Vittoria le favole non sono soltanto racconti per l’infanzia, ma modalità di pensiero,di
sguardo sulla realtà che ci circonda.
In questa breve storia è sottinteso un ragionamento del tipo: puoi anche non lasciarti attrarre dalle favole, ignorare il mondo della fantasia, ma poi sarà
questo mondo a non ignorare te. E’ più o meno quello che succede alla nostra
protagonista: è sempre stata
indifferente alle favole, che fin da bambina l’hanno annoiata, ma poi si trova
uno gnomo davanti che le chiede aiuto e non può far altro che assecondarlo. Anzi l’idea che la presenza degli gnomi sulla terra sia in pericolo non le piace affatto.
Perché è così:
quando la nostra fantasia prende corpo,
crea un mondo quasi tangibile, diventa lo gnomo che bussa alla porta, non possiamo fare a meno di aprire e chiedergli che vuole. Ma a questo ragionamento nascosto mi sembra che Vittoria ne aggiunga un altro:
sarà proprio
lo scettico pentito a salvare il mondo fantastico: dopo essersi a lungo negato uno sguardo fantasioso sulla realtà scoprirà di non poterne fare più a meno e
difenderà la forza dell’immaginazione.
Penso che gli alunni di Vittoria debbano essere contenti di una maestra così creativa,
passiamo la parola ai lettori delle
Biblioteche di Roma e aspettiamo i
commenti sul loro blog: http:/blogs.dotnethell.it/premiobibroma NUOVO INCIPITVisto che le fialstrocche hanno avuto molto successo, proviamo ad esercitarci ancora continuando questo incipit in non più di mille battute.
IL CAOS Piu niente è al suo posto
ed io di nascosto
mi metto a girare
per darmi da fare… Inviate la filastrocca a
scrittorinonpercaso@gmail.com e noi selezioneremo quella da pubblicare.