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Blog di un ingeformatico
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Western Digital SiliconEdge Blue da 128 GB

Sto usando ormai da un paio di mesi questo hard disk allo stato solido della Western Digital, il SiliconEdge Blue da 128 GB, nel mio portatile Dell Inspiron 1545 (che ormai ha 2 anni).
Il cuore di questo SSD è racchiuso in uno chassis di alluminio, e il tutto risulta molto leggero, tanto da dare l’impressione che il suo interno sia vuoto.

Di questo SSD ne esistono altri due modelli, da 64 e 256 GB.
Il mio, quindi, è la taglia intermedia, forse quello con il miglior rapporto prezzo/capacità di storage.
I consumi sono estremamente ridotti, circa 3,5 watt in fase di scrittura e 0,6 watt in idle.
Il mio portatile ha la particolarità che sostituire l’hard disk interno è proprio questione di attimi, basta svitare 2 viti (grazie Dell!).
Anche durante la fase di formattazione approfondita l’hard disk si scalda di pochissimo, ben diverso da un “normale” hard disk a piattelli magnetici.

Nell’immagine qua sotto le dimensioni di questo SSD.


Mentre qua sotto le caratteristiche tecniche al gran completo, come si recuperano dal sito della Western Digitial.

Con un tale disco SSD Windows 7 fornisce un indice di prestazioni molto elevato per quanto riguarda la velocità di trasferimento dati verso il disco fisso, come si vede da questa immagine ottenuta con la versione Ultimate del mio sistema operativo.

A parte le (ahimè) scarse prestazioni per quanto riguarda la parte video, come si vede, il disco ottiene un ben 7,0 come voto, un valore molto elevato.

Questo sotto invece è uno screenshot preso un conosciuto tool di diagnostica, PC Wizard 2010.
Anche qua valutazioni molto elevate.

Sempre nel mio portatile, prima della sostituzione dell’hard disk, utilizzavo una SD di 4 GB impostata come Ready Boost, per dare una piccola spinta a tutto il sistema.
Con un disco SSD, Windows 7 ci avvisa che la velocità del disco è tale che non è necessario attivare questa modalità, e ce lo dice in questa schermata.

Avendo però soli 128 GB, dopo aver installato Windows 7 Ultimate, SQL Server 2008 R2, Visual Studio 2008 e 2010, Office 2010 e i vari software di utilizzo generale e indispensabili (Adobe Reader, VideoLAN, un antivirus, Firefox, Chrome e poco altro) sono arrivato oltre la metà della spazio disponibile.
Prima potevo contare su 500 GB, qua lo spazio è risicato, e bisogna ottimizzare tutto, mantenendo sul disco lo stretto indispensabile.
L’utilizzo del portatile, per avere le splendide performance offerte da un disco SSD, richiede la presenza costante di un disco (tradizionale) esterno Usb per poter disporre dei propri video e musica preferiti, che notoriamente sono i maggiori affamati di spazio.

Con questi programmi installati, la propria vita al pc, devo ammettere, cambia completamente.
Il boot di Windows ci mette circa 10 secondi, lo spegnimento anche meno.
Ogni operazione è praticamente istantanea.
L’apertura di Visual Studio 2010, ad esempio, che in genere ci mette un po’ prima di presentare l’ambiente pronto per l’utilizzo, ora ci mette circa 5 secondi.
Non oso pensare a cosa potrebbe offrire un disco SSD accoppiato con un processore più potente del mio (un “tranquillo” T6400 con 3 GB di Ram).

Ma quello che colpisce maggiormente è l’assoluta silenziosità. A meno di non avere un Dvd/Cd che frulla nel lettore ottico, e la ventola non sia partita, l’uso del portatile non crea il minimo rumore, silenzio assoluto.
È come guidare un’auto elettrica: sembra quasi che non sia nemmeno in funzione.
Probabilmente, ma qua non ho mezzi per misurare con precisione, anche la batteria dura di più, non dovendo ora far ruotare i piattelli magnetici di un disco fisso tradizionale.
Il salto di qualità per i notebook ci sarà davvero, a mio modo di vedere, quando saranno tutti equipaggiati con dischi fissi completamente allo stato solido.

Attualmente il prezzo su Amazon è ancora piuttosto sostenuto, circa 240 dollari, come si vede da questa immagine.

Da notare l’ottima valutazione ricevuta, 4 recensioni cliente tutte da 5 stelle.

Che dire, l’esperienza d’uso con un disco SSD è qualcosa di inimmaginabile per chi non l’ha ancora provato.
A parte il Seagate Momentus XT che sto ora usando, che contribuisce a dare un piccolo aiuto grazie ai suoi 4 GB in SSD, provare un disco allo stato solido “full” è qualcosa di sorprendente.
Si aspetta solo che i prezzi calino e le capacità aumentino.
Sarà questione di mesi o di anni?
Chi vivrà, vedrà.

Categoria: Tecnologia
mercoledì, 11 mag 2011 Ore. 11.01
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