Durante questo susseguirsi di feste e ponti, mi sono letto questo recente piccolo (150 pagine) libro di Mario Giordano che, per chi non lo sapesse, è il direttore del Tg4 di Rete4, oltre ad essere stato direttore di TgCom24.
Un piccolo appunto alla Mondadori: sarebbe da aggiornare la sua biografia, dato che quella riportata nella pagina dedicata al libro (come si vede dall’immagine sottostante) non è molto aggiornata.
Espone, con uno stile molto piacevole, scorrevole, persino ironico, come mai l’euro ci sta affamando.
E chi non se ne è accorto (!), verrebbe da dire.
Il tutto deriva dall’Unione Europea, che al momento della nascita, invece di creare un’unione di popoli, culture ed anche politiche, ha imposto di fatto la valuta, creando diversi squilibri al suo interno.
Di questi squilibri ne hanno goduto le nazioni più forti economicamente – Germania innanzitutto – ai danni di quelle, non dico più povere, ma meno sfrontate ed inclini ad imporre la loro volontà, sia politica che economica, come l’Italia.
L’autore suddivide il libro in 3 parti: nella prima (la più lunga) spiega perché è necessario (direi indispensabile) uscire dall’euro e perché questa valuta non funziona; nella seconda ci si dedica all’Unione Europea, che non funziona come la sua moneta, e nella terza si entra nei dettagli (spesso comici, ma amari nello stesso tempo) delle incredibili spese che Bruxelles sostiene a nostre spese. Persino la palestra istituzionale per far riprendere i nostri rappresentanti dalle loro grandi fatiche.
Anche se non si è d’accordo con l’uscita dall’euro, non si può fare a meno di scandalizzarsi (per non dire altro) da quanto riportato, con dati e numeri, da Mario Giordano sugli enormi sprechi, favoritismi, incongruenze e clientelismi vari che si annidano nell’istituzione europea. Migliaia di euro spesi per festival delle lenticchie, studi sulla forma migliore del WC o sulla lunghezza ideale della banana, per non dire degli incredibili benefit – tutti ovviamente a spese nostre – di cui godono i rappresentanti europei.
A fine maggio ci saranno le elezioni europee: vedremo come andrà a finire.
Certo, questo libro apre un po’ gli occhi e ci spinge a pensare che forse si stava meglio quando c’era la Lira.
Qua sotto il retro del libro, con una sfilza di NO rappresentativi delle motivazioni per l’abbandono dell’euro e dell’Europa.
Molto bella la sovracopertina realizzata con scritte in rilievo, come si può intuire da questa foto.
Insomma, è stata una lettura molto istruttiva, anche se in fondo rappresenta null’altro che una conferma di quanto già sappiamo e sospettiamo. Giordano ci porta altri esempi, tanti e sempre documentati, sullo stato di salute (piuttosto precario) dell’euro e dell’Unione Europea.
Indice
3 – Ai lettori
5 – Premessa
11 – Parte Prima: Perché bisogna uscire dall’euro (che è stato devastante come una guerra mondiale)
55 – Parte Seconda: Perché il sogno europeo è già finito (e guai a chi dice che ci vuole più Europa)
87 – Parte Terza: Perché questa Europa non ci piace (i soldi buttati, i privilegi del Palazzo, le leggi assurde)
159 – Grazie
161 – Bibliografia