Una volpe dal profilo di donna
Non esistono vite corte o vite lunghe
ma vite vere o vite morte o simli.
Eugenio Montale
Da un lago svizzero
Mia volpe, un giorno fui anch'io il 'poeta
assassinato': là nel noccioleto
raso, dove fa grotta, da un falò;
in quella tana un tondo di zecchino
accendeva il tuo viso, poi calava
lento per la sua via fino a toccare
un nimbo, ove stemprarsi; ed io ansioso
invocavo la fine su quel fondo
segno della tua vita aperta, amara,
atrocemente fragile e pur forte.
Sei tu che brilli al buio? Entro quel solco
pulsante, in una pista arroventata,
àlacre sulla traccia del tuo lieve
zampetto di predace (un'orma quasi)
invisibile, a stella) io, straniero,
ancora piombo; e a volo alzata un'anitra
nera, dal fondolago, fino al nuovo
incendio mi fa strada, per bruciarsi.
Tratto da VI Madrigali privati
Con Volpe — il nuovo inafferrabile personaggio femminile della sesta parte, Madrigali privati — l’esaltazione della donna-angelo dal volo sublime è riportata a terra: immersa nel mondo materiale ed animale. Pur tuttavia, giusta e non effimera è stata la sua metafisica, religiosa, esistenziale ricerca poetica — non ancora conclusa. «La purga dura da sempre, senza un perché». Ma l’«attesa è lunga, / il mio sogno di te non è finito»: queste le conclusioni provvisorie, questi i versi che concludono Il sogno del prigioniero, gli ultimi della Bufera — splendida e ardua opera di conferma, di sviluppo e d’annuncio.
Sotto il nome di Volpe si cela la poetessa Maria Luisa Spaziani, incontrata da Montale nel 1949.
Da http://www.italialibri.net/opere/buferaealtro.html#Note
Eugenio Montale http://it.wikipedia.org/wiki/Eugenio_Montale
http://it.dada.net/freeweb/eugeniomontale/
Per chi desidera guardare la poesia http://poesia.wikispaces.com/