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NGM Forward Infinity


Da circa 2 mesi sto usando come smartphone di tutti i giorni questo modello della casa italiana NGM e vorrei qua raccogliere un po’ di impressioni su di esso, mettendole spesso in paragone con il Sony Xperia Ion che utilizzavo precedentemente. 
Innanzitutto l’ho scelto perché mi serviva un modello dual sim, in modo da poter sfruttare piani tariffari differenti presenti sulle mie 2 sim. 
Questo Forward Infinity si posiziona nella fascia alta tra tutti (e non sono pochi) i modelli offerti dalla NGM, ed offre una qualità e ricchezze di contenuti di tutto rispetto, considerando anche la fascia di prezzo che va ad occupare, sui 210-220 euro attualmente. 
È un cosiddetto Ds-ds, ovvero Dual Sim – Dual StandBy, una sigla che sta a significare che pur avendo attive entrambe le sim, se si riceve una telefonata su di una, l’altra sim risulterà occupata (come, d’altronde, la stragrande maggioranza dei cellulari dual-sim in commercio). 
Mi ha creato qualche problema, però, il fatto che accettasse solo sim standard: una delle mie sim, di tipo micro, ho dovuto convertirla in questo formato. 
Magari se NGM avesse predisposto 2 alloggiamenti con formati diversi sarebbe stato più comodo e pratico. 
Azzeccato invece i colori della ricezione del segnale: azzurro per la prima e arancione per la seconda, tutti molto ben visibili. 
Forse non ho trovato io il modo di disabilitarne la comparsa, ma ho trovato un po’ seccante che ad ogni accensione mi segnalasse la mancanza della seconda sim (per le volte che ne avevo solo una a bordo). 
Forse è uno smartphone che richiede sempre la presenza fissa di entrambe le sim card? 
È poi possibile disabilitarne una o entrambe a seconda del bisogno, senza dover fisicamente estrarle dal loro alloggiamento. 
Quando si vuole effettuare una chiamata, o mandare un sms, viene chiesto su quale sim operare. 
Come gestione della doppia sim, devo ammetterlo, nulla da eccepire. 

Qua sotto un riassunto delle sue caratteristiche principali. 


Innanzitutto ha un processore Quad Core da 1,2 GHz, coadiuvato da 1 GB di Ram. 
Questa dotazione di memoria, ormai, è il minimo richiesto per poter godere di una certa fluidità nelle varie operazioni che si possono fare con uno smartphone, in particolare nella visualizzazione di video e nella navigazione in internet. 
I modelli di punta di altre case possono offrire anche 2 GB, ma su questo range di prezzi spesso si trovano anche prodotti con soli 512 MB, quindi meglio tenerne conto. 
È comunque uno smartphone che abbisogna da subito di un’espansione di storage tramite micro-SD, dato che di spazio libero ne rimane meno di 1 GB. 
Io, dato che ci carico un’infinità di video e canzoni, ho installato una micro-SD da 32 GB. 
Come prestazioni, il tool AnTuTu Benchmark restituisce un valore di circa 13.000, buono ma non al livello di smartphone di alta gamma di altre case. 
L’esperienza d’uso rimane comunque gradevole, sia nei video che nei giochi, segno di una certa ottimizzazione hardware da parte di NGM. 

Il peso è di 143,5 gr, non pochissimo ma comunque accettabile. Comodi gli angoli arrotondati e la assoluta mancanza di spigoli vivi. Si ringrazierà NGM ogni volta che lo si mette nella tasca dei pantaloni. 

La disposizione dei tasti è abbastanza inusuale. 
La presa per la ricarica è posizionata in alto (sul mio Sony era sul lato sinistro): ciò è un po’ scomodo se lo si ricarica mentre in contemporanea si parla, ed il pulsante di accensione è messo in centro del lato destro, appena sotto il bilanciere del volume (una posizione che verrebbe istintivo considerarlo il pulsante di scatto della fotocamera). La vicinanza con la levetta di regolazione del volume – e questo mi è capitato più volte nei primi giorni di utilizzo – può portare a metterlo in stand-by invece di abbassarne il volume. Sarebbe stato meglio, forse, distanziarlo maggiormente. 
Ottimo invece l’assemblaggio della cover posteriore: si toglie e si rimette con estrema facilità, ed anche l’inserimento delle due Sim è molto facile. Il lato posteriore, poi, è leggermente gommato, il che gli conferisce sia un ottimo grip, sia una buona immunità alle impronte digitali. 

Il design è indubbiamente molto sobrio, forse troppo: non ha scatti di originalità ma non presenta nemmeno difetti evidenti. 
NGM ha leggermente personalizzato Android. Oltre ai 3 pulsanti a sfioramento (menu contestuale, home e indietro), in fondo al desktop ci sono 5 icone: telefonate, rubrica, App Store e browser, oltre ad un’icona con il logo NGM (una sorta di ventaglio) proprio in mezzo a queste. 
Molto comoda la striscia di scorrimento con alcune icone di impostazioni proprio in alto nella sezione notifiche: in tal modo si ha, ad esempio, immediato accesso al Wi-Fi. 

Il display risalta da subito per la sua brillantezza, ed anche per i coloratissimi sfondi precaricati da NGM. È un Super IPS (non Amoled quindi) da 4,5 pollici – 540 x 960 pixel (quindi 240 punti per pollice) – dotato di protezione del vetro Dragontrail (una tecnologia concorrente alla Gorilla Glass). 
Non so è per questa protezione supplementare, ma ho notato che lo scrolling con le dita è meno sensibile ed immediato rispetto al Sony. Devo quasi sempre imprimere una maggiore pressione, e alla lunga stanca un po’. 

Nella confezione è compreso il caricabatteria AC con cavetto micro-USB e un paio di auricolari color arancione vivo con cavetto piatto anti-ingarbugliamento, che in effetti fa il suo dovere, dato che non mi si è mai aggrovigliato. Non sono però in-ear (quindi aderiscono meno bene alle orecchie) e il suono che restituiscono non è il massimo: enfatizza molto gli acuti e ben poco i bassi, offrendo una sensazione di suono quasi metallico. Diciamo che vanno benissimo per le chiamate e un po’ meno per la musica (quelli in dotazione al Sony sono di un altro livello). 

A bordo ha la versione 4.1.2 di Android (Jelly Bean) e viene offerto con un paio di applicazioni interessanti: il gioco Gameloft Asphalt 6, e soprattutto KingsoftOffice, utile per creare ed editare documenti Word, Excel e PowerPoint. 

Fortunatamente è presenta la radio (io la uso molto), ma non dotata di tecnologia Rds (non escono i nomi delle emittenti). Si possono memorizzare le emittenti solo con la loro frequenza, ma come nome apparirà per tutto “Nuovo canale”.  Su questo punto la NGM dovrebbe intervenire. 

Discorso batteria: è da 2.100 mAh (Li-Poly) e consente di arrivare a fine giornata solo con un uso accorto dello smartphone. Per raggiungere questo obiettivo consiglierei di abbassare la notevole luminosità del display da subito, e questa è l’unica prerogativa attuabile, dato che non dispone di una funzionalità Stamina in stile Sony. 
In compenso, anche con uso intenso, scalda molto poco (sicuramente meno dell’Xperia, ad esempio). 

Discorso fotocamera: è da ben 8 Mpixel, un valore che dovrebbe garantire foto di una certa qualità.
Qua sotto 2 scatti che ho effettuato. 



Devo dire che la qualità risulta buona solo in condizioni di luce ottimale. Non appena scendono le tenebre la definizione peggiora a vista d’occhio e viene introdotto parecchio rumore. 
Ho trovato poi un po’ scomode le impostazioni della fotocamera stessa, dato che non riportano nessuna dicitura, solo icone, e non tutti possono azzeccarne il loro significato. 
Per effettuare lo scatto, poi, bisogna esclusivamente cliccare sullo schermo, dato che non c’è nessun pulsante apposito (questo l’ho trovato non comodissimo). 

GPS e Wi-Fi: rispetto al Sony si comporta diversamente, mettendoli a confronto affiancati. 
Fa più fatica ad agganciare il segnale GPS, ma mostra una maggiore sensibilità nel captare il segnale Wi-Fi. 
Un debole segnale Wi-Fi che l’Xperia Ion non vedeva nemmeno, viene invece agganciato dal NGM.

Per concludere, direi che è un più che valido terminale, soprattutto in questi primi di gennaio in cui lo si può trovare a circa 200 euro (da Saturn ad esempio).
Oltre alla possibilità della doppia sim, offre tutta una serie di caratteristiche che si possono trovare solo su smartphone che costano almeno il 50% in più. 
Diciamo che a fronte della mancanza di vette di eccellenza in qualsiasi scomparto, non soffre nemmeno di difetti evidenti, il che non è poco. 
 
Categoria: Tecnologia
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