LEFT/PoetiNonPerCaso: ViandantiRubrica a cura di
Paola GaglianoneViandanti di
Valerio Neri
Senza terre promesse
ci metteremo in viaggio
continue sorprese,
l’illusione di qualche miraggio.
Uniti, porteremo con noi ricordi sbiaditi,
ricuciti poi, da racconti infiniti
Soli, vagheremo per strade e sentieri,
come compagni i nostri pensieri.
Viandanti, gente senza meta, la giacca grigia
il sogno di un cassetto, portato in una valigia.
Viandanti, non cercheremo una stanza,
accenderemo un fuoco, una cena, una danza.
Ed ognuno porterà con sé un oggetto,
alcuni con una storia, altri con un progetto.
Figli di un presente, vissuto senza rimpianto
non padri di un futuro, rincorso e mai raggiunto.
Forse rimarrà del nostro passaggio,
il silenzio di un abbraccio o di una stretta,
l’armonioso vagare dentro un paesaggio,
come il fumo di questa mia sigaretta.
COMMENTO
Questa bella poesia
dà voce ad un“noi“ che rimane non identificabile: noi tutti che per il solo fatto di vivere siamo viandanti o noi che, diversi dagli altri
scegliamo di essere viandanti? L’interrogativo rimane aperto e la risposta può darla ogni lettore, quello che conta è che leggendo ci riconosciamo in questa condizione, definitiva o no, di
viandanti senza terre promesse.
Ma la capacità poetica sta proprio nel risvegliare sentimenti comuni e in quel noi ci sentiamo
tutti inclusi, con il nostro
desiderio di essere sempre altrove, di fabbricare nuovi sogni, di scaldarci intorno al fuoco, di allacciare i vecchi racconti con i nuovi, di
portarci dietro i nostri bagagli.
Perchè di questo Valerio ci parla: del nostro essere viandanti (per caso o per destino) alla ricerca di un
futuro “rincorso e mai raggiunto" e della speranza di lasciare
“un abbraccio o una stretta" come graffito del nostro passaggio. E forse proprio
quella stanza mai cercata, quell’approdo negato
ci permette qualche volta, inaspettatamente
di accendere la danza.
Grazie, per questa poesia e speriamo che tu continui ad essere dei nostri come
Scrittorenonpercaso.
BIOGRAFIAValerio Neri, dopo un lungo
periodo sulla luna, decide di nascere in Svizzera, l'8.07.1983. Si muove molto tra varie capitali europee
per approdare infine a Berlino, nel 1999. Momentaneamente studia
Ingegneria Informatica con l'intento di laurearsi al più presto.
Nel tempo libero che non ha, si diletta a scrivere piccoli testi e poesie, spesso ad personam, o a volte scaturiti dal nulla, per causa di ispirazione maggiore.
Viandanti di
Silvia LuminatiSenza terre promesse
ci metteremo in viaggio
io e te,
senza paure
soli e completi,
ognuno con la sua musica.Passo dopo passo
col cuore in subbuglio,
l’occhio profondo,
il pensiero pulito,
respirando la vita,
aprendo le braccia
alla nuova armonia
del nostro incontro. COMMENTOQuesta poesia è un piccolo
breviario d’amore in cui Silvia ci ricorda
che l’essere in due è sempre un viaggio senza terre promesse.
Come i viandanti, gli innammorati possono solo assecondare il desiderio di respirare la vita, di guardare nuovi paesaggi con occhio profondo, sapendo comunque che
ognuno insegue la sua musica.
E mi pare che questo sia il senso più interessante della metafora:
la solitudine del viandante che
coincide con quella dell’innammorato. Una solitudine
illuminata da una luce nuova, una nuova vitalità, un pensiero pulito, ma non annullata dalla presenza dell’altro.
Per tutti i viandanti,
esploratori d’amore o di luoghi valgono le stesse regole:
senza paure, passo dopo passo
lasciarsi guidare da quella inspiegabile nuova armonia che un incontro importante può provocare in noi. E non importa che sia l’incontro con un luogo o una persona, quello che conta è che ci metta il cuore in subbuglio e che migliori la nostra musica.
Spero che Silvia continui a scriverci e che i lettori delle Biblioteche di Roma nel loro blog:
http:/blogs.dotnethell.it/premiobibroma commentino queste due poesie così diverse tra loro.
BIOGRAFIASono
nata a Roma 45 anni fa.
Adoro la danza, il canto, la lettura e la scrittura, le lingue straniere. Devo continuare a fare
un lavoro che non mi corrisponde, ma dal mio 40esimo
compleanno ho finalmente deciso di confrontarmi senza indugi con tutti i miei "amori" di cui sopra, con tutte le energie che possiedo, per vedere dove la mia strada mi porterà.
Nuovo incipitContinuiamo ad
esercitarci sul racconto, partendo da situazioni apparentemente banali che potrebbero però svilupparsi in modo del tutto imprevedibile.
Continuate questo incipit con un racconto di
circa 2000 battute ed inviatelo a:
scrittorinonpercaso@gmail.com, con acclusa
foto e breve biografia.
Quello selezionato sarà pubblicato nella nostra rubrica
BUONE NOTIZIEIl telefono squillava incalzante. Cercò di aprire la porta veloce, si precipitò sulla cornetta, già al Pronto? dall’altra parte capì che poteva tranquillamente accendersi una sigaretta....