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PRE.MIO Biblioteche di Roma. Il premio dei lettori
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BiblioLEFT: La grande bugia

BiblioLEFT/Avvenimenti: ScrittoriNonPerCaso

Rubrica a cura di Paola Gaglianone

Una grande bugia

Sapevo bene che niente di quello che stavo per dire era vero. Ma le cose si erano messe in modo tale che non avevo altra possibilità.
Mia sorella mi stava mettendo alle strette.
“Allora? Hai una storia con Andrea, brutta stronza?”
Centro! E adesso? la butto sull’offesa?
“Quando saprai perché Andrea è venuto da me ieri sera ti farò rimangiare tutto con gli interessi…”
Debbo prendere tempo…
“Sto aspettando, sorellina, sputa il rospo, prima che ti faccia sputare tutti i denti!”
Sono all’angolo,meglio attaccare…
“Ma da quando sei diventata così? Mi fai paura, sembri una pazza. Sei volgare e…”
Pochi secondi conquistati e adesso che mi invento?
“Vai a letto con mio marito,sì o no?”
Pieno melodramma,in questi casi si nega…
“No, no e poi ancora no! Lui è venuto da me perché non sapeva dove sbattere la testa e si è confidato…”
Un po’ di senso di colpa funziona sempre..
“E perché è venuto a parlarne  a te e non a me?”
Ora ci vuole l’affondo..
“Ma se lo aggredisci per un nonnulla! Con questa tua ansia di maternità lo stai facendo ammattire…”
Bel colpo ..dritto al tallone d’Achille..
“Ah, sí?! E cosa dovrei dire io della sua sindrome da Peter Pan? Ma come ce lo faccio io un figlio con un uomo così?”
Ancora un po’ di senso di colpa e quasi ci siamo…
“Ecco, vedi che non lo stimi, che lo disprezzi, che lo fai sentire una nullità?”
Perfetto,sono in vantaggio….
“E tu chi saresti? Il refugium peccatorum dei mariti frustrati? In che casino si è messo stavolta?”
Ora la sparo grossa…
“Ha perso una forte somma giocando non so bene a cosa, era disperato, distrutto, piangeva come un vitello, quasi non si capiva quello che diceva!”
Colpo a sorpresa ,ha funzionato….
“Ma porc…Ma , Andrea… ma non mi sembra abbia mai giocato, o…forse sono io a non averlo mai saputo…o non me ne sono mai accorta! Oh, mio Dio!”.
Avversario al tappeto....
“Non ti sembra sia arrivato il momento di riavvicinarti a tuo marito piuttosto che venire qui da me a fare scenate e ad accusarmi di cose abominevoli? Non credi dovresti aiutarlo ad uscire da questo difficile momento? ”
Mossa da vincitore generoso….
“Sí, sí, è vero, l’ho trascurato! Tutto per il  desiderio di un figlio! Che pazza sono stata! Dani, mi perdoni? Scusami, dai, perdonami! Mi hai fatto capire che stavo sbagliando…”.
Ora l’uscita teatrale…
“ Sí, va bene, ora calmati però! L’importante è che ti sia resa conto dei tuoi errori. Il resto non conta. Vai a casa da lui…”.
La partita  ormai era chiusa,avevo vinto,ma con qualche ferita…mi spettava comunque un risarcimento per la  rinuncia a lui.C’era sempre la carta di credito che gli avevo sfilato dal portafoglio , in fondo non  doveva neanche  giustificare l’ammanco, visto che sua moglie  “sapeva”  del vizietto del gioco ed era pronta a perdonarlo.Mi sentivo gia’ meglio ,ero quasi felice .Mi capitava ormai così di rado di dire bugie a fin di bene…

Alessia Ganga

Nata 32 anni fa nella citta' delle 99 cannelle, 99 piazze, 99 chiese (L'Aquila per chi non l'avesse capito). Laureata in lingue con la passione per il teatro.Scrivo per non fumare troppe sigarette.

COMMENTO

Il ritmo di una narrazione può essere lento ,accelerato,cadenzato a seconda della situazione: c’è un ritmo per la rabbia, la memoria, il dolore,la riflessione, la paura. Le azioni che si accavallano, le pause,la regia concitata o distesa ci trascina di peso nel tempo fisico della storia, fatto di  minuti eterni o di ore velocissime. Questo racconto di Alessia ha il ritmo giusto e così una situazione di ordinaria e banale gelosia diventa una divertente gara di astuzia , una lotta tra galli nel recinto (meglio tra galline).
Tutto come in ogni gara si risolve in pochi minuti,le due rivali non hanno bisogno di squadrarsi perché già si conoscono, ma subito si capisce il diverso stile della lotta. La tradita ,che parte in vantaggio in realtà non fa un gioco intelligente, agisce d’impulso, colpisce con forza in prima battuta ,senza misurare l’avversaria. L’altra studia le mosse, prende tempo, aspetta il momento giusto per il colpo di grazia. La tecnica per capolvolgere lo svantaggio di partenza è semplice : cercare il punto debole della nemica, aspettare che lo metta bene in vista e quindi colpire dritto lì.
E così le due lottatrici alla fine mostrano il loro vero carattere:scaltra, cinica una, ingenua e arrendevole l’altra. Non ci sono dubbi su chi porterà a casa la vittoria.
La metafora della gara su cui è costruito il racconto funziona perché trasforma il melodramma in operetta ironica ,con una punta di sarcasmo.
La grande bugia diventa la mossa vincente, che a tempo dovuto permette il capovolgimento della situazione e così la guastafamiglie diventa la saggia consigliera.
La soluzione finale in cui tutti i tasselli ritornano a posto,compresa la punizione economica al gallo del pollaio ci dà la morale della favola: le bugie meglio dirle quando non ci sono di mezzo sentimenti veri. Passiamo la parola ai lettori delle Biblioteche di Roma: http:/blogs.dotnethell.it/premiobibroma e diciamo ad Alessia grazie per averci dato la possibilità di fare  alcune annotazioni sul ritmo del suo narrare. 

NUOVO INCIPIT

Torniamo alla filastrocca, genere che permette di dire cose importanti in modo lieve: continuate in non più di mille battute questo incipit con la libertà di modificarlo anche in un dialetto facilmente comprensibile .Inviatela allegando una piccola biografia a scrittorinonpercaso@gmail.com e noi pubblicheremo quella selezionata.

CARNEVALE

Quando il mondo gira male,
inventate un carnevale
….

L'iniziativa con LEFT è giunta ad una conclusione e continuerà soltanto sul settimanale in edicola.

Categoria: BiblioCompetition
mercoledì, 07 feb 2007 Ore. 17.43
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