Con il tuo sasso di Riccardo
Lestini
spettacolo/inchiesta sulle giornate di Genova
Riccardo Lestini è riuscito a mettere in piedi uno spettacolo in grado
ci catturare l'attenzione di spettatori del tutto ignari di quanto
avvenuto a Genova e di coinvolgerli in un percorso di conoscenza e
d'indignazione civile. È il miracolo che alle volte riesce agli
artisti. Lo spettacolo è servito per diffondere informazione e
presa di coscienza in piccole e grandi città di tutta Italia.
Oggi torna rinnovato e anche in forma di libro: è la trama di un
discorso civile che non si interrompe, che non deve
interrompersi. (dalla prefazione di Lorenzo Guadagnucci).
Le drammatiche giornate di Genova 2001 raccontate in un
monologo senza mediazioni, senza alcun artificio della fiction.
Un racconto teatrale interamente basato su documenti e
testimonianze dirette, che partendo dai mesi precedenti al G8,
passando attraverso le vicende dei pestaggi di strada, della
caserma di Bolzaneto, della scuola Diaz e della tragedia di Piazza
Alimonda, prova a ricostruire “l’altra”
verità, sepolta dal silenzio dell’informazione ufficiale, da
processi negati, sentenze improbabili e commissioni
parlamentari d’inchiesta mai avvenute. Un grande esempio di teatro civile
e di narrazione. Lo spettacolo più riuscito e maturo di tutto il percorso
teatrale di Riccardo Lestini.
Scheda libro
Con il tuo sasso - spettacolo/inchiesta sulle giornate di
Genova
Riccardo Lestini - prefazione di Lorenzo
Guadagnucci
euro 12,00 – pag. 140 - - ISBN: 978 - 88 - 7606 - 168 –
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Link http://riccardolestiniblog.splinder.com/
http://it.youtube.com/riccardoblog
ADN KRONOS - L'ATTO D'ACCUSA DI UN GIOVANE
INTELLETTUALE
Sono tante le domande dei giovani. Tante le preoccupazioni per
un futuro sempre piu' incerto e nebuloso. Preoccupazioni
che Gianfranco Franchi, responsabile dal 2003 del portale
indipendente di comunicazione, critica letteraria e dello
spettacolo 'Lankelot.ue', affronta nel
volume''Pagano'', pubblicato dalle Edizioni Il
Foglio.
Gianfranco Franchi risponde, dunque, alle questioni inquietanti che
sollevano dubbi e perplessita'. Domande che, in realta', riguardano
soprattutto gli scenari politici, sociali e culturali italiani. Quale
ruolo giocano, ad esempio, gli intellettuali? Fino a che punto sono in
grado di intervenire nella vita pubblica orientando e guidando le opinioni
delle persone comuni? Quali sono, poi, le condizioni che in Italia
vengono offerte agli intellettuali ed umanisti che intendono
entrare nel mondo del lavoro? L'autore parte da un dato
personale. Come molti altri suoi coetanei, raggiunti i trent'anni,
non ha ancora trovato una collocazione professionale solida.
Appartiene, infatti, alla grande categoria dei lavoratori
precari. Sono pochi i punti di riferimento sui quali puo' fare
riferimento. Le garanzie sono ridotte al minimo. Per
questi motivi Gianfranco Franchi espone con molta schiettezza e disincanto
la sua profonda delusione.
''Non mi sento bene. Tra poco avro' trent'anni e non ho nessuna
certezza - scrive - Non ho un contratto che mi garantisca fiducia
nel futuro e stabilita': sono un collaboratore a
progetto. Non ho una casa, sono ospite a casa della mia
famiglia sin da quando sono nato''. La sua confessione
rappresenta, di fatto, una grande accusa contro un sistema
politico e sociale che non privilegia l'inserimento dei
giovani nel mondo del lavoro. ''Non ho - aggiunge -
un ruolo vero, tanto per cominciare. Sono un laureato in Lettere che
non ha mai insegnato ad una classe intera''. La generazione alla
quale appartiene Franchi, dunque, sembra essersi gia' perduta
inesorabilmente. Il libro costituisce un esame attento che inquadra la
corruzione e la decadenza che colpiscono con sempre maggiore forza la
societa' moderna.