Il Dott. Martin M. Grajower (New York, USA), dopo aver
osservato come differenze di impiego dell'ormone possano influire in
maniera sensibile sul compenso glicemico dei soggetti diabetici,
chiedeva ai responsabili delle ditte produttrici di insulina (e
all'ADA, American Diabetes Association) di pronunciarsi in maniera
ufficiale sull'evidenza relativa alle modalità di conservazione
raccomandate. Il razionale di questa richiesta deriva dal fatto, come
osserva il Dott. Grajower, che vi sono pochi dati di letteratura
disponibili in materia, e che tali informazioni sono poco diffuse e
spesso generiche, o addirittura contraddittorie (riferendosi alle
indicazioni proposte dall'ADA e ai foglietti informativi stessi dei
farmaci).
Tutte
le ditte sono concordi nell'affermare che le confezioni non ancora
aperte debbano essere conservate a una temperatura compresa tra 2 e
8°C, all'interno della relativa scatola, evitando scrupolosamente il
congelamento dell'insulina. In questo caso fa fede la data di scadenza
riportata sulla confezione.
Per
quanto riguarda le confezioni aperte, le raccomandazioni divergono in
maniera importante a seconda della ditta produttrice, del tipo di
insulina, del presidio utilizzato (flacone, cartucce o penne
pre-riempite) e delle condizioni ambientali. Al fine di ridurre
l'irritazione locale conseguente all'iniezione di insulina refrigerata,
i consigli d'impiego consentono la conservazione del farmaco a
temperatura ambiente, ma con modalità variabili. L'Aventis, produttrice
dell'insulina Glargine Lantus, raccomanda di non utilizzare un flacone
o una fiala oltre i 28 giorni dalla sua apertura, indipendentemente
dalla conservazione in frigorifero o a temperatura ambiente (15-30°C).
La Eli Lilly giustifica le importanti differenze riportate nelle
indicazioni dei foglietti illustrativi delle sue insuline
commercializzate negli USA (vedi Tabella) a preoccupazioni relative
alle garanzie di sterilità dell'insulina, dopo l'apertura del
contenitore, più che a questioni di efficacia del farmaco. Sottolinea
inoltre il fatto che penne e cartucce abbiano limiti di conservazione
inferiori, rispetto ai flaconi, per via del volume ridotto e delle loro
modalità differenti di esposizione ambientale. La Novo Nordisk, infine,
espone nell'articolo in maniera dettagliata le differenti
caratteristiche di durata di conservazione dei suoi prodotti; anche in
questo caso, la ditta garantisce una durata superiore per i flaconi,
rispetto agli altri presidi. Per quanto riguarda poi l'impiego del suo
analogo Aspart nei soggetti portatori di microinfusori esterni, la
ditta raccomanda di sostituire in ogni caso l'insulina nel reservoir
dopo 48 ore.
Nella
risposta fornita dall'ADA si sottolinea come il paziente stesso debba
essere motivato a correlare eventuali iperglicemie difficili da
giustificare a riduzioni dell'efficacia dell'insulina in uso,
sostituendo il flacone con uno analogo in caso di dubbio.
In
considerazione della brevità di durata della garanzia di efficacia di
alcune formulazioni insuliniche, il dr. Grajower si chiede quanto le
raccomandazioni di conservazione vengano osservate da parte dei
pazienti, soprattutto da coloro che, dovendosi pagare il farmaco di
tasca propria, possono essere indotti a prolungare l'impiego di una
confezione aperta oltre i termini di garanzia. Potrebbe essere utile
commercializzare, osserva infine, anche confezioni con un minor
quantitativo di unità d'insulina, al fine di ridurne gli sprechi.
Per
quanto riguarda la situazione europea, ed italiana in particolare, è
curioso osservare come le raccomandazioni relative alla conservazione
delle insuline commercializzate siano molto meno restrittive,
permettendo l'utilizzo da 4 a 6 settimane dopo l'apertura della
confezione, a temperatura ambiente, indipendentemente dal tipo di
insulina e dal presidio utilizzato.
Relativamente a queste differenze tra Europa e USA, la redazione di
www.infodiabetes.it
ha peraltro chiesto un parere ufficiale alle ditte produttrici; non
appena riceveremo le risposte, verranno pubblicate sul sito. Delle
difformità rilevate è stata inoltre inoltrata comunicazione a Diabetes
Care attraverso una lettera all'autore.
Tabella: limiti di conservazione (in giorni) delle confezioni d'insulina dopo l'apertura |
Prodotto |
USA |
Europa/Italia |
Aventis |
|
|
. flaconi, penne, cartucce |
|
|
Lantus |
28 |
28 |
|
|
|
Lilly |
|
|
. flaconi |
|
|
Humulin R, Humulin I, Humulin 30/70 |
28 |
28* |
Humalog, Humalog Mix 25 |
28 |
28 |
. penne |
|
|
Humalog |
28 |
21 |
Humulin I |
14 |
28 |
Humulin 30/70, Humalog Mix 25 |
10 |
28 |
. cartucce |
|
|
Humulin R |
28 |
28* |
Humalog |
28 |
21 |
Humalog Mix 25, Humulin I, Humulin 30/70 |
7-10 |
28 |
|
|
|
Novo Nordisk |
|
|
. flaconi |
|
|
Actrapid, Actraphane 30/70, Protaphane, Novorapid**, Monotard, Ultratard |
28 |
42 |
. penne, cartucce |
|
|
Novorapid, Actrapid |
28 |
28 |
Protaphane |
14 |
42 |
Actraphane 70/30 |
10 |
42 |
|
*
Per le cartucce da 3 ml; le cartucce da 1,5 ml di Humulin I, Humulin
10/90, 20/80, 30/70 e 40/60: fino a 21 giorni; 28 giorni per cartucce
1,5 ml Humulin R e 50/ 50. ** Non commercializzata in Italia.
I dati per gli USA sono ricavati dalle fonti di bibliografia; quelli europei, dal sito dell'EMEA ( http://www.emea.eu.int/index/indexh1.htm) |