Per Pasqua mi sono dotato di un hard disk e di una chiavetta fuori dal comune.
Sono veramente particolari.
Innanzitutto la capacità: 500 GB per l’hard disk e 16 GB per la chiavetta.
Ma il loro vero punto di forza lo si può intuire da questa immagine, che li ritrae entrambi collegato il mio portatile.
Sono carrozzati, ovvero resistono agli urti in maniera eccellente, sia la chiavetta che l’hard disk.
Inoltre possono sopportare immersioni in acqua senza problemi, dato che sono perfettamente sigillati.
La chiavetta ha una forma piuttosto particolare, come si vede da questa immagine.
Geniale l’idea di poter bloccare il cappuccio di gomma all’interno dello spazio predisposto all’altro estremo.
Quante volte si sono persi i cappucci delle chiavette perché non ci si ricorda più dove li si è messi?
Le loro piccole dimensioni, inoltre, contribuiscono a farli finire chissà dove, con bassissime possibilità di ritrovo.
Con questa chiavetta basta inserirlo nell’apposito spazio.
Pur essendo una grande idea, non c’è che dire, ho notato che lo spazio vuoto è leggermente più grande del cappuccio che dovrebbe accogliere.
Non so se questo millimetrico problema riguarda solo il mio esemplare ho è un (piccolo) problema generalizzato.
D’accordo, il cappuccio rimane agganciato, ma basta davvero un niente per farlo uscire.
La generosità delle dimensioni è riscontrabile anche nel foro del cappuccio, leggermente più grande della porta Usb della chiavetta.
Si inserisce, infatti, con troppa facilità, e si percepisce subito che l’aderenza interna non è ottimale.
È questione di millimetri, forse anche meno, ma consiglierei la Adata di ridurre leggermente l’ampiezza dello spazio di accoglienza.
Ovviamente, con il cappuccio inserito sulla presa Usb, si può usare l’anello di contenimento per inserire la chiavetta nel portachiavi (ad esempio).
Qua sotto i dettagli della chiavetta. La mia è verde con capacità di 16 GB.
L’hard disk invece è davvero un carro armato. Soddisfa le specifiche militari MIL-STD-810F (516.5), rendendolo immune ad immersioni in acqua fino a 1 metro e agli urti accidentali e alle cadute, come si può leggere da questa pagina su Wikipedia.
Qua sotto le specifiche tecniche.
La velocità di trasferimento è abbastanza sostenuta.
Ma è soprattutto la resistenza agli urti che lo rende un hard disk esterno Usb fuori dal comune.
Ho provato a farlo cadere più volte dalla scrivania, ed è tutt’ora perfettamente funzionante (ok, ho rischiato, lo so).
Ho provato anche a metterlo sotto il rubinetto dell’acqua, ma si vede subito che per lui i liquidi non sono un problema: è veramente a tenuta ermetica.
Copiando un unico file di circa 3 GB ho visto picchi di velocità sui 13 MB/secondo.
La sua eccellente tenuta ermetica può però venir messa a repentaglio da un piccolo dettaglio – di cui forse la Adata non ha prestato sufficiente attenzione – che si può intuire osservando l’immagine di sotto.
Il piccolo cappuccio di gomma che chiude la presa micro Usb ha la straordinaria capacità di far perdere le proprie tracce. Ebbene sì, non essendo collegato in alcun modo all’hard disk, ed avendo una dimensione e un peso molto contenuti, si finirà prima o poi per perderlo.
Più volte, pure io, ho dovuto rovistare nello zainetto o in camera alla ricerca disperata di questo microscopico cappuccio, e avrei non so quanto benedetto un’eventuale idea di dotarlo di un legaccio che lo tenesse legato al corpo dell’hard disk.
Purtroppo non sono ancora in vendita su Amazon Italia, e bisogna rivolgersi ad Amazon USA.
Il prezzo è di circa 83 dollari (escluse le spese di spedizione):
La chiavetta invece costa sui 30 dollari, il che non è proprio poco, ma in fondo si paga la sua qualità di notevole resistenza agli urti e alle cadute.
Che dire, sono due prodotti non economicissimi, ma se si ha a cuore la resistenza agli urti e agli spruzzi d’acqua, diventano quasi irrinunciabili.