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Blog di un ingeformatico
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Lo faranno il ponte a Zzzoot?

...magari invece lavorano.....

Oppure si potrebbe fare domanda di lavoro in Zzzoot. Con i tempi che corrono, un posto fisso non fa mai male.

No, direi che fare domanda di lavoro in Zzzoot non è una bella idea, a meno che non si voglia consumarsi in una serie infinita di stage fino alla pensione, o beccarsi una bella ernia iatale con contorno di pastigliette e dieta a base di riso in bianco e verdurine.

Se se però ci si vuole divertire un po’, sorridere sui guai degli altri (e su cui, magari, ci si è incappati anche noi), questo breve racconto traccia una tagliente, spietata, pungente e paradossale descrizione della tipica realtà aziendale dei nostri giorni, estraendone quanto di peggio possa capitare a chi ci lavora. Ma lo fa con una verve e con un’ironia tali da risultare estremamente spassosa. 

Questo libro fa anche da apripista per una interessante ed innovativa idea: accompagnare l’oggetto stampato (il libro) con delle video puntate stile soap opera, disponibili per ora su YouTube.

 

Il gruppo di 5 autori fa parte del Newton Management Innovation, una società appartenente al Gruppo Il Sole 24 Ore, e sono già autori di fiction aziendale (e si vede; i video delle puntate sono fatti molto bene).

Malgrado il libretto sia uscito da poco (fine luglio) è già arrivato alla terza ristampa, segno inequivocabile che sorridere (anche se mestamente), su ciò che di paranoico accade nei posti di lavoro del terziario, attrae sempre.

 

Non è dato sapere cosa tratta Zzzoot. Qualcosa che vende, ci sono i clienti. Qualcosa che vende male, ci sono i clienti insoddisfatti che reclamano. Non ha importanza il settore. Una Zzzoot si può trovare ovunque.

La piramide dirigenziale della succursale italiana della multinazionale Zzzoot parte dal direttore commerciale, il cui none è tutto un programma, Marco Sul Pezzo, da cui la famosa frase:

Mi chiamo Marco, e sono sempre Sul Pezzo

 

Si parte con l’Etica e la Sostenibilità. Poi la Qualità, l’Innovazione, e via elucubrando su argomenti che chiunque abbia lavorato in un’azienda avrà avuto modo di essere stato colpito anche solo di striscio.

Come spendere anni di costose consulenze, interminabili riunioni, “assessment”, e compagnia bella, per decidere il font da utilizzare nelle slide e nella documentazione. Ecco come perdersi in dettagli insignificanti.

Chi non ha vissuto sulla propria pelle la sensazione di stare perdendo una marea di tempo per un dettaglio insignificante quando invece le questioni fondamentali non venivano nemmeno sfiorate?

Oppure come non materializzare nella propria mente il collega “ramarro-style”, immobile al sole e pur inamovibile di fronte ad ogni riorganizzazione?

Oppure quello che si para il culo alleandosi di volta in volta con la cordata vincente?

Beh, il rivolgersi alla maga per prendere strategiche e decisive decisioni aziendali ancora mi mancava: ma in Zzzoot c’è anche questo.

 

Come va a finire la storia? Come in tutte le aziende che si rispettino, verrà acquisita da un’azienda rivale. Qualcuno farà carriera, mentre qualcun altro verrà licenziato. Ma qui non voglio svelare il finale, molto meglio leggersi il libretto.

 

Il collettivo degli autori, messo alle stampe con il nome di fantasia di Jack O. Selz, non poteva non creare anche una fiction sul tema, tratta pari pari dal racconto.

Peccato che questa idea non sia stata portata in televisione. Secondo me avrebbe potuto avere lo stesso successo di una trasmissione come Camera Cafè. La caratterizzazione dei personaggi è infatti molto forte e azzeccata.

Il clima è più o meno lo stesso della trasmissione di Italia 1, ma le dinamiche aziendali e i paradossi sono portati ad un livello molto più alto.

 

Partendo da questo link su YouTube, si possono vedere le brevi pillole di fiction realizzate dalla band di Zzzoot con quasi gli stessi discorsi rintracciabili nel libro.  

 

Uno di questi video è anche una presentazione di loro stessi e della loro opera tenutasi lo scorso 14 ottobre alla Feltrinelli di Milano.

Consiglio di vedersi prima i filmati e poi di leggere il libro. Non appena si scorreranno le pagine del racconto, i visi e le mimiche dei personaggi prenderanno forma (e spavalderia) nella mente, facendoci calare nei corridoi di Zzzoot, unica oasi ancora non raggiunta dal fulmine riformatore di Dio.

 

Come non potevano crearsi un blog? E infatti è stato fatto: www.zzzoot.tv

Tra l’altro molto seguito, a quanto pare.

A questo link ci sono i personaggi di Zzzoot. 

 

Qualche immagine tratta da questi video.

 

Ecco la posizione tipica di uno stagista di fronte al suo responsabile (Mario Pacco, lo stagista, nell’ufficio di Nicola Centrifuga, il middle manager dalla ernia iatale).

Per sapere come sprecare anni per decidere il font per le slide della Sostenibilità, basta chiedere a Marta Font, la responsabile della comunicazione.

Filippo La Porta, il manager del Finance. La sua parlata napoletana è troppo forte.

Qua sotto è con il giovane neoassunto Roberto Campione (alias RobCam), ma la scena insieme alla Font che gli comunica di non poter utilizzare più Pippo Baudo come testimonial della WebTv è un cult da trasmettere ai posteri (l’episodio è “Devastando 1”).

Ovviamente non può mancare il Grande Capo, il direttore commerciale Marco Sul Pezzo.

Esiste poi una povera stagista, che si aggira (infatti si chiama “Giri”) da mesi sperando che qualcuno le dia del materiale per la sua tesi.

Le più importanti e strategiche decisioni aziendali vengono prese nell’ufficio …..della Maga Cicce.

 

Infine qualche immagine tratta dalla loro presentazione alla Feltrinelli.

Questa è la pagina del portale del Sole 24 Ore dedicata al libro.

 

Non è presente, purtroppo, nulla di scaricabile, ma si può acquistare il libro con il 10% di sconto (16,20€ invece di 18).

 

Concludendo, per ridere e sorridere, e soprattutto per comprendere se il proprio ambiente di lavoro può essere considerato “Zzzoot-oriented” (e quindi scappare subito a gambe levate), questo è un libro da non perdere, sperando che anche la nostra azienda venga colpita e riformata da “un fulmine di luce e saggezza” J

 

Sommario

Prologo

1 – Il fulmine

2 – Prima del fulmine

6 – Personaggi ed interpreti

9 – Cap. 1: Ladies and gentleman, ecco a voi, la Sostenibilità!

19 – Cap. 2: L’insostenibile leggerezza della Sostenibilità

27 – Cap. 3: Ladies and gentleman, ecco a voi, l’Etica!

33 – Cap. 4: Stagisti, istruzioni per l’uso

39 – Cap. 5: I dolori del giovane Campione

45 – Cap. 6: Ladies and gentleman, ecco a voi, la Qualità!

51 – Cap. 7: Pronto? Subito!

55 – Cap. 8: Quality Week

61 – Cap. 9: Uno spot non si nega a nessuno

67 – Cap. 10: Piange il telefono…

73 – Cap. 11: Ladies and gentleman, ecco a voi, gli Obiettivi!

79 – Cap. 12: Bonus o Superbonus? Questo è il dilemma

83 – Cap. 13: Global-Zzzoot

89 – Cap. 14: Ladies and gentleman, ecco a voi, l’Innovazione!

95 – Cap. 15: Innovazione ed alter catastrofi

103 – Cap. 16: Un’indovina mi disse

109 – Cap. 17: Ladies and gentleman, ecco a voi, l’Austerity

115 – Cap. 18: Un’OASI all’orizzonte

119 – Cap. 19: La calata dei barbari

125 – Cap. 20: OASI, finalmente

129 – Epilogo

131 – Glossario

 

Titolo:  ZZZOOT Fulminati in azienda
Autori: J. Selz
Editore: Il Sole 24 Ore
ISBN: 978-88-6345-047-7
Pagine: 142
Prezzo: 18 €
Data di uscita: Lug. 2009

 

Categoria: Books
venerdì, 04 dic 2009 Ore. 09.01

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