Peter Russell (1921-2003)
Ma nella tua mente
C'è un grande fuoco
Con dentro una fenice rossa
Che apre le sue ali.
AMORE MISTICO PALESE
Ognuno ammira la bellezza delle stelle.
Quando hanno conosciuto le stelle Amore come noi
I cui corpi rivelano l'uno all'altro
Corpi come radianti che velano mondi interiori
Segretamente manifesti fra i veli?
Da bambini a scuola ci furono insegnate pure verità
Che prendemmo per scontate come le forme esteriori...
Viene un tempo però quando la luna
Sorge e le stelle sbiadiscono
e mondi nascosti s'accendono in una luce argentea...
Il vecchio mondo altro non è che falò fumanti
E la terra orrende urla ai quattro venti.
Quando Ella il suo seno d'oro rivela e lascia cadere
Il peso di seta nera rilucente.
Lido di Venezia, 13 agosto 1970
(Da: Seelenreise e altre poesie)
AMORE MISTICO PALESE
Everyone admires the beauty of the Stars.
When have the stars known Love as we know
Whose bodies to each other reveal
Bodies as radiant veiling inner worlds
Secretly manifest between the veils.
Children at school we were taught literal truths
We look for granted like the outer forms.
There comes a time though when the moon
Rises and the stars are dimmed
And hidden worlds light up in silver light...
The old world' nothing but smoky bonfires
And ugly shouts from end to end the earth.
When She reveals her golden breasts and drops
Silken and glistening her black mass.
Scampoli di poesia immortale
La letteratura è, per sua natura, elitaria. È un'attività che nasce nella solitudine e che richiede molto tempo. Chi vuole fare il "mestiere-non-mestiere" di poeta, di scrittore, farebbe meglio a cercarsi un comune impiego e dedicare alla creatività le sue ore libere, anche se queste non sembreranno bastargli mai. Vivere la scrittura è fin da sempre un lusso. Peter Russell voleva essere un "poeta a tempo pieno", e c'è riuscito. Ma a costo di quanti e quali sacrifici!
Nato a Bristol nel 1921, cominciò a pubblicare le prime poesie su riviste nel 1939. Nel 1944 apparve il suo primo libro.
Quando si trasferì in Toscana, a sessanta e passa anni, era già considerato tra i maggiori poeti inglesi viventi (un'opinione espressa anche da Robert Nye, critico del Times). L'artista, che fu persino candidato al Premio Nobel, viveva nell'entroterra aretino: a Pian di Scò, in un mulino abbandonato conosciuto come "La Turbina" (una "casa protetta").
Nel 1990 un incendio, poi nel 1992 l'inondazione del torrente Resco danneggiarono la sua dimora stracolma di libri e circa 5.000 volumi di gran pregio andarono perduti. Con essi, quaderni di memorie, saggi, appunti, traduzioni, fotografie e corrispondenze in una ventina di lingue con vari autori (tra di loro: Pound, Quasimodo, Montale, Eliot, Ungaretti). Tutto materiale che un'università americana aveva deciso di acquistare per 500.000 dollari.
Cieco e senza nessun diritto di ottenere l'assistenza sociale (in quanto non cittadino italiano!), Russell si è spento in povertà. Ma non obliato: non gli mancano estimatori in tutto il mondo, pur se in Inghilterra, la sua patria, il suo nome era noto solo agli "esperti del settore".
"Credo che la POESIA sia la più sublime di tutte le esperienze possibili. È la completezza dell'anima. Non migliore o superiore alla musica, ma più completa perché consta di linguaggio."
(Peter Russell, da: L'area di Broca, XXV-XXVI, 68-69, 1998-99. Traduz. di Kiki Franceschi) da: http://www.innternet.de/~peter.patti/peterrussell.htm
Scheda libro
Long Evening Shadows
Peter Russell
Il Foglio Letteraio, € 7,00 – pag. 52
www.ilfoglioletterario.it
Sedici poesie tradotte da Franca Alaimo con testo inglese a fronte. Non è difficile identificare le lunghe ombre della sera con il triste declino della vecchiaia, tema talvolta esplicitamente dichiarato, più spesso sotteso, della più recente produzione poetica di Peter Russell. L’antologia è composta da sedici testi che abbracciano il periodo 21 febbraio – 21 luglio 2001. Copertina di Gaetano Porcasi.