Nel promemoria dell’avv. Paolo Ferraresi, per sostenere le sue accuse il mio (ex) datore di lavoro, ovvero mons. Corrado Pizziolo, indicava come persone informate dei fatti un prete e una sindacalista della Federazione nazionale stampa italiana (FNSI). Sinceramente mi avrebbe fatto molto piacere sentire le accuse che queste due persone avrebbero dovuto rivolgermi davanti al Giudice del lavoro. Tra l’altro la sindacalista, nonché giornalista, anche se aveva la postazione di lavoro a due metri dalla mia a stento mi salutava nonostante il nostro fosse un ambiente di lavoro cattolico. Purtroppo l’udienza, fissata per lo scorso 5 marzo, fu rinviata in quanto la dottoressa Clotilde Parise, giudice del lavoro, era assente per malattia. E’ davvero singolare, e credo che sia successo solo al settimanale diocesano “La vita del popolo” di Treviso, che un datore di lavoro sia riuscito a coinvolgere una sindacalista per scontrarsi con un dipendente!