Qualche mese fa mi è capitato di leggere (diciamo così) il recente libro della Mondadori Informatica, “Microsoft SQL Server 2005 Express Edition – Crea i tuoi database”, di Alison Balter (la cui recensione si può trovare qui), e sono stato colpito da questo testo per due motivi: la pessima qualità complessiva della trattazione, e l’assurdità ed ampiezza delle pagine dei “Ringraziamenti” e della vita dell’autrice. Inspiegabilmente, a distanza di tempo, pur avendone interrotto la lettura – per ovvi problemi di resistenza e sopportazione – mi sono ritrovato a rileggerne ogni tanto suddette prime pagine iniziali, dove la nostra autrice da’ sfoggio delle sue indubbie qualità di regina dell’ovvio, raggiungendo vette inesplorate nell’apoteosi della piaggeria, nell’abissale caduta di buon gusto, il tutto accompagnato da tale quantità di melassa da riuscire a cariare non uno ma un’intera arcata di denti.
Tralasciando gli aspetti tecnici che mi hanno portato a recensire negativamente questo libro (uno su tutti, un capitolo viene replicato pari pari solo per poter illustrare gli esempi in un altro linguaggio, da VB a C#, lasciando inalterato testo e immagini; grandissima), vorrei riportarne alcuni passi, tratti dai Ringraziamenti, che, essendo perle di rara saggezza, non posso non portarle a conoscenza di un pubblico più ampio di quelli (spero pochi) che abbiano comprato questo testo (indifferentemente nella versione italiana o inglese), e che fanno di tale esimia Alison una nostra beniamina indiscussa.
Innanzitutto la pagina delle dediche, dove la Nostra scrive:
“Infine, voglio ringraziare Dio per avermi concesso il dono della parlata sciolta, una meravigliosa carriera, un marito incredibile, due bei bambini, un’area spettacolare in cui vivere, una casa fantastica e una vita stupenda.”
Caspita, altro che vincita al SuperEnalotto, che donna fortunata, e soprattutto come non provare un pizzico di invidia, noi poveri mortali, che ci arrabattiamo tra città incasinate, carriere che proseguono a stento, partner che cornificano (nessun riferimento personale eh), e case gravate dall’ICI?
Brava Alison, prega anche per noi.
Il massimo però viene raggiunto nelle ben 3 pagine dei ringraziamenti.
Già l’incipit da’ adito a pensieri birichini.
“Senza il supporto e la comprensione di chi sta vicino a me, il mio sogno di scrivere questo libro non si sarebbe mai realizzato”.
Ora sappiamo con chi prendercela, anzi no, meglio lasciare che la vena creativa/comica di Alison si possa esprimere in tutto il suo splendore.
Per prima cosa la famiglia, il meraviglioso marito Dan, e i figli Alexis e Brendan, da cui scopriamo che la piccola Alexis ha poteri energetici:
“Alexis……anche nelle peggiori giornate, quando ti guardo la mia vita si riempie di luce”
Ma anche il bimbo Brendan non scherza:
“Brendan, quanto sei piccolo, ma quanto sei forte! Non ho mai visto tenacia e resistenza in una persona così piccola”
Forse, tra le righe, vuole dirci che è un po’ discolo? Mah
E capiamo anche quanto il piccolo abbia vita facile allorché la mamma lo incoraggia a mettere un po’ di umorismo nella sua vita (caro Brendan, tua mamma ne è dotata di natura).
Si passa poi alla lunghissima schiera degli amici.
Sue Lopez, che:
“…..ti immagino mentre canti ‘Dear God’ o ‘Make me Whole’ e il mio giorno diventa improvvisamente migliore”
Cara Sue, perché allora non incidi un bel Cd anche per noi?
Anne Weidenweber, a cui scrive:
“So che un giorno realizzeremo i nostri sogni come nazionali di pattinaggio”
Anne, qualsiasi cosa, anche equitazione, basta che tieni Alison lontana dalla tastiera di un pc.
Come non poteva mancare il fratello, Steven Chait:
“….Quando ero una ragazzina mi è stato dato il dono della scrittura”…..
Due osservazioni: Alison è una persona molto modesta, indubbiamente, e si è dimenticata di aggiungere “della scrittura dei ringraziamenti”….
Ma soprattutto:
“Forse non lo sai, ma il mio desiderio di scrivere è iniziato quando ero una ragazzina e volevo somigliare al fratello più grande”.
Mi viene da pensare, Steven ti odio (in senso buono, s’intende).
Non viene risparmiato (o premiato, non saprei) nemmeno il capoufficio, tale Nicole Phelps:
“….per essere il capoufficio migliore che chiunque possa mai avere…. Apprezzo anche la tua compagnia e la tua amicizia”…..
Come ti invidio Alison….
L’amico programmatore Scott Barker:
“….per aiutarmi a curare tutti i miei clienti mentre sto scrivendo….”
Cari Clienti, fatevi sentire! Pagate, e la vostra Signora si dedica ad altro? Suvvia.
Ma poi addirittura il traduttore italiano incescipa nelle parole (magari mentre si piega in due dalle risate):
“…..Miglio tempo piace passare del pilota il la te e…..”
Chissà cosa in realtà avrà voluto dire la nostra Alison, ci penso ogni notte a ciò che ho perso.
La vetta, un cliente assurge ad amico:
“Ron, ti ho conosciuto come cliente e ora hai un posto speciale nel mio cuore”
Forse è l’unico che la abbia pagata? Il mistero permane.
L’amico Chris invece:
“….hai avuto un impatto importante sul percorso spirituale della mia vita!”
Che la Alison stesse anche prendendo i voti non ci sarei mai arrivato….
Non mancano i poveri amici dell’Arcidiocesi (e cosa è?) di Los Angeles, per:
“….per la pazienza con cui avete sopportato la mia pianificazione mentre scrivevo questo libro”.
Beh, non per nulla fanno parte dell’Arcidiocesi, cara Alison.
Per terminare (di già?) con gli amici della Sams (la casa editrice americana):
“….Senza di voi questo libro non sarebbe esistito.”
Cari amici della Sams, non vi rimorde la coscienza?
Ma a questo punto qualcuno si dirà, ma questa donna è tutta cervello!
Niente affatto, sentite qua quanti sport pratica:
“…Alison pratica abitualmente lo sci, l’equitazione, il pattinaggio sul ghiaccio, la corsa, la pesistica(!), l’escursionismo e la danza”.
Ma Alison, visto che hai già tutte queste attività, perché sprecare prezioso tempo scrivendo libri?
Non è meglio che ti dai all’ippic….ehm….all’equitazione?
Concludo con l’inizio dell’introduzione, che ad un lettore attento dovrebbe già far fischiare le orecchie:
“Sono disponibili molti libri eccellenti su SQL Server 2005 Express. Perché questo è così diverso?”
Mmhh vorrei rispondere a modo mio, posso? No ok, va bene.
A questo punto non posso non mettere la foto di questo mito dei nostri giorni, scovata nei meandri di Google. Sarà lei? Non sarà lei? Non ha importanza. L’importante è che sei entrata di diritto nell’Olimpo, uno qualsiasi, anche qua non ha importanza.
E non preoccuparti, Alison, i tuoi libri saranno sempre venduti, anche se, come nel mio caso, solo per essere letti - con immenso diletto – solo fino all’inizio del primo capitolo ;-)
Un bacio.
PS
Ringrazio per la stesura di questo post……….ok mi trattengo ;-)