BLOG dei CIRCOLI DI LETTURA


PRE.MIO Biblioteche di Roma. Il premio dei lettori
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Recensione di Culicchia "Il paese delle meraviglie"


Dal punk a Berlusconi
Luciana Cianfanelli, Circolo Rispoli

Premesso che personalmente mi sento più in sintonia - anche per un dato anagrafico oltrechè di formazione- con la grande tradizione di scrittura che va da Proust a Mann, a Wilde, a Joyce, Svevo, Gadda, Pasolini e Calvino, tanto per individuare un filone, ho trovato, nel romanzo di Culicchia, una freschezza e una sincerità di rappresentazione su cui penso varrebbe la pena di soffermarsi, anche al fine di allargare sempre più la cerchia dei potenziali lettori, specie giovanissimi.

Il linguaggio di Culicchia è esuberante, travolgente, vitalistico. Nel paese delle meraviglie (una volta letto si avverte che la cifra dell'ironia è già segnalata dal titolo) la sua scrittura - tra mimesi e dissimulazione - si fa corpo, oltrechè racconto del proprio personale vissuto, e questo rappresenta, a mio avviso, un valore aggiunto.

Significativa, in tal senso, è la costante - a cadenza fissa nel corso della narrazione - che Attilio-Attila dà delle sue due diverse versioni della vicenda nel suo farsi: quella oggettivamente narrata e quella intravista e, in certo qual senso, vagheggiata, in cui si vede come i due piani siano in Attila-Attilio in continua interazione.

La cifra è quella di un'ironia che non disdegna il gusto del paradosso ( vedi cap.53 "Alla tele"), ma senza eccessi, e guarda con simpatia e partecipazione le utopie, i sogni, gli strappi, le ribellioni del mondo giovanile e.. non solo.

Una filosofia, nella sostanza, che pensa positivo, che indaga la vita con un occhio capace ancora di stupirsi, di indignarsi ("tipo che capisci che essere vivi è una figata pazzesca, anche se poi va a finire malissimo."...pag.100; "E' come se quel che poteva essere e non è stato in un certo senso fosse ancora una possibilità, anche se solo per ipotesi...... in un certo senso ti fa stare un pò meglio. Ma anche molto peggio, di sicuro".pag.101 ), di sentire la malinconia per il tempo che passa ("E a un tratto mi scorre nel cervello a lettere maiuscole quella parola, VECCHIO, e mi vedo il giorno del mio trentesimo compleanno, VECCHIO, con lo stesso sguardo di papà, uno sguardo da VECCHIO.......e mi dico che non può essere, che non sarà, che non mi farò fregare, anche se non so ancora come." ) e che, solo ai morti, consente di preservare intatta la loro magìa ( "mentre i vivi poco per volta l'hanno persa." pag.177-8.).

Come scrisse Pier Vittorio Tondelli nella presentazione di Papergang Under 25 III " il nostro scopo è quello di far raccontare i giovani" e Culicchia lo realizza appieno, offrendoci una sorta di catalogo vivente, perché vissuto, come ho detto sopra, di tutti i miti dell'immaginario giovanile degli anni del movimento '77 e del terrorismo, tra Londra e Amsterdam, spinelli e patchouli, lungo il trascorrere dei gruppi musicali in voga, dai Calmer agli Abba, ai Sex Pistols, ai Ramones.

Tra rock e punk, si ode un unico urlo contro il potere che, in taluni casi, prevede anche il terrorismo (di cui finirà vittima Alice, la sorella maggiore, amatissima, di Attilio-Attila) come via obbligata alla ribellione, ma sempre con un occhio attento a quello che accade intorno.

Sia che si tratti di speculazione edilizia ("… e io guardo la campagna fuori dai finestrini che ancora non sa che cosa l'aspetta quando anche su di lei caleranno i geometri.." pag.200) sia del primo minaccioso affacciarsi di Berlusconi (cap.62: Al cesso - "Mmmhhh. Ecco. Lo sento. E' lì. Proprio sull'alternativa punto di metter fuori il naso. "Mi chiamo Berlusconi e voglio far carriera ", fa il titolo di un'intervista. Dài che forse ci siamo. Domanda: "Lei politicamente come la pensa?" Risposta: "La vera è nella DC, una DC che si trasformi in modo da permettere al PSI di tornare al governo. Vede, io sono un pratico, ma anche un sognatore: spero venga fuori una nuova classe politica, poche idee ma chiare, capacità di farsi capire in modo comprensibile,..." pag.196-7 ).
giovedì, 01 dic 2005 Ore. 16.28
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