Negli ultimi due weekend mi sono letto le circa 280 pagine di questo recente libro Rizzoli ETAS che narra le gesta e la storia di Amazon attraverso la vita e, soprattutto, le azioni del suo fondatore, Jeff Bezos, attualmente una delle persone più ricche al mondo (18esimo in classifica, come viene riportato nelle ultime pagine del libro).
Devo ammettere che prima della lettura ero un po’ prevenuto, avendo letto delle recensioni non proprio positive su Amazon USA e UK.
In realtà il racconto, una sorta di biografia di Bezos, ma non solo, mi è piaciuto molto.
Innanzitutto due parole sull’autore, tale Richard Brandt, rinomato giornalista della Silicon Valley (e quindi, presumibilmente, molto esperto del settore “dot com”).
Come si vede dall’immagine qua sotto che riporta una sua molto sintetica descrizione (nel risvolto di copertina del libro), è autore anche di un’altra biografia su personaggi del mondo internet, ovvero i fondatori di Google .
Il titolo One Click non è altro che la famosa, e travagliata, funzionalità del sito di Amazon, nata appunto dalla fervida mente di Bezos, che permette agli utenti di effettuare un ordine con un solo clic del mouse, senza i numerosi e noiosi passaggi di registrazione e inserimento dati richiesti da altri siti di commercio elettronico.
Questa, e numerose altre, sono le funzionalità su cui l’autore si sofferma nel descriverne la storia, la nascita e la crescita, perché sono state introdotte e come, sempre ruotando intorno a Bezos, a suo modo rappresentato come una figura carismatica e innovatrice, al pari di uno Steve Jobs dei libri.
Innumerevoli sono i dettagli della vita di questa persona che l’autore riporta in queste pagine, non mancando di sottolinerarne le qualità fuori dal comune, il suo approccio visionario (ma alla lunga vincente) nel mondo del commercio online.
In alcuni passaggi potrebbe sembrare che l’autore nutri un’ammirazione sconfinata verso Bezos, dato che si sofferma pesantemente sulle sue qualità e poco sulle (pur presenti) debolezze.
Ma è indubbio che per aver portato Amazon ad essere quella che è, dietro di essa ci sia stata una persona coraggiosa e determinata, che ha cavalcato con successo (ed un pizzico di fortuna) l’alba di internet negli anni ’90 e che sia riuscita a sopravvivere nelle bufere economiche dei primi anni 2000.
Mi hanno incuriosito, in particolare, i numerosissi dettagli sulla sua personalità: il modo di trattare e motivare i collaboratori (arrivando persino ad inginocchiarsi, una volta, di fronte ad un suo valido programmatore), l’approccio “cliente first”, invece di concentrarsi solo sul profitto (nei primi anni infatti era sempre in perdita), la scelta di chi farsi amico e di chi rifiutarne la collaborazione, la sua idea di seguire un profilo basso (poche interviste) e tanto altro ancora.
Insieme alla storia della vita di Bezos e della sua creatura, l’autore descrive (e questo è un altro plus del libro) i 20 anni che hanno visto la nascita di internet, delle aziende “dot com” e del commercio online in generale, e come tutto ciò sia stato dovuto alla “visione” di persone in un certo modo “illuminate” (oltre a Bezos anche Jobs e altri) e qualche volta anche al caso, che ci ha messo il suo zampino in diverse occasioni.
Non mancano pagine che descrivono le ulime innovazioni, Kindle e Kindle Fire in primis, ma anche i servizi “Cloud” che, ricordiamolo, Amazon è stata tra le primissime ad offrire.
E la scelta del nome Amazon? Un’idea nata per avere un nome il più possibile corto, di facile ricordo e che apparisse per primo nelle liste alfabetiche!
Non solo, le scrivanie dei primi uffici dell’azienda ricavate da porte usate, la regola di gruppi di lavoro “2 pizze” (ovvero che potessero essere sfamati con due sole pizze), la grandissima attenzione data alla meritocrazia, le guerre con le altre catene librarie e i trucchi per ottenere finanziamenti, ecc. ecc.
Tutte cose che ricordano molto anche la storia di Steve Jobs, per tanti versi simile a quella di Jeff Bezos.
Fisicamente il libro è stato realizzato molto bene. Con una copertina cartonata di grande robustezza, con un font non piccolo ma molto leggibile e carta grezza (quella tipica dei romanzi), come si vede da questa altra immagine.
Le pagine, come detto sono poco meno di 300, ed avendo il libro uno spessore mostrato nella foto qua sotto, obbligano ad impiegare una certa dose di tempo per leggerselo tutto (nel mio caso, appunto, due fine settimana).
La traduzione italiana l’ho trovata impeccabile, praticamente perfetta, senza il minimo refuso (persino tutte le virgole sono messe al posto giusto) e senza frasi difficili da capire o interpretare.
Un bel libro, indubbiamente, interessante e coinvolgente dalla prima all’ultima pagina. Una lettura che raccomando per conoscere meglio non solo Amazon, ma il mondo del commercio online in generale, oltre a capire meglio la psicologia che accompagna certi personaggi di successo.
Sommario
1 – Cap. 1: Un click non è abbastanza
27 – Cap. 2: Ritratto di un imprenditore da giovane
47 – Cap. 3: Jeff trova lavoro
61 – Cap. 4: Alla scoperta di Internet
75 – Cap. 5: Tre nerd e un contabile
93 – Cap. 6: Come creare una libreria migliore
111 – Cap. 7: I dolori della crescita
125 – Cap. 8: Soldi da bruciare in fretta
137 – Cap. 9: Diventare grandi
151 – Cap. 10: Libreria a chi?
171 – Cap. 11: Il crollo
187 – Cap. 12: Bezos punta su Kindle
205 – Cap. 13: Amazon sta uccidendo le librerie?
219 – Cap. 14: Un tipo in gamba con una risata divertente
229 – Cap 15: Ma Bezos che tipo di manager è?
241 – Cap. 16: La testa tra le nuvole
255 – Cap. 17: Un passo alla volta, coraggiosamente
263 - Postfazione
267 - Note
277 - Indice analitico
Qua sotto la scheda del libro che, ricordo è stato pubblicato a metà 2011 nella versione originale e a gennaio di quest’anno nella versione tradotta dalla Rizzoli.
Su Amazon Italia viene attualmente venduto a circa 16 euro e, considerando l’argomento, potrebbe essere regalato ad ogni cliente da Amazon stessa.