Un piccolo e modesto apparecchietto, dal costo di circa 4 sterline (su Amazon UK), ma utile in alcune circostanze, potrebbe essere questo scaldavivande USB.
Ebbene sì, si autoalimenta attraverso la porta Usb del pc, senza bisogno di altri collegamenti elettrici.
È in sostanza una piastra metallica, poco più grande della base di una tazza, che scaldandosi dovrebbe provocare il riscaldamento di ciò che è appoggiato sopra, come si vede da questa immagine auto esplicativa.
Il cavetto Usb è molto sottile e piuttosto lungo, molto pratico da utilizzare anche nel caso la si volesse posizionare distante dal pc.
Il suo funzionamento è segnalato dall’accensione di una piccola spia rossa, come si vede da questa altra immagine, dove si nota anche la scatola che l’accompagna, di semplice cartone, molto essenziale.
Ma veniamo all’uso pratico: in realtà la sua vera ed ufficiale funzione, ovvero quello di riscaldare bevande calde (caffè, tè, cappuccino, ecc.) la svolge con grande fatica. Probabilmente il fatto di trarre alimentazione dalla porta Usb non è sufficiente a fornirgli grande potenza calorifica, e per ottenere il massimo beneficio servirebbero contenitori con una struttura metallica, in modo da trasmettere meglio il calore, pur limitato, generato dalla piastra. Peccato che la maggioranza delle tazze che si possono trovare nei nostri uffici o nelle case siano di plastica o di ceramica, e quindi servirebbe un acquisto a parte per poterla sfruttare meglio.
In compenso non si corre certamente il rischio di scottarsi le dita anche se, malauguratamente, si tocca la piastra dopo ore di funzionamento.
In pratica l’ho trovata più comoda ed efficacie come elemento “decongelante”. Ad esempio, soprattutto in questi caldissimi giorni dell’anno, alla sera mi preparo in freezer una bottiglietta di succo di frutta congelato, che poi mi porto al lavoro il giorno dopo e me la bevo freschissima man mano che si scongela.
Se si sbagliano le “misure”, come ad esempio nel caso si tenga appoggiata la bottiglietta sulla serpentina del freezer, c’è il rischio che esca un vero e proprio blocco di ghiaccio estremamente lento nello scongelamento.
Ecco che allora questa piastra riscaldante viene in soccorso, come si vede da questa altra immagine.
In questo caso il suo calore limitato è proprio quello che serve, consentendo di scongelare la bibita nei giusti tempi, senza peraltro correre il rischio di fondere la plastica della bottiglietta.
Che dire, un piccolo accessorio, dal prezzo molto contenuto, che in estate può tornare utile, malgrado la sua vocazione sarebbe quella di “apportare calore”.
Utile, ad esempio, per portare alla temperatura giusta la propria bevanda ghiacciata preferita per poter affogare la delusione per la sconfitta dell’Italia agli Europei di ieri sera.