Due mesi fa
ho sottoscritto un abbonamento con Vodafone per usufruire delle agevolazioni per l'acquisto dell'iPhone (o altri telefoni simili).
Ma a me del nuovo numero fregava poco,
volevo poi passare la mia vecchia SIM ricaricabile ad abbonamento per usarla con il nuovo acquisto.
Non si può.La signorina del punto Vodafone spiega chiaramente che c'è un
giochino che si può fare per ovviare al problema però: passare a un altro provider e poi tornare in Vodafone chiedendo il passaggio ad abbonamento. Suggerisce inoltre di farlo con Tim che è il più rapido.
E va bene, per non ricontattare tutta la rubrica, facciamo questo giro anche se la prima domanda è stata:
"Informaticamente parlando mica sarà così complessa l'operazione di passaggio da ricaricabile ad abbonamento? Sarà la solita fregatura-inciucio per rubare soldi alla gente?"
Io mi son detta di si.
Passare a un altro operatore solitamente comprende
costi di gestione (10 euro per Tim) e
di passaggio del credito da una scheda all'altra (un altro paio di euro).
Fatto il cambio torno in Vodafone speranzosa. Mi illustrano tutti i passaggi e le tariffe.
Scelgo quella che mi conviene e inizio la pratica.
Mi informa che
1,50 euro saranno trattenuti dal credito della SIM per riportarlo in Vodafone. E vabbè.
Chiedo l'addebito della bolletta su conto corrente via bancomat (e non carta di credito, che non ho e la Visa Electron non va bene).
Una "fregatura" è
la caparra di 50 euro. 50 euro che saranno restituiti solo alla eventuale chiusura del contratto, che potrebbe corrispondere a MAI.
E qui entrano in ballo le
Poste Italiane con il Postamat.
La commessa striscia la carta e mi dice che viene vista come carta di credito, ma non lo è, ovviamente.
Non c'è altro modo di ovviare al problema se non:
A) Richiedere una CC alle PosteB) Aprire un conto corrente in una banca e richiedere il bancomatSconsolata decido oggi, dopo 9 anni, di abbandonare il mio numero storico di telefono, lasciando a Tim il credito residuo che consumerò un po' alla volta nei prossimi giorni.
La mia considerazione è: non so di chi sia la colpa, se di Poste Italiane che ha un bancomat strano o di Vodafone che non si adegua, ma stiamo parlando delle Poste Italiane, non del bancomat della Pincopallo S.p.A.
Volete adattarvi? Sapete quanta gente ha un conto alla posta e non altrove?
Un cliente parzialmente in meno, 60 euro di credito a Tim.
E' chiaro che questi numeri per loro sono praticamente irrilevanti.
E' altrettanto chiaro che noi consumatori siamo quelli che se la prendono sempre
in saccoccia soccombendo ai chiari di luna dei vari provider di servizi telefonici e non.