Cosa vorrà mai dire il titolo di questo post?
Tutto nasce da un'osservazione di un amico, che si è lamentato della mia scarsa propensione a scrivere qui in queste pagine.
In effetti è una lotta serrata tra i miei post e le dimostrazioni di intelligenza dei nostri parlamentari: entrambe appaiono come specie mitologiche, o per lo meno in via d'estinzione.
Per l'intelligenza dei parlamentari non posso fare nulla, però posso riflettere sui motivi per cui una persona come me, che vorrebbe riscrivere il vangelo, la bibbia, il corano, la costituzione e i codici civili e penali, in realtà tace e osserva tutte le maledette verità confuse che circolano in questo mondo, guidare l'uomo verso mete insensate.
Il mio problema lo conosco, non ho difficoltà ad ammetterlo pubblicamente: sono intimamente convinto di conoscere ogni verità ed avere ragione su tutto.
Proprio per questo motivo so anche che è da folli avere questa convinzione: anche se ogni giorno ricevo conferme di quanto sia sbagliato l'atteggiamento delle persone nei confronti della realtà, sono conscio che una persona intelligente deve sempre avere una mentalità aperta, non dubitare, ma essere pronto ad ammettere ed accettare di essere ignorante, di avere sbagliato, e di aver scorto un pensiero più illuminato da imparare e fare proprio.
Se l'utilità di un blog risiede nel poter esporre un proprio pensiero, per poterlo "donare" ad altri con la speranza di riceverne in cambio altri in grado di farci evolvere, allora l'attuale sistema è un mezzo fallimento.
Le idee ed i principi fondamentali non sono poi tanti: poniamo come esempio i dieci comandamenti. Questi sono delle regole semplici e tutto sommato giuste. Da migliaia di anni sono pressoché invariate, e si discute più che altro sulle interpretazioni. Un'idea espressa in un blog, al contrario, ha una data di scadenza; perchè il sistema richiede un continuo afflusso di nuove informazioni.
Se ad esempio scrivessi un post per dire che uccidere Saddam è stato un errore. Poi che la guerra in libano ha provocato molte morti innocenti. Poi che poter portare armi a scuola è una follia... sono tutti temi che possono tenere vivo un blog, scarenare risposte favorevoli e contrarie, ecc., ma alla fine è sempre un rigirare la frittata e tornare al punto di partenza. Se io scrivo che uccidere è sbagliato, anche se alla fine della discussione risultasse che ci sono alcuni motivi in cui uccidere è giusto, si avrebbe comunque una verità, immutabile, indiscutibile... terribilmente inadatta per un blog.
Ho fatto l'esempio del non uccidere ma potrebbe benissimo riferirsi alla stabilità di un processore o al prezzo di una scheda madre per PC.