BiblioIndovina la poesia: il vincitore è Carlo Taddeo
Dalle sue parole la spiegazione
La poesia non ha titolo se non quello del primo verso ed è stata scritta nel 1927 da Cesare Pavese. Non è stata pubblicata nella prima edizione di "Lavorare stanca", ma viene recuperata in seguito e figura nell'edizione Einaudi delle "Poesie".
Grazie caro Carlo, questo il suo sito dove trovare altre poesie da indovinare http://www.accampo.ilcannocchiale.it/
Ecco la nuova poesia, in traduzione italiana (un piccolo aiuto)
Non meraviglia che le antiche culture della vanità
nella sua tecnica di demolizione prevdessero
la caduta dei prìincipi, il crollo dei
loro remunerativi schemi di frustrazione.
Se riuscisse nel suo intento, bé, la Vita Comune
divenerebbe impossibile, il monolito
dello Stato si spezzerebbe e sarebbe impedita
la cooperazione dei vendicatori.
Certo, si sono appellati a Dio: ma lui è andato per la
sua strada,
giù tra la perduta gente come Dante, giù
nella fetida bolgia ove i feriti
conducono l'orrida vita dei reietti.
E ci ha indicato che cos'è il male: non, come pensavamo,
taanti atti da punire, ma la nostra mancanza di fede,
il nostro disonesto capriccio di negazione,
la concupiscenza dell'oppressore.
E se alcunché della posa autocratica,
la severità paternalistica di cui diffidava,
rimaneva nei suoi discorsi e nei suoi tratti,
era un'imitazione protettiva
per uno che vivea da tanto tra nemici:
se spesso sbagliava e a volte bera assurdo,
per noi non è più una persona,
ormai, ma tutta un'atmosfera di opinione.
Immagine: Hand with Reflecting Sphere (Self-Portrait in Spherical Mirror), Maurits Cornelis Escher