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Blog di un ingeformatico
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Recensione libro C# 4.0 Programming Made Easy (Shroff)

Di libri su C# negli ultimi anni ne ho fatti passare parecchi, ma devo dire che così male realizzati non mi erano ancora capitati.
I due autori, e la casa editrice, sono indiani, un dettaglio che ad alcuni potrebbe far rizzare i capelli.
Chi lavora come sviluppatore e ha magari avuto modo di collaborare con colleghi di quella nazione, forse può avere avuto l’impressione che essi abbiano nel loro DNA una inestirpabile e inspiegabile predisposizione a fare le cose tanto per farle, prestando pochissima attenzione alla qualità del loro lavoro, basta riuscire a farne tanto e nel minor tempo possibile.
A me, ad esempio, è capitato un paio di volte di dover rimettere mano a codice sviluppato da programmatori indiani (fatto realizzare dal cliente per il loro basso costo) e dover impazzire per risistemarlo quasi da zero, sia come semplice indentazione del codice, sia come assoluta mancanza di best practice nella nomenclatura, nella inutile duplicazione di metodi e classi, nelle basi della programmazione ad oggetti e chi più ne ha più ne metta.
La Packt Publishing, giusto per fare un nome, è un’altra casa editrice indiana di cui negli ultimi anni ho recensito qualche loro titolo.
Ebbene, pur essendo leggermente (ma di poco) migliore come qualità dei testi, è tristemente in fondo alla classifica dei migliori testi informatici, barcamenandosi sempre tra il 5 e il 6 di scolastica memoria.
Anch’essa, quindi, mi conferma che gran parte di ciò che viene dall’India, informaticamente parlando, sia di scarsa qualità.

Questo è il primo esempio di libro della Shroff che mi capita tra le mani, e non ha certo contribuito a farmi cambiare idea anzi, l’ha confermata.
Innanzitutto il titolo. Si parla di C# 4.0.
Bene, nessuna delle novità introdotte da questa versione (dynamic, optional e named parameters, ecc.) viene menzionata.
Visto che almeno tratta LINQ, sarebbe stato più corretto chiamarlo C# 3.0, almeno per non ingannare il lettore che si aspetterebbe di trovare argomenti che in realtà brillano per la loro assenza.

Procediamo oltre. Tutti gli esempi sono di tipo Console, e come vengono mostrati?
Tutti, ma proprio tutti, con il Command Prompt di Visual Studio!
Ciò significa armarsi di santa pazienza nello scrivere gli esempi con il Blocco Note e compilare il tutto con il compilatore a riga di comando. Di Visual Studio non c’è traccia, e per non cadere in tentazione gli autori non lo nominano neppure.
Ah dimenticavo. Non vale nemmeno copiarsi gli esempi dal codice scaricabile dal sito della casa editrice, dato che non esiste!
Gli autori non si sono per nulla premuniti di renderlo disponibile… amen.

Altro dettaglio (si fa per dire).
Il codice è indentato in maniera pessima, forse la peggiore che abbia mai avuto modo di vedere in più di 10 anni che consulto libri di questo tipo
Parentesi graffe posizionate a casaccio, font troppo spaziato e troppo grande che richiede infiniti ritorni a capo, esempi spesso o troppo banali o inutilmente lunghi e contorti.

Qua sotto uno screenshot preso da alcune pagine piene zeppe di listato di cui si fa un gran fatica nel seguire il succedersi delle istruzioni di codice.

 

 Mentre in quest’altra immagine si nota l’utilizzo del Command Prompt di Visual Studio per ottenere i risultati degli esempi di codice presentati.

 Ovviamente non c’è il colore, ed anche il grassetto viene utilizzato con grande parsimonia.

Il fatto poi che gli autori si dedichino esclusivamente al linguaggio in quanto tale (ovvero non si parla di ASP.NET, database, WCF, Silverlight, ecc.) rimane un fatto legato ai gusti personali del lettore (e potrebbe avere un senso in un libro per principianti di questo tipo).
Un po’ più grave il fatto che vengano “dimenticati” alcuni concetti importanti, e si affermi che un argomento verrà affrontato in seguito quando poi invece viene dimenticato del tutto.
Nel capito dedicato alle eccezioni, giusto per fare un esempio, non si fa il minimo cenno all’esistenza del “finally”, e questa è davvero una perla da film degli orrori.

In qualche esempio di codice, ci sono dei commenti di questo tipo: “New in C# 2.0”.
Verrebbe da pensare che sono pezzi di codice presi da appunti vecchissimi, creati appunto dopo il rilascio della seconda versione di C# (ovvero il 2005).
Pure il puro testo scritto non è esente da difetti. Qualche volta si trovano parole che hanno smarrito vocali, o troncate. Insomma, di tutto e di più.

Una nota positiva avrebbe potuto essere la presenza, al termine di ogni capitolo, di una serie di domande con relativa dettagliata risposta posizionata proprio dopo la domanda stessa (così non si deve sfogliare per raggiungere le appendici). Peccato che anch’esse soffrano degli stessi problemi del testo che le precede.

Come se tutti questi problemi non bastassero, persino il sito della Shroff ci mette del suo.
A questa pagina
http://www.shroffpublishers.com/detail.aspx?cat=234&title=2879
infatti, riporta un sommario parziale, ovvero che si ferma al capitolo 9, quando invece i capitoli totali sono 12.

Qua sotto i dettagli degli autori, per chi fosse interessato a conoscere qualcosa di chi ha realizzato questa meraviglia (ovviamente in senso ironico).

 
Tra l’altro, e la cosa risulta molto irritante, nelle prime pagine questi tizi si perdono in mielosi e lunghissimi ringraziamenti a mezzo mondo (questa parte sì che è realizzata bene!).

Concludo con gli ultimi due difetti – ma si potrebbe continuare tranquillamente ancora.
Alcune pagine soffrono di mancanza di inchiostro, mentre vi è un eccesso che sbava sulle parole e sulle eventuali immagini presenti.
Se perlomeno queste ultime si riesce a leggerle, le prime essendo, per così dire, in dissolvenza, si fa molta più fatica.
L’altro, incredibile a dirsi, è la completa mancanza dell’indice analitico!

Insomma, non procedo oltre nella valutazione di questo libro, sicuramente non raccomandabile per nessuna categoria di lettore, e non meritevole di dedicarci del tempo nemmeno nel caso lo si ottenga gratuitamente.

PRO

L’unico aspetto positivo di questo libro è che, essendo scritto da un non madrelingua anglosassone (indiano in questo caso), utilizza un inglese estremamente “plain”, ovvero facilmente leggibile e comprensibile anche da chi non è espertissimo della lingua. In tutto il testo, infatti, non ho trovato nemmeno una parola di cui mi sfuggiva il significato.

 

CONTRO

Tanti, troppi, e tutti gravi i “contro” di questo manuale, e nella recensione li ho dettagliati a sufficienza.

Questo titolo andrebbe completamente rifatto, da capo a piedi, sia come contenuto testuale, che come realizzazione fisica, sia, soprattutto, come approccio didattico.

 

Voto complessivo: 4/10

 

Lettore: Principiante

 

Sommario

Chapter 1: Getting Started

Chapter 2 Data Types and Variables

Chapter 3 Control Flow Constructs

Chapter 4 Classes and Objects

Chapter 5 Arrays

Chapter 6 Object Properties and Methods

Chapter 7 Generics

Chapter 8 Exception Handling

Chapter 9 Delegates and Events

Chapter 10 Reflection

Chapter 11 LINQ and QueryExpression

Chapter 12 Multithreading and Synchronization

 

Categoria: Books
mercoledì, 03 ago 2011 Ore. 10.02

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