BLOG dei CIRCOLI DI LETTURA


PRE.MIO Biblioteche di Roma. Il premio dei lettori
Statistiche
  • Views Home Page: 25.807
  • Views Posts: 513.338
  • Views Gallerie: 42.055
  • n° Posts: 687
  • n° Commenti: 382

LEFTPoetiNonPerCaso: Capodanno

Rubrica a cura di Paola Gaglianone

POESIA di Giovanni Grosso

CAPODANNO

Non alzo il calice
al nuovo anno
nel fragore della festa,
ma da solo
in silenzio

 brindo

ai capitani coraggiosi
che aprono forzieri
di ritrovata innocenza
e tenaci ci guidano
verso la città invisibile.

 brindo

alle guerriere celesti
che versano il latte
dolce dei loro seni
nei calici stanchi
di soldati impazziti 
e fanno silenzio
sui campi infuocati.

brindo

ai clown ubriachi
che lanciano in aria
 le nostre parole
di ghiaccio
e le affidano
 al vento caldo
dei deserti.

brindo

agli eterni sciamani
che silenziosi
sorvegliano il buio
e  rubano  per noi
l’ultimo filo di luce
impigliato nella notte.

brindo

ai custodi del tempio
che invocano il dio giusto
ed offrono sorrisi
a chi si mette in cammino
verso la stella cometa.

brindo

solo e in silenzio
agli angeli di pietra
che si risveglieranno.

COMMENTO

La poesia è il  racconto di desideri,paure,sogni,attraverso la metafora. Le immagini diventano straordinaria sintesi del pensiero silenzioso, quello che occupa la nostra mente prima di diventare parola e racchiude intatte le emozioni.
L’uso che Giovanni Grosso fa del racconto/metafora è sicuramente esperto, non da principiante e riesce a dare alle immagini la forza e la evidenza di realtà svelate.
Questo è infatti il brindisi ad un futuro di grandi cambiamenti ,di metamorfosi profonde nel modo di sentire di una collettività  e il racconto di questo mondo nuovo è affidato ad un esercito di personaggi simbolici: i capitani coraggiosi,le guerriere celesti, i clown ubriachi, gli eterni sciamani, i custodi del tempio, tutti “angeli di pietra” in attesa del risveglio, ognuno con il suo compito da assolvere, il suo intervento salvifico per riportare alla luce o ricreare antiche energie.

Il gioco a cui questa poesia ci chiama è quello di dare un nome non metaforico a tutti i personaggi di questo esercito di pace, questo presepe laico che rappresenta in modo poetico  la nascita di una nuova coscienza civile.
Chi sono i  capitani coraggiosi che guidano verso la città invisibile?Ognuno può trovare la sua risposta, ma non è difficile l’analogia con i condottieri di oggi,siano capitani di industria o di politica, che, solo se forti di una “ritrovata innocenza”, potranno guidarci verso la città invisibile.
Il gioco continua con le guerriere celesti,che sembrano sintetizzare un intero universo femminile in grado di trasformare una realtà violenta, e continua ancora con i clown ubriachi. Sono forse i poeti, gli intellettuali,tutti coloro che giocano con la parola e le danno vita? E gli sciamani e i custodi del tempio a quali odierni guaritori o tutori della fede potremmo assimilarli? Le risposte possono essere tante, ma quello che conta è che grazie a loro si ritrovi la forza di mettersi in cammino verso la stella cometa,ossia un futuro di rinascita.
Ma il brindisi è solitario, senza fragori, e senza condivisione . Anche questo fa parte del racconto, anzi ne segna l’inizio, fatto di isolamento dalla euforia di massa. E non mi sembra un particolare privo di significato. Bravo Giovanni,ti facciamo i nostri auguri per le tue aspirazioni di scrittore e  ascoltiamo anche il parere dei Circoli dei lettori delle Biblioteche di Roma (http:/blogs.dotnethell.it/premiobibroma).

AUTOBIOGRAFIA

Mi chiamo Giovanni Grosso, sono nato a Napoli 25 anni fa. Studio legge per dimenticare la mia passione per la scrittura e dare retta a chi dice che al mondo c’è più bisogno di avvocati che di scrittori. La poesia però mi è fedele ed ogni tanto, a mia insaputa mi prende la mano e la spinge sul foglio. Come questa volta ed io non l’ho fermata.

NUOVO INCIPIT

Continuate in un racconto di circa 2000 battute questo incipit, stabilite voi il titolo ed inviatelo a scrittorinonpercaso@gmail.com. Quello selezionato sarà pubblicato nella nostra rubrica.

(Titolo a scelta)

“Ehi!ma che fai ,non sarai mica matto?!” La voce attraversò l’aria come un sibilo e tutti si voltarono a guardare…"

Categoria: BiblioCompetition
martedì, 16 gen 2007 Ore. 10.46
Ora e Data
Copyright © 2002-2007 - Blogs 2.0
dotNetHell.it | Home Page Blogs
ASP.NET 2.0 Windows 2003