Mi ha incuriosito questo libretto (sole 157 pagine, esclusa lunghissima introduzione) per l’oggetto del contendere, ovvero il PIL, di cui se ne parla spesso per questioni economiche di supremazia di un paese con l’altro, come fosse una sorta di campionato del mondo, e dove ogni nazione cerca in tutti i modi di incrementarlo sempre di più.
In realtà questo indicatore economico (di questo si tratta) mostra il fianco a parecchie critiche, tant’è che nel 2009 il presidente francese Nicholas Sarkozy ebbe l’idea di creare una commissione di esperti economici (e non solo) internazionali per studiarne le necessarie modifiche affinché rifletta veramente lo stato di salute di una nazione. Questa nutrita e variegata commissione fu guidata da 3 autorevoli personaggi, gli autori di questo libro, che sono:
Joseph E. Stiglitz (americano) ha vinto il Premio Nobel per l’economia nel 2001, è stato Senior Vice President e Chief Economist alla Banca Mondiale e insegna economia alla Columbia University.
Amartya Sen (di origini indiane) ha vinto il Premio Nobel per l’economia nel 1998 ed è attualmente docente alla Lamont University e alla Harvard University.
Jean-Paul Fitoussi (francese) è professore di economia alla Science Po e presiede l’Osservatorio Francese delle Congiunture Economiche (OFCE).
Effettivamente, da quanto si legge, il PIL racchiude concetti e misurazioni che cozzano contro il buon senso comune. Più combustibile si consuma, ad esempio, più il PIL si incrementa: ma non si tiene poi conto che anche l’inquinamento aumenta, come pure il depauperamento delle risorse energetiche del pianeta, mentre la salute dei cittadini diminuisce, e di tutto questo nelle misurazioni osservate dal PIL non c’è traccia.
Altro esempio, direi eclatante, un ingorgo automobilistico contribuisce anch’esso alla crescita del PIL, dato che viene consumato combustibile, evviva!
Verrebbe da pensare che chi aveva originariamente proposto queste misurazioni fosse sotto l’effetto dell’alcol o di qualche stupefacente.
Ma viene anche da pensare, e come mai in tutti questi anni non si è mai provveduto a modificare queste misurazioni?
Come mai non si è mai preso in considerazione l’impatto ambientale? La sostenibilità? L’inquinamento? La salute dei cittadini e il loro benessere? Cosa lasceremo ai posteri se continuiamo imperterriti con questo stile di vita improntato al consumismo?
Questo libretto, pur lodevole nel suo intento, temo che resterà lettera morta. Sono i politici e gli uomini di potere che dovrebbero leggerlo e meditare, ma la vedo molto dura.
Gli autori hanno comunque fatto un bel lavoro, proponendo diverse idee sparpagliate lungo tutto il testo (“raccomandazioni”).
Lo stile di scrittura, soprattutto nella prima metà del libro, è forse un po’ troppo accademico e rende la lettura un po’ lenta e macchinosa. La traduzione mi pare eseguita a regola d’arte, e non ho trovato nessun refuso in tutto il testo.
Consiglio assolutamente di scaricarsi dal sito della Etas Libri il Pdf dell’introduzione di Nicholas Sarkozy.
A meno che non sia in preda a stimoli bombaroli (come successo ultimamente), ha delle buone idee, e le sa esprimere anche bene (a meno che non glielo abbia scritto qualcun altro, ovviamente).
La rilegatura offerta dalla Etas è di un rigidezza che ha pochi paragoni. Pur essendo un libro così piccolo, si fa molta fatica a tenerlo aperto. La copertina, con risvolto, è plastificata e molto resistente, ed anche la carta è di qualità superiore alla media.
Sommario
Altri membri e relatori della Commissione per la misurazione della performance economica
e del progresso sociale VII
Prefazione di Nicolas Sarkozy IX
Premessa di Joseph E. Stiglitz, Amartya Sen e Jean-Paul Fitoussi XXI
1 - Schema generale
27 – Cap. 1. Questioni classiche relative al PIL
67 – Cap. 2. Qualità della vita
111 – Cap. 3. Sviluppo sostenibile e ambiente
159 – Note
Su Amazon Italia il libro è venduto con lo sconto del 23%, e attualmente costa 13,50 euro (ho notato però che tale prezzo subisce lievi oscillazioni di settimana in settimana).