Di casta in casta. I giornali
Lopez attacca la torta di elargizioni statali ai giornali di partito, alle cooperative, ai grandi gruppi, citandoli uno per uno, provvidenza per provvidenza
"PANORAMA"
Privilegiati e reietti, le due facce dell'editoria
"L'UNITA'"
Anche le più recenti e clamorose inchieste che hanno puntato l’indice contro la “casta” e i “costi” della politica glissano su uno dei più grossi scandali politico-amministrativi degli ultimi decenni: il finanziamento statale dei giornali.
Eppure un portentoso flusso di danaro pubblico, calcolato sui 700 milioni di euro in un anno, finisce per mille rivoli, sotto forma di contributi diretti o indiretti – attraverso una stratificazione di norme clientelari, codicilli, trucchi e vere e proprie truffe – nelle casse di grandi gruppi editoriali, organi di partito, cooperative, giornali e giornaletti, agenzie, radio e Tv locali, ma anche di finti giornali di finti “movimenti” e di cooperative fasulle.
Rimpolpando gli utili degli azionisti di grandi testate in attivo. Alimentando sottogoverno e clientele. E consentendo illecite rendite e privilegi mediatici a un esercito di “amici degli amici”.
Un dossier/pamphlet su un intricato caso di rapina delle risorse pubbliche e di distorsione del mercato e della vita democratica indispensabile per capire lo stato di mortificazione dell’informazione in Italia e la sua riduzione a “specchio del diavolo” della casta del Potere.
www.stampaalternativa.it
L’inchiesta di Lopez fa luce sul portentoso flusso di danaro pubblico, calcolato sui 700 milioni di euro in un anno, che finisce per mille rivoli, sotto forma di contributi diretti o indiretti – attraverso una stratificazione di norme clientelari, codicilli, trucchi e vere e proprie truffe - nelle casse di grandi gruppi editoriali, organi di partito, cooperative, giornali e giornaletti, agenzie e radio e Tv locali, ma anche di finti giornali di partito, di giornali di finti “movimenti” e di cooperative fasulle. Rimpolpando gli utili degli azionisti di grandi testate in attivo. Alimentando sottogoverno e clientele. E consentendo illecite rendite e privilegi mediatici a un esercito di “amici degli amici”. Di destra, di sinistra e di centro.
Ne “La casta dei giornali” si ripercorre la storia ultra-venticinquennale di questa vicenda: dalla legge n. 416 del 5 agosto 1981 (“Disciplina delle imprese editrici e provvidenze per l’editoria”) e dalle prime ragionevoli motivazioni dell’intervento economico pubblico diretto nell’editoria, alla stratificazione progressiva di privilegi, norme clientelari, codicilli, trucchi, mediazioni, trattative di corridoio, accordi trasversali, inciucii e vere e proprie truffe attraverso le quali quell’iniziale intervento si è via via degradato e gonfiato a dismisura. Sino all’attuale, disperato tentativo – già fallito dall’ultimo governo Berlusconi e ora ripreso, fra mille, potenti resistenze trasversali dal governo Prodi – di risanare e ridurre quell’esborso pubblico, specie in presenza di politiche di contenimento della spesa pubblica e di una situazione economica assai difficile per il Paese e in particolare per i ceti più meno abbienti.
www.giornalistidipuglia.it
Beppe Lopez
Giornalista dal 1963. Ha scritto inchieste, note e servizi per le più importanti testate italiane. Ha partecipato da cronista politico alla fondazione di «Repubblica». Per vent’anni giornalista parlamentare, è stato editorialista e inviato di economia per «Il Globo». Ha diretto la «Quotidiani Associati», la più importante agenzia di servizi per i giornali regionali e provinciali. Ha dedicato al mercato dei giornali e alle tecniche editoriali libri (in particolare Il giornale che non c’è e Il quotidiano totale) e interventi («l’Unità», «il manifesto», «Liberazione», ecc.).
Scheda libro
Beppe Lopez
LA CASTA DEI GIORNALI
Così l'editoria italiana è stata sovvenzionata e assimilata alla casta dei politici
Stampa Alternativa, pp. 208, € 10