Visto che l’estate è ormai agli sgoccioli, termino la mia breve carrellata di possibili letture estive con due libri che trattano la lingua, ma su due piani nettamente contrapposti.
Se il primo serve per migliorare qualcosa, il secondo serve per eliminare qualcos’altro.
Se il primo si rivolge idealmente a tutti, il secondo ad una categoria molto più limitata di lettori (ma decisamente più predisposti e motivati).
Veniamo al dunque.
Il primo è un libretto di piccolo formato ma dal numero molto elevato di pagine (circa 700) che costituisce un valido ed innovativo corso di inglese per principianti ed intermedi di una casa torinese, la Assimil.
Il secondo, invece, è un altrettanto piccolo libretto (ma in questo caso le pagine sono molto più limitate, circa 100), che tratta della balbuzie, un disturbo del linguaggio che rovina la vita sociale di tante persone, bambini soprattutto, e a cui spesso non gli si presta la necessaria attenzione.
Per primo il corso di inglese.
Ho scoperto dell’esistenza della Assimil su Amazon Italia.
È una casa editoriale italiana, con sede a Chivasso, specializzata nella pubblicazione di corsi di lingue.
E le lingue che ha a catalogo sono davvero tante.
Sfogliando il loro listino (o consultando il loro sito) si scoprono un’infinità di lingue, che riportarle tutte qua mi riempirebbe una pagina intera.
Addirittura, ed è incredibile, ci sono dei piccoli manuali di conversazione per i maggiori dialetti italiani: piemontese, genovese e friulano (manca il bergamasco, ma qua l’impresa si sarebbe presentata improba ;-))
Su quelle straniere, poi, la scelta è sconfinata.
Di alcune lingue nemmeno ero a conoscenza della loro esistenza: alverniate, cabilo, caledone, chtimi, lingala, lorenese, tagalog, wolof ed altri.
Qualcuno già li conosceva?
Il loro metodo è tutto particolare, ma devo dire che è molto efficace, oltre che piacevole da seguire.
Brevi lezioni, con un discorso introduttivo che riassume le regole e i costrutti grammaticali che verranno trattati nelle 4 pagine della lezione, graziose vignette, tanto italiano per spiegare ogni minuzia ed ogni dettaglio, aggiungendo anche qualche curiosità sullo stile di vita anglosassone e sulla Gran Bretagna in generale (l’inglese preso come riferimento è infatti quello Made in U.K.).
Tutti i discorsi sono tradotti in italiano, nessun termine viene trascurato: praticamente non ci sarà mai bisogno di ricorrere ad un dizionario di appoggio (nelle ultime pagine c’è comunque un vocabolario sintetico).
Le pagine sono “bicolor”, nero e azzurro, la carta è sottile e patinata (molto piacevole al tatto), mentre la rilegatura è abbastanza flessibile, il che è ottimo risultato considerando l’elevato numero di pagine.
Qua sotto due screenshot del libro.
Come si nota, soprattutto dalla prima immagine, il flusso di lettura non è quello solito a cui siamo abituati, da sinistra a destra e dall’alto in basso.
Si legge la prima metà della pagina di sinistra, e poi si passa alla prima metà della pagina a destra. Si ritorna poi nella seconda metà della pagina a sinistra per concludere infine con la metà in basso della pagina a destra.
Nei primi momenti questa strana disposizione può disorientare e far perdere il filo della lettura, ma poi ci si fa l’abitudine e non costituisce più un ostacolo.
L’originalità di questo metodo di apprendimento delle lingue è di dedicare tanto spazio alle ripetizioni.
Dopo la 50esima lezione, infatti, il lettore è invitato a rileggere le prime lezioni man mano che prosegue nello studio, e altrettanto grande spazio viene dedicato all’apprendimento attivo, ovvero ripetere le frasi a voce alta e completare i pochi esercizi proposti.
Con tutti questi accorgimenti, secondo quanto viene riportato nella lunga introduzione, il lettore assimilerà i concetti della grammatica inglese senza sforzi significativi, e si ritroverà a parlare fluentemente la lingua quasi senza accorgersene.
Sulla bontà di queste affermazioni non posso metterci la mano sul fuoco, fatto sta che la lettura di questo corso è veramente piacevole e scorre via senza la classica fatica che si percepisce quando si apprende una lingua straniera.
In teoria questo volume sarebbe affiancato da un Cd con i discorsi delle lezioni in formato mp3.
Purtroppo non ho potuto valutare la qualità dell’audio, dato che il mio acquisto si è limitato al libro cartaceo.
Su Amazon Italia viene venduto con lo sconto del 15% (la versione completa, con Cd audio).
Vediamo l'altro libro, di tutt'altro argomento, ma sempre riconducibile alla lingua.
Quest’altro libro, anzi libretto visto che sono poco più di 100 pagine di piccolo formato, riguarda sempre la lingua e il parlare ma da un punto di vista completamente diverso, e direi molto più problematico.
Riguarda infatti la balbuzie, un disturbo che solo chi lo ha provato direttamente sulla propria pelle può sapere quanto sia invalidante e disturbante.
Lo ha scritto la dottoressa Rota, una curatrice di corsi per la rieducazione della balbuzie (ma non ex balbuziente anche lei, come spesso accade in chi si occupa di queste cose), che ha collaborato a lungo con il dott. Mastrangeli, della famosa Villa Benia di Rapallo, che fino agli anni ’90 era praticamente l’unico posto dedicato a questi disturbi.
Non siamo però in presenza di un manuale da seguire a casa per risolvere il problema, ma di un breve e leggibile saggio delle teorie che si stanno rivelando come le più indicate da mettere in pratica per guarire, oltre a ragionare un attimo sul perché questi problemi siano così diffusi nel mondo moderno.
Se si ha un parente o un amico che appena appena soffre di balbuzie, questo libretto è un regalo più che indicato.
Su Amazon Italia viene venduto anch'esso con il 15% di sconto.
Sommario
Prefazione di Antonio Caruso
13 – Introduzione
Parte 1 – La balbuzie, da limite a risorsa
21 – La balbuzie nell’arte e/o l’arte di balbettare
27 – L’universo balbuzie è costellato da domande che assillano il balbuziente prima di parlare e di interrogativi che si pongono gli interlocutori
29 – Le opinioni comuni sulle balbuzie
33 – Che cos’è la balbuzie
49 – Punti fermi
Parte 2 – Come guarire dalla balbuzie: la terapia o le terapie?
59 – Panoramica generali sulle principiali terapie per l’eliminazione della balbuzie
69 – Esperienze francesi: l’Association Parole-Bégaiement e il metodo di Ivan Impoco
83 – Un metodo italiano che si fonda sulla capacità terapeutica del gruppo: Villa Benia
101 – Il Centro Punto Parola
107 – Il gruppo di mutuo aiuto
113 – Conclusioni
117 – Bibliografia
Qua sotto i dettagli del libro.