Sono indeciso.


Se il mondo crolla non devo preoccuparmi: è solo il mio punto di vista.

Orfani del male.

Pensavo, come qualche volta mi accade, al futuro che troveranno i miei nipoti, e più in generale le nuove generazioni.

Più che al futuro, mi piace poi pensare al loro presente di bambini, in questa società, e alle differenze abissali col mondo che io ho vissuto alla loro età.

Mi soffermo a pensare come oggi possano imparare ad aver paura, così da poterla poi sfidare, sconfiggere, e diventare adulti.

Tutto ciò che una volta era spaventoso è stato "stuprato" dall'economia dello spettacolo: i dinosauri sono i migliori amici dei bambini, assieme ai gormit e tanti altri mostriciattoli repellenti. Ci sono interi film della Walt Didnei dedicati ai mostri e anche il più innoquo dei cartoni animati ha almeno un mostriciattolo buono buono.

La computer grafica ha poi reso talmente plausibili questi mostri, da far sembrare le cose reali una brutta copia noiosa.

Un bambino, che è naturalmente alla ricerca di esempi di bene e male, in cosa potrà allora riconoscere il male?

Ok, ci sono popoli che odiano altri popoli e ne fanno il nemico per antonomasia, gli stessi americani ci tengono a dipingere il terrorismo come il male puro, e forse gli fa anche comodo per mantenere la convinzione che loro sono il bene, ma in una realtà di mezzo come quella italiana... chi è il male per i bambini di oggi?

Gli islamici?

No: perchè quando ne incrociano uno per strada vedono che è una persona come tante altre, e così si può dire per cinesi, africani e tutte le persone di razze differenti dalla nostra.

I diversi?

Assolutamente no: oggi godono di ogni riconoscimento e hanno un loro "orgoglio".

I malfattori/ladri/disonesti?

Forse, spero, anche se crescendo ci si rende conto che lo siamo un po' tutti e comunque chi lo è di più viene spesso premiato e rispettato da una serie di leccapiedi.

Resta poco altro, e diventa difficile identificare un male assoluto da combattere.

Di contro non è facile credere neppure in un ideale di bene puro e assoluto, con la conseguente consapevolezza di non essere mai dalla parte del bene, qualunque cosa si faccia.

Ecco, per restare in tema, non so se questo sia un bene o un male, io sono un indeciso cronico, ma le nuove generazioni sapranno affrontare un mondo fatto di mezzi toni?

Sapranno confrontarsi con gente che vede ancora tutto bianco o nero?

Forse avremmo davvero bisogno di un nemico cattivo che ci faccia sentire tutti più buoni...

... senza ci sentiamo un po' orfani. 

venerdì, 18 apr 2008 Ore. 22.02
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