Sono indeciso.


Se il mondo crolla non devo preoccuparmi: è solo il mio punto di vista.
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Realtà Virtuale e virtualità reale

Come promesso, affronto il tema del vitruale che ha ormai intossicato la realtà. Tutto comincia dalla fantasia umana, dai racconti di avventure reali che diventano fantastiche e si ritagliano uno spazio nella vita di tutti i giorni. Per millenni questo spazio è stato confinato nelle menti di chi ascoltava o raccontava: c'era la realtà e la fantasia, distinte, o per lo meno distinguibili dagli adulti. Diventare adulti era anche il saper discernere tra il reale e l'irreale, tra la verità e la m 
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lunedì, 07 mag 2007 Ore. 00.18

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Commenti

Autore: #gio#Inviato il: 07 mag 2007 - 08.39
quello che tu hai descritto fa parte dell'evoluzionismo in pratica in natura sopravvive chi si "adegua" al nuovo.
Il fatto che poi il nuovo sia giusto o sbagliato, migliore o peggiore è indifferente e non inficia la correttezza della teoria.
Autore: BrunoInviato il: 07 mag 2007 - 14.44
Distinguerei tra evoluzione seguendo regole "divine" ed evoluzione seguendo regole "umane".
La prima mi ispira molta più speranza.
Autore: #gio#Inviato il: 07 mag 2007 - 20.10
Uno dei concetti di Leopardi era la "natura matrigna"che in pratica sostiene che l'evoluzione è indifferente alle regole divine che umane....comprendo il tuo idealismo e tu comprendi il mio praticismo.
Autore: BrunoInviato il: 08 mag 2007 - 17.57
Certo, l'importante è evolvere in qualche modo...
Ne approfitto per completare il discorso affrontato nel messaggio...
Questa mattina pensavo a questo e ho associato il successo di trasmissioni come "chi vuol esser miliardario" e "L'eredità" con l'esigenza percepita dagli adulti contemporanei di imparare a distinguere il vero dal falso.
In pratica sono una serie infinita di nozioni (vero/falso) che in un mondo non globalizzato sarebbero inutili, se non addirittura dannose.
Noi invece ne abbiamo necessità, quasi come una droga, perchè la nostra realtà è fatta anche di ciò che mai incontreremo realmente.
Il che mi riporta al post scritto precedentemente: la nostra attuale socetà, vive in una realtà con infinite verità, ovvero nessuna certezza.
Autore: #gio#Inviato il: 08 mag 2007 - 20.52
Riporto una tua ottima considerazione:
"la nostra attuale socetà, vive in una realtà con infinite verità, ovvero nessuna certezza"
Ecco abbiamo bisogno di certezze e se queste non esistono come tu hai detto occorre crearle anche se sono fittizie ed apparenti...Sono un utopista e credo in un mondo migliore eche sia reale o virtuale diventa di secondaria importanza.
Un saggio disse "la religione è l'oppio dei popoli" e sopratutto una frase che straquoto " Il mondo è una valle di lacrime di cui la religione ne è l'aureola" riflettendo su queste due frasi capirai il perchè di tutto ciò.

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