Accade sempre più spesso, soprattutto nei piccoli o medi progetti di sviluppo, che chi scrive il codice – lo sviluppatore – debba mettere mano anche al lato database non solo per scrivere stored procedure/funzioni/etc. ma anche per meri scopi amministrativi, come può essere il tuning, la gestione delle utente, il backup e recovery, e così via.
Se poi l’applicazione prevede anche l’uso degli Integration Services, dei Reporting Services (sempre più utilizzati) o addirittura di cubi Olap e compagnia bella, ecco che le incombenze amministrative tipiche di un DBA assumono un aspetto preponderante anche per il povero sviluppatore.
Se poi, in tutta questa massa di attività, rientra anche la vera e propria installazione di una nuova istanza di SQL Server, ecco che tale sviluppatore indossa il cappello di vero e proprio database administrator.
Dato che anche io rientro in questa categoria, mi sono allora rivolto a questo libro della Wrox. Premetto che di questa casa editrice mi piace moltissimo l’impaginazione dei loro libri: massima flessibilità della rilegatura, testo piccolo e in formato Times New Roman (il mio preferito), immagini in quantità adeguata, spazio bianco a sufficienza per non soffocare la lettura e codice ben scritto e ben indentato.
Senza contare che negli ultimi titoli pubblicati, la Wrox ha migliorato ancora di più l’impaginazione dei suoi libri. Per capire quali questi sono, basta notare se hanno o meno gli autori (o l’autore) in copertina. La nuova tendenza, infatti, e di non mostrare più le loro facce.
Questo libro è appunto uno degli ultimi secondo il “vecchio stile”.
Come si vede questa è un’opera a più mani: gli autori sono infatti 4, e spesso, in questi casi, i lettori si lamentano di riscontrare scomode differenze di linguaggio e di approccio nello stile dei vari autori. Premesso che per un lettore di non madrelingua inglese queste differenze di linguaggio sono un po’ difficili da percepire, personalmente posso dire di non avere riscontrato alcuna difformità di trattamento tra un capitolo e l’altro, forse complice anche il fatto che il primo degli autori - Chris Leiter – ha scritto da solo 12 dei 19 capitoli complessivi, mentre gli altri tre autori hanno realizzato 2 o 3 capitoli ciascuno.
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Per questo titolo Wrox mi ha sorpreso molto però il non aver trovato nemmeno uno straccio di recensione in giro per il mondo; possibile che nessuno lo abbia degnato di attenzione?
Il modo migliore per affrontarlo dipende da cosa si aspetta il lettore da questo libro e dalla sua esperienza. Per chi ha intenzione di intraprendere la carriera di DBA su SQL Server 2008, consiglierei di leggerlo capitolo dopo capitolo, senza fare salti. Gli argomenti seguono infatti una certa successione logica, dal semplice al difficile, dalle attività di più comune utilizzo ad argomenti un po’ più di nicchia.
Per chi invece ha già una discreta esperienza, o lo affronta dal punto di vista “Sviluppatore”, può tranquillamente dedicarsi solo ai capitoli che gli interessano. Io ho seguito questa scelta.
Giusto per fare un esempio: mi sono concentrato di più sui capitoli centrali, dal 9 al 11, dedicati al Backup/Recovery, ottimizzazione delle performance e monitoring.
I primissimi, invece, in cui si spiega la storia del database di casa Microsoft e si spiega il funzionamento del Management Studio, li ho letti giusto per cultura personale. Devo dire, comunque, che questo è un libro facile da leggere. Gli autori utilizzano un inglese molto “plain”, ovvero senza espressioni gergali o parole di uso non comune (e questo è un plus non da poco per i lettori non madrelingua).
Su 19 capitoli totali, quelli dal primo al 14esimo coprono un po’ tutte le attività tipiche di un DBA.
Il livello di approfondimento, malgrado sia un libro della serie “Beginning”, è abbastanza elevato, e secondo me è sufficiente per la maggior parte delle situazioni. Chi vuole approfondire, c’è l’analogo libro della serie “Professional” (e questo sembra abbia avuto più riscontro, dato che ci sono alcune recensioni – lusinghiere – su Amazon).
Questo è il link.
Dal 15esimo all’ultimo capitolo (il 19esimo), come da prassi consolidata, si fornisce una pur sommaria, ma doverosa, introduzione ai 3 fratelli (se così si possono chiamare) di SQL Server, ovvero gli Analysis Services, gli Integration Services e i Reporting Services, idealmente racchiudibili nella categoria “Business Intelligence”.
Attenzione però, gli autori mirano a dare giusto un’infarinatura su questi argomenti, sufficiente per capire di cosa di sta parlando per iniziare a mettere mano al Business Intelligence Development Studio, e poco altro.
Sarà deluso, quindi, chi si aspetta un maggiore approfondimento (ma questo libro non si prefigge comunque uno scopo simile).
Purtroppo non dispongo della precedente edizione di questo libro, quella dedicata a SQL Server 2005, e quindi non posso valutare se questa edizione è un semplice Copia&Incolla, con aggiornamento delle immagini e poco altro, oppure una vera riscrittura ragionata.
Data l’esperienza che ho su questa categoria di testi mi viene da pensare che parecchie parti siano rimaste quasi identiche tra le due edizioni del libro, ma potrei anche sbagliarmi.
In questa versione del libro ci sono però diversi riferimenti ad innovazioni introdotte con l’ultima release di SQL Server, e questo fa ben sperare.
Le immagini non sono poche e, grazie anche alla loro buona definizione, aiutano molto la comprensione.
Questa è la pagina del sito della Wrox dedicata al libro
Da qui si possono scaricare in formato Pdf stampabile (come spesso accade per tanti altri libri della Wrox) il sommario dettagliato, l’indice analitico, e tutto il primo capitolo (24 pagine).
Il file di codice degli esempi è di piccole dimensioni, e volendo lo si può scaricare capitolo per capitolo, come si nota da questa immagine.
Come si vedrà, per chi acquista il libro, una volta scompresso il file si creeranno tutta una serie di cartelline, una per capitolo, tranne per i capitoli 1 e 15 che sono di natura introduttiva e descrittiva, e non hanno quindi codice.
Per gli altri si ha una lista di file .sql contenenti gli script T-SQL in modo da poterli provare subito senza doverseli riscrivere a mano.
Concludendo posso ritenere questo libro un’ottima fonte di informazione sui task di amministrazione più comuni in SQL Server, il tutto espresso in una forma didattica ineccepibile.
PRO
Facile da leggere, sufficientemente completo e dettagliato per fornire delle buone basi su come si amministra un database SQL Server 2008, dando poco o nulla per scontato. Impaginazione e layout ottimi.
CONTRO
Niente di particolare da segnalare, anche se in parecchi passi mi sarebbe piaciuta una maggiore concisione da parte degli autori, e magari avrei reso la copertina meno delicata di quanto è.
Voto complessivo: 9/10
Lettore: Principiante/Intermedio
Sommario
Introduction
Cap.1. Introducing SQL Server 2008
Cap.2. Installing SQL Server 2008
Cap.3. SQL Server 2008 Tools
Cap.4. SQL Server 2008 Storage Architecture
Cap.5. SQL Server 2008 Databases
Cap.6. SQL Server 2009 Security
Cap.7. Configuring SQL Server Network Communication
Cap.8. Automating Adminstrative Tasks
Cap.9. Disaster Prevention and Recovery
Cap.10. Monitoring SQL Server
Cap.11. Optmizing SQL Server
Cap.12. SQL Server High Availability
Cap.13. Introduction to Replication
Cap.14. Introduction to the Common Language Runtime
Cap.15. An Adminstrator's Guide to Business Intelligence
Cap.16. Introduction to SQL Server Integration Services
Cap.17. Introduction to SQL Server Analysis Services
Cap.18. Introduction to SQL Server Reporting Services
Cap.19. Introduction to the Service Broker
Index