Ancora oggi, dopo anni che lavoro nell'informatica, devo combattere per far capire a clienti e affini che non sono la donna delle pulizie, ma la persona che è lì per insegnare, installare, riparare, configurare ciò che richiedono e pagano.
Nel 2010 la festa della donna è andare a vedere ballerini unti che si dimenano su un tavolo.
Nel 2010 vorrei che le donne che lavorano nell'informatica venissero considerate credibili come un uomo e che la fiducia che devono guadagnarsi deve essere pari a quella richiesta ai maschi e non maggiorata a prescindere solo a causa del proprio sesso.