Come sapete mi occupo, tra le altre cose, di fare pre-selezione di "risorse" (brutto termine) per la mia azienda.
Questa volta i profili erano più alti, quindi ho avuto modo di parlare con persone che lavoravano nel settore da molti anni. La volta precedente era stato richiesto un profilo più basso quindi si erano candidate persone senza esperienza lavorativa alcuna, oppure con poca esperienza nei più svariati settori.
E ammetto che alcuni comportamenti li ho giustificati (anche se a malincuore) solo nei secondi.
Vi porto alcuni esempi e cose a cui fare attenzione.
Magari ci avevate già pensato. Ma anche no.
Relazioni
- Con quale criterio qualcuno penserebbe mai di dare del "tu" al selezionatore dapprincipio? Eppure accade.
Sono avvenuti dei colloqui con quasi-coetanei che, dopo un bel po' di tempo e di comune accordo, sono girati in una forma colloquiale, ma non è detto che se il candidato ha 40 anni e il selezionatore 25 questo gli dia il permesso di prendere confidenza in automatico.
Forma del CV
- Il grassetto serve a evidenziare. Usatelo a modo.
- Le tabelle e le colonne esistono e sono facilmente inseribili.
- Excel non è lo strumento adatto per presentare il proprio CV, soprattutto non suddiviso in vari sheet.
- Le esperienze di lavoro devono essere inserite dalla più recente alla più vecchia, in senso cronologico.
- Cercate di abbreviare i CV non inserendo il mese da barista, i due mesi da facchino, le 3 settimane da cameriere...soprattutto se vi state candidando per altri ruoli.
- Se si è frequentata una scuola e poi si è interrotto il ciclo di studi, indicatelo comunque. Meglio 4 anni di liceo finiti lì piuttosto che presentarsi con una terza media.
- Se ci sono voluti 20-30 anni per laurearsi è preferibile indicare perché. In alternativa sembrerebbe solo svogliatezza o incapacità nel gestire tempi e modi di studio.
- Molto spesso una foto nel CV risulta utile ai selezionatori per ricordare anche visivamente chi ha sostenuto un colloquio.
Atteggiamento
- Parlare poco o risultare timorosi del selezionatore è controproducente.
- Quando ci si candida per posizioni che richiedono molti contatti con i clienti è bene mostrare il lato più spigliato di sé, senza scadere nello sbruffone.
- Bando alla timidezza: se date l'idea della persona che anziché proporre una soluzione al cliente tornerà in ufficio con una fornitura dei prodotti vendutigli da quest'ultimo, vi assicuro non sarà un successone.
- Se la timidezza o l'insicurezza vi porta a tenere lo sguardo basso, è preferibile non fissare le tette della selezionatrice. Anche se siete esuberanti, non fatelo.
- Occhio allo spirito, non inteso come alcool, ma come "battute simpatiche per ingraziarsi" il selezionatore: non sapete quale sia il senso dello humor dell'interlocutore, rischiate di risultare sfacciati o con il classico spirito di patata.
Vestiario
- Andare vestiti come a un gran galà non ha molto senso. Idem con abiti sciatti.
- Per chi fa un colloquio essendo appena uscito dal proprio ufficio è ammesso ovviamente l'abito da lavoro (possibilmente non una tuta :) )
- Per un uomo anche una polo o una camicia anche senza cravatta vanno più che bene.
Soldi soldi soldi
- Non sparate cifre impossibili: certamente più alte di quella attuale perché è noto che non si lavori per la gloria, ma no, non impossibili!
- Imparate a conoscere i vostri contratti: CCNL (almeno livello e tempi di preavviso) oppure a progetto, sapete che i $$$ si calcolano in maniera diversa?
- Non dite assolutamente "Mi accontento anche di poco". Ma no! Capisco che oggi è difficile trovare lavoro ma, soprattutto se già lavorate, non pronunciate quella frase. E' (anche) grazie a questi atteggiamenti che tante aziende sfruttano il personale.
Altri suggerimenti? Commentate e li aggiungerò con piacere.
Vincent:
Aggiungerei anche di evitare di presentarsi al colloquio con genitori, mogli/mariti, fidanzati/e, ecc. Non depone bene. Sopratutto per fidanzati/e da' l'impressione che il partner voglia controllare "in quale zoo" va a ficcarsi il compagno/a e per i genitori "Famme vedè se so' gente seria, questi qua" :-D
Alx_81:
Fare in modo di non usare COMIC SANS o altri font "allegri e giocosi". Stiamo parlando di una cosa seria :-)
Ed infine, non fare un mega CV lunghissimo.
Sono due consigli che mi ha dato un amico che lavora nel Marketing. Mi ha detto che molte persone non leggono i CV troppo lunghi, perchè proprio annoiano o sono considerati come un insieme di "cose prolisse e a volte inutili".
Mi diceva che è meglio tagliare le esperienze troppo vecchie (se non importanti), anche se si ha tanto da mettere.
Luca:
- l'aspetto è molto importante , soprattutto di primo impatto. Un abito ed una cravatta a mio avviso non è mai sbagliato
- in entrambi i lati, mai sottovalutare chi si ha di fronte
Marco Caruso:
credo che la prima cosa da fare è mettere a proprio agio il candidato e come prima cosa chiedo se possiamo darci del tu, già questo fà sciogliere un pò il ghiacchio perchè molti sono terrorizzati.
Per quanto riguarda il vestiario io dico di essere se stessi, quindi se di solito si usa giacca e cravatta ben venga altrimenti no.
Una cosa che aggiungerei è l'UMILTA' sia nel redigere il cv che nel colloquio.
Vittorio
Mi sono capitati alcune persone che non ricevevano chiamate sul telefonino o parlavano male del proprio capo/lavoro attuale, sicuramente non sono atteggiamenti che danno valore aggiunto !