09 gen 2006

LETTERA AI LETTORI DELLE BIBLIOTECHE di Dacia Maraini

Cari lettori, frequentatori delle biblioteche.
Un istinto mi dice che voi amate i libri come li amo io.
So di certo che fate di tutto per ricavare, nelle caotiche giornate di una città di oggi, il tempo per leggere. Esattamente come faccio io.
Voi non vedete l’ora, quando siete soli, di correre a quelle pagine che avete lasciato. Anch’io ho fretta sempre di tornare ai fogli di un romanzo.

Voi sareste capaci di abbandonare una sala da ballo piena di luci per rintanarvi in un cantuccio col vostro amato volume, non è così? Ebbene anche a me succede di rinunciare a molte cose appetitose per tirarmi in disparte con l’autore prediletto.
Voi vi inoltrate con gioia in una vita immaginaria dai molti echi, che riguardano sia il vostro presente personale, sia il presente-passato dei personaggi che mano mano imparate a conoscere. Così vivo io.

Voi, leggendo, viaggiate nel tempo e nello spazio con una libertà che vi ubriaca. Anche a me succede di sentirmi ebbra per le tante strade che mi si parano davanti e ciascuna piu’ misteriosa dell’altra .
Voi reinventate la storia mano mano che avanzate nella narrazione, in qualche modo riscrivete il romanzo su cui vi chinate. Anch’io sono solita ricostruire leggendo, le vicende, i caratteri, i luoghi, che mi propone l’autore.

Voi sognate di stare dentro un paesaggio sconosciuto che mano mano diventa conosciuto e familiare. Ebbene, anch’io sogno quotidianamente di abitare in case diverse dalla mia, in paesaggi diversi dai miei che, prima estranei, diventano, per un processo di conoscenza, sempre più vicini e domestici.

Per tutte queste ragioni, cari lettori, credo che possiamo dirci molto simili, quasi fratelli. Certamente possiamo considerarci amici ‘nei libri’ e ‘per i libri’. Con affetto vi saluto

Dacia Maraini