Rientrando in ufficio abbiamo preso il bus 22 che dopo un paio di fermate si è riempito di ragazzini vari.
Parlavano di Emo, di Kawasaki, perculavano un loro compagno di colore, i maschietti smanacciavano le femminucce.
Poco dopo la fermata Cavallotti ecco che qualcuno mette in azione il suo genio: "ding!" "ding!" "ding-ding-ding!" "ding!"...praticamente ha iniziato a suonare il campanello di prenotazione della fermata come un ossesso.
Giunto alla fermata successiva l'autista si ferma e apre la porta centrale.
Non scende nessuno.
Quindi apre la posteriore.
Nessuno.
Quindi l'anteriore.
Ancora nessuno.
Io ero seduta verso il centro del bus quindi avevo visto che non era stato nessuno dei ragazzini da lì in avanti. Ma l'autobus non riparte.
Guardo nello specchio retrovisore interno e vedo l'autista che lascia il posto di guida, scende e rientra nel bus dalla porta centrale chiedendo chi si è divertito a suonare.
Nessuna risposta.
Ha continuato a chiedere con più energia.
Dato che nessuno continuava a farsi avanti ha detto: "Se non scende qualcuno io non mi muovo da qui".
E qui mi si è mostrata una fauna umana che avrei preferito non conoscere.
Ragazzina davanti a me: "Ma st'autista! Che rompe i coglioni a fare! Pensasse a istruire i suoi figli".
Ragazzino accanto: "E' stato il negro"
Intanto l'autista ripete che se non si fa avanti quello che ha suonato e non scende nessuno dal bus non si sarebbe mosso di lì.
Al che scende un ragazzo (che sarebbe dovuto scendere 1 fermata oltre) tanto per far mettere in moto il bus.
L'autista torna al suo posto e riparte.
Il ragazzino africano si appresta alla porta per scendere alla fermata successiva e i ragazzini davanti a me, rivolti a lui:
"Ma sei proprio scemo!"
E lui: "Non sono stato io, è stata lei" (rivolgendosi a una ragazzina che non vedevo, in fondo al bus)
Quindi quello sceso prima era pure solo una "vittima".
Cosa abbiamo? Razzismo, maleducazione, falsità, inciviltà.
Sarebbe stato sufficiente finirla lì, ma non bastava.
Alla fermata successiva si sente una donna sbraitare. Io non ho capito cosa è successo, ma il collega mi ha "tradotto" il tutto: la donna si è lamentata del fatto che l'autista si è fermato (in totale saranno stati 2 minuti) e che avrebbe protestato con l'azienda di trasporti. Non la finiva più, non taceva nemmeno uscendo dal bus. Al che ho capito solo che l'autista ha sbottato, ormai spazientito, uno "Scendi!" in veneto.
Nausea e disgusto.
Non invidio gli autisti.