Come promesso, affronto il tema del vitruale che ha ormai intossicato la realtà.
Tutto comincia dalla fantasia umana, dai racconti di avventure reali che diventano fantastiche e si ritagliano uno spazio nella vita di tutti i giorni.
Per millenni questo spazio è stato confinato nelle menti di chi ascoltava o raccontava: c'era la realtà e la fantasia, distinte, o per lo meno distinguibili dagli adulti.
Diventare adulti era anche il saper discernere tra il reale e l'irreale, tra la verità e la menzogna; e per truffare bisognava essere abili a confondere e rendere credibile ciò che non è.
Poi è arrivata la fotografia, in grado di creare una copia della realtà, dapprima poco definita ma via via sempre più simile all'originale.
Poi la tv ha fatto il suo ingresso nella società, dapprima con lo scopo di mostrare alle masse una realtà altrimenti non fruibile, un mezzo di educazione e comunicazione potente ed importante, che ha imparato ben presto ad amplificare e veicolare il potere della fantasia.
Con fotomontaggi e effetti di post produzione, creare una realtà distorta e credibile è diventata un'arte al servizio del divertimento collettivo.
Nulla di veramente preoccupante, tanto che in una decina d'anni gli adulti non hanno più avuto difficoltà nel distinguere tra realtà e finzione televisiva.
Poi è arrivato il PC, un calcolatore utile a svolgere molti lavori ma con una controindicazione ingestibile negli anni 80 e 90: la capacità potenziale di creare una realtà talmente complessa e ricca di informazioni da essere credibile, i confini della fantasia si sono allora fusi con quelli di un nuovo mondo virtuale, sempre distinguibile dalla realtà, ma non più solo fantasia.
La tv ha assorbito questa capacità e ha cominciato a spaziare tra la realtà e una realtà artificiale, difficilmente distinguibili in quel formato TV che era ed è un'importante finestra sul mondo.
Piano piano, il reale è scomparso dalla TV, diventando un mix tra finzione(distinguibile da un adulto) e realtà manipolata(una realtà virtuale che riproduce la realtà reale secondo un copione e degli scopi ben precisi).
Il mondo del pc, nel frattempo, ha superato ogni limite di credibilità, facendo conquistare al proprio spazio virtuale una dignità ed una indipendenza quasi pari al mondo reale; la rete, internet, non contiene nulla di reale, ma contiene comunque tutto. Nessuno può credere a ciò che vede su internet, ma nessuno può ignorarlo, se vuole sopravvivere in questo nuovo mondo.
La TV, inadatta a veicolare questo nuovo spazio sociale(c'è il tentativo del DTT ma alla fine sarà la rete ad inglobare la TV con l'IPTV o siti tipo youtube) ha cercato di recuperare la credibilità di quando ritrasmetteva una realtà percepita come tale dagli spettatori: eventi sportivi, concerti, trasmissioni in diretta(bar sport e contenitori domenicali) ed in ultimo i reality...
L'operazione, che in principio sembrava funzionare, ha invece prodotto un pericoloso ritorno negativo (diremmo feedback) distruggendo il limite tra la realtà manipolata e quella reale.
Gli ultimi reality trasmessi non paiono falsi per colpa di manipolazioni volute, ma perchè ormai la realtà del sociale è stata contaminata e ha assorbito le manipolazioni della realtà virtuale.
Il nostro corpo è diventato un avatar, il mondo del lavoro segue le regole del monopoli, lo sport è un videogame 3D molto sofisticato e l'amore è una soap opera.
Smarrendo la percezione del mondo reale, le persone si stanno aggrappando all'unica altra realtà che hanno a disposizione: quella virtuale.
Ecco allora che i rapporti si invertono e il mondo virtuale predomina su quello reale, passando dal concetto di servizi informatici utili a vivere meglio la nostra vita a sacrifici economici e lavorativi per migliorare la nostra capacità di integrazione nel mondo virtuale (PC, ADSL, Cellulari UTMS, satellite, DVD, alta definizione, Playstation, Videoproiettori, ecc.)
Le persone riversano la parte più vera di loro stessi e gli affetti in blog e chat e riservano agli incontri reali il ruolo di azione da svolgere secondo un copione di perfezione televisiva.
Vi invito a riflettere e a comunicarmi quanto spendete (tolte le spese di sopravvivenza) del il vostro tempo libero in tv, pc, cinema, cellulare... e quanto delle attività su pc sono accessorie alla vita reale o piuttosto quanto di quello che fate nella vita reale è accessorio ad attività virtuali.