Sono ormai oltre 6 anni che scrivo recensioni di libri e riviste di informatica, 3 dei quali attraverso questo blog.
Quasi sempre prima di leggere, e soprattutto acquistare, uno dei miei libri, mi informo, in genere su Amazon o siti simili, su cosa ne pensano gli altri lettori, giusto per farmi un’idea della bontà e della qualità del contenuto (questo è possibile farlo evidentemente per libri non appena pubblicati, altrimenti bisogna fidarsi della reputazione dell’autore). Una volta letto il libro, tutto o quasi tutto che sia (tante volte non lo leggo tutto, ma solo una buona parte), ne scrivo la recensione, cercando di “mettere su carta” le mie impressioni, come se dovessi raccontarle ad un amico che mi chiedesse un parere su tale testo.
Ma il motivo di questo post non è su come scrivo io le recensioni, ma su come penso dovrebbero essere scritte (e questi due concetti non vanno sempre necessariamente a braccetto).
Mi capita spesso, infatti, di leggere recensioni che smarriscono per strada la loro utilità, e questo per vari motivi. Uno può essere l’eccessiva lunghezza. Sono “incappato” più volte in recensioni lunghissime, ben oltre le 2 schermate di un pc, e questo soprattutto in alcuni siti italiani. Oppure può capitare l’inverso, eccessivamente stringate, e quindi senza la possibilità di rappresentare una recensione utile e costruttiva.
Altre volte invece la recensione stessa non è di alcuna utilità o non è supportata da prove concrete. Il lettore afferma che tale libro è “eccellente” o “pessimo” senza spiegarne nei dettagli il motivo.
Oppure altre volte è talmente generica da poter essere applicata (con un semplice Copia&Incolla) su più libri analoghi.
Qualche giorno fa allora mi sono chiesto come dovrebbe essere una valida recensione. “Valida” nel senso di utile, costruttiva, chiara e completa.
Ho raccolto quindi questi 5 punti, che rispecchiano (ovviamente) il mio parere personale (e quindi ben lontano dall’essere una verità assoluta).
Le recensioni che mi piacerebbe leggere dovrebbero seguire in sostanza queste 5 regole.
Alla fine della loro scrittura, rileggendole, mi sono accorto che io stesso non sempre le avevo rispettate, e questo mi ha fatto riflettere: anche io farò parte del gruppo che parla bene e razzola male? Può darsi, ma è proprio notando e valutando i proprio errori che ci si migliora.
1) La lettura della recensione non dovrebbe impiegare più di 2-3 minuti. Il suo scopo dovrebbe essere quello di fornire “rapidamente” un’idea dell’oggetto recensito. Spesso si trovano recensioni che sono loro stesse dei piccoli libri.
Fornire informazioni e pareri personali, brevemente e concisamente, questo dovrebbe essere il loro scopo. Recensioni di 5 righe sono altrettanto inutili. Poco più di un foglio A4, o un paio di schermate di browser, dovrebbe essere l’estensione ideale.
2) Non serve iniziare una recensione con un riassunto del contenuto. Chi si prefigge di leggere un testo, infatti, sa già di cosa parla (o dovrebbe saperlo, si spera). Una volta mi è capitato di leggere una recensione di un libro su ADO.NET in cui l’autore spiegava, per decine di righe, la storia di questa tecnologia. Non è quello che mi serviva (e che cercavo), e ciò mi ha spinto ad abbandonarne la lettura.
3) Non serve, ed è deleterio, riscrivere con altre parole il sommario del libro, raccontando acriticamente cosa contiene ciascun capitolo. Recensioni del tipo “Il capitolo 15 tratta di ….” (e questo per tutti i capitoli) è una mazzata tremenda per chi legge, il quale, se davvero volesse informarsi sul mero contenuto, leggerebbe il sommario direttamente dal libro (che quasi sempre è reso disponibile dalle case editrici).
Un riferimento preciso ad uno o più capitoli può tornare utile nel caso questi abbiano caratteristiche uniche e differenti da tutti gli altri.
4) Non trascurare e dare la giusta importanza alle sezioni “Pro” e “Contro”. Chi ha poco tempo per leggere la recensione, spesso si limita a leggere queste sezioni (quando presenti, è ovvio), e da queste dovrebbe capire se il libro è adatto ai propri scopi o meno.
Recensioni senza queste sezioni sono come ricette di cucina senza la foto del piatto.
Aggiungere anche una votazione finale può essere la ciliegina sulla torta (giusto per restare in tema culinario).
5) Dettagli, dettagli e ancora dettagli. A chi legge le recensioni rimangono in mente aneddoti, curiosità, particolari e dettagli, anche personali, del libro recensito. E spesso sono questi che fanno pendere l’ago della bilancia verso l’acquisto o meno.