BLOG dei CIRCOLI DI LETTURA


PRE.MIO Biblioteche di Roma. Il premio dei lettori
Statistiche
  • Views Home Page: 25.864
  • Views Posts: 514.542
  • Views Gallerie: 42.474
  • n° Posts: 687
  • n° Commenti: 382

LEFT:Lettera di Natale di Antonio Lubrano


LEFT Scrittori Non Per Caso
Lettera di Natale di Antonio Lubrano
 
Caro Babbo Natale,
so che hai mandato in giro la comunicazione che quest’anno eccezionalmente anche noi grandi possiamo esprimere un desiderio e tu tra tutti ne sceglierai uno da esaudire.


Ti chiedo soldi, caro vecchietto che ogni anno fai stare i nostri figli col fiato sospeso.
Soldi sì, ma non per me e nemmeno per i miei nipoti, ma per la nostra città. Devi sapere che a Napoli i semafori si sono spenti improvvisamente per morosità. Il Comune da mesi non paga la società che li fa funzionare e che ne cura la manutenzione.

Tu mi dirai: “ebbè?” a Napoli i semafori non li rispetta nessuno…” Sì lo so che conosci anche tu, Babbo Natale mio, la celeberrima barzelletta inventata dallo scrittore Luciano De Crescenzo: “Un milanese sale su un taxi alla stazione Centrale per raggiungere l’albergo. Al primo semaforo il tassista incurante del rosso, passa.

Il viaggiatore gli fa notare la grave infrazione. Risposta del tassista: Ma noi a Napoli il semaforo lo teniamo per suggerimento…” Però,vedi,non possiamo andare avanti così,prima o poi bisogna smetterla con le leggende, ma anche con le cattive abitudini.

Mi è piaciuto quello che ha detto Renzo Arbore,commentando lo sciopero involontario dei 314 impianti della città: ”Si sono arresi anche loro…”.
Ecco, Napoli non può subire quest’altra sconfitta, credimi Babbo Natale.
Già troppi guai ha sulle spalle,la camorra, i neomelodici, gli scippi….
Fammi la cortesia, metti in una calza un assegno in bianco e lascialo accanto al camino della Jervolino, la notte in cui giri per il mondo. Con tanto carbone, mi raccomando, che il sindaco se lo merita.
Domenico Rea scrisse “Gesù, fate luce!”, tu darai colore ai semafori di Napoli. Magari ti fai dare una mano da Gesù.

                                                   Tuo affezionatissimo
                                                    Antonio Lubrano
                                                     
COMMENTO
L’ironia è l’arte del dire le verità anche scomode con leggerezza ed è anche l’arte del particulare, dell’esempio concreto, apparentemente insignificante  che rivela invece fenomeni  complessi, che in altro contesto ci farebbero piangere sconsolati.

Questa lettera di Antonio Lubrano  in poche righe, senza darcelo a vedere,con il sorriso sulle labbra,anzi sulla penna, ci dice di Napoli ,del suo degrado e del suo sconforto molto più di un’indagine sociologica o di un analitico articolo di fondo.

La partenza è da cavallo di razza: i semafori in tilt, particolare tecnico non rilevante  nella vita di una qualsiasi città, per Napoli diventano emblema dell’assurdo tragicomico quotidiano.La luce dei semafori che si spegne improvvisamente per morosità è l’immagine “lampante”  dell’incuria della pubblica amministrazione, della sua inacapacità di tenere in ordine perfino gli strumenti per fare ordine. Un cane che continuamente si morde la coda.

Ma la vox populi, tirata in ballo non trova niente di scandaloso in tutto questo,vista la totale, dichiarata inutilità dei semafori. E qui l’ironia della barzelletta di De Crescenzo affonda il coltello nella piaga dell’assuefazione al malgoverno, del tira a campà, della resa definitiva al malcostume.

Non resta che ricorrere all’aiuto divino,ma non senza aver messo prima molto carbone nella calza del sindaco.
Sotto i baffi dell’ironia  e senza fare il grillo parlante il nostro autore forse così ci vuol dire che  per rimettere in moto i semafori (e non solo) bisogna ricominciare a parlare di responsabilità.

Antonio Lubrano, ottimo conduttore a quanto pare è anche ottimo scriba con forte senso civico. Speriamo che si apra un piccolo dibattito anche sul blog delle biblioteche di Roma: http:/blogs.dotnethell.it/premiobibroma dove pubblicheremo la lettera.
    
                                              BIOGRAFIA
Antonio Lubrano, ex Diogene del Tg2, ha più o meno l'età del filosofo greco ma si ostina a credere che non la dimostra. Ha passato vent'anni  nella carta stampata e più di trenta in tv. E' considerato il primo  difensore civico televisivo grazie al successo ineguagliato di "Mi manda Lubrano".
E' nato in un'isola del Golfo di Napoli, Procida e come tutti i procidani si considera uno "sciuontirà",ossia una persona libera, sciolta da qualunque legame.

                                                 NUOVO INCIPIT
Inventate in circa 2000 battute una storia  (poliziesca,amorosa, surreale, avventurosa….) partendo da questo incipit ed inviatela ,insieme ad una breve autobiografia a scrittorinonpercaso@gmail.com. Pubblicheremo nella nostra rubrica quella selezionata.

ARRIVO
Appena il treno si fermò, prese la valigia e con il cuore che batteva a tamburo guardò fuori dal finestrino tra la gente in attesa...


 
Categoria: BiblioCompetition
lunedì, 08 gen 2007 Ore. 15.01
Ora e Data
Copyright © 2002-2007 - Blogs 2.0
dotNetHell.it | Home Page Blogs
ASP.NET 2.0 Windows 2003