Ho recentemente acquistato 2 chiavette Kingston (una marca sempre affidabile) dalle prestazioni (e costi) di livelli completamente diversi. Eccole qua, nelle loro spartane confezioni.
Sono la Datatraveler Ultimate 3.0 G3 da 32 GB, compatibile USB 3.0, e la SE9 da 16 GB questa volta solo USB 2.0.
I corrispettivi numero di modello sono:
DTU30G3/32GB
DTSE9H/16GB
Come dimensioni sono quanto di più diverse si possa immaginare.
Minuscola quella (diciamo) entry-level, ben più massiccia quella USB 3.0.
I prezzi si attestano (valori di Amazon Italia) sugli 11 euro per la piccolina, e sui 34 per quella grossa, come si vede qui e qui.
Tutte e due sono costituite da un corpo interamente metallico; in tal modo si ha la migliore dispersione del calore. Ad entrambe, però, manca il cappuccio per proteggere la presa USB: per alcuni può essere un vantaggio (si evita di perderlo, ad esempio), ma si ha una protezione in meno nel caso entrassero corpuscoli estranei nelle prese.
Quella più piccola è addirittura un monoblocco unico, senza nemmeno giunture, mentre quella grossa ha una superficie che scorre per far rientrare la porta USB, che però non protegge nel suo incavo. Ha un interno in plastica bianca e una piccola luce a led blu che lampeggia durante l’uso (nel caso della chiavetta piccola, invece, non c’è modo di sapere se è in uso o meno).
Per quanto riguarda la Datatraveler Ultimate 3.0 G3, bisogna soprassedere per quanto riguarda l’estetica.
Considerando che le più recenti chiavette, di quasi tutte le marche, sono caratterizzate da dimensioni sempre più microscopiche, questa pen drive spicca per le sue dimensioni enormi, che potrebbero complicare la vita nei portatili in cui le porte USB sono molto ravvicinate (anche se la sua larghezza, a onor di cronaca, risulta tutto sommato contenuta).
Ecco qua sotto quanto sporge dal pc.
Qua sotto invece la sua immagine “istituzionale”, in cui si nota il suo interno in plastica bianca.
Mi ha lasciato un po’ perplesso, invece, lo scorrimento orizzontale del suo cappuccio (se vogliamo chiamarlo così). Alla fin fine non protegge completamente la porta USB (il cui incavo rimane aperto) e, a chiavetta estratta, mostra l’interno in plastica bianca non esattamente il massimo come aspetto.
È dotata di un piccolo e discretissimo led di un colore tra il viola e il blu che lampeggia (solo) durante l’uso.
Attenzione che, se usata intensamente, tende a scaldarsi molto, dato che il suo corpo esterno è metallico.
Arriva formattata in FAT32, dei 32 GB totali, ne sono disponibili 29,2.
Qua sotto le sue caratteristiche tecniche.
Le sue prestazioni sono di assoluto rispetto, come si vede da questa schermata dei test con HD Tune.
Valori così elevati sono tipici solo di chiavette di alta e altissima qualità.
La SE9, invece, è davvero mignon, come si vede dalla foto qua sotto.
Come detto è composta da un unico blocco metallico, senza giunture di nessun tipo, con un pratico foro per inserirla in un portachiavi.
Essendo tutta in metallo, nell’uso inteso si scalda molto, meglio ricordarsene durante l’uso.
Qua sotto le sue specifiche tecniche.
Da notare le dimensioni veramente minuscole, come si vede anche da questa foto dove è collegata al mio notebook.
Se non la si aggancia a qualcosa, infatti, si rischia di perderla alla prima occasione.
Le prestazioni sono però davvero scarse, come si vede da questo test con HD Tune, in cui si notano le grandi differenze con il grafico precedente.
Qua sotto è la fase di copia di un unico file di grandi dimensioni (circa 3 GB). Si nota la bassa velocità di scrittura (difficile che superi i 5 MB/sec), su porta USB 3.0.
Tra tutti i test che ho fatto negli ultimi tempi su chiavette di varie marche, questa è la più scarsa come performance.
Giusto come metro di paragone, ecco come esce una analoga schermata, usando questa volta la G3 (stesso file, stessa porta USB 3.0 del pc, sempre partendo da chiavette completamente vuote e con il pc che non sta effettuando nessuna altra operazione).
Come si vede le prestazioni sono di qualche ordine di grandezza superiori.
(PS: Un grazie a Gennaro Prota che mi ha fatto notare il 4 luglio 2013 un'incongruenza in queste 2 ultime immagini nella prima versione di questo post).
Diciamo che la salva il design riuscito, le dimensioni minuscole e la mancanza del cappuccio (il che la rende pratica). Oltre al prezzo concorrenziale, ovviamente, che si attesta sui 10/11 euro.
Da tenere a mente che, non avendo il cappuccio, potrebbe diventare un problema se entrano dei corpi estranei minuscoli nella fessura USB (granelli di sabbia o altro).
Insomma, 2 chiavette Kingston per usi e con finalità abbastanza diversi, ma che potrebbero tornare utili in contesti frequenti. Inoltre la marca rappresenta una garanzia di lunga durata.
PS:
Foto realizzate con Sony Xperia Ion.