...h, i,...
(H)idalgo – Era il figlio del primario del reparto più importante dell’ospedale più rinomato della capitale dello stato. Era, dunque, figlio di qualcuno. Anzi, diceva sempre suo padre, di Qualcuno. Con la maiuscola. Lui si chiamava Michele e da piccolo pensava, senza dirlo, che Qualcuno con la maiuscola spettava soltanto a Dio. Da grande, gli fu chiaro che suo padre si sentiva un dio. Non il Dio dei cristiani, con la legittima maiuscola, ma Un dio, uno di quegli dei che la professoressa del lice Leggi tutto il post...
 martedì, 28 nov 2006 Ore. 19.10
...g...
G(ioco) – Lui aveva appena otto anni, e gli piaceva tagliare la coda alle lucertole o giocare a biglie davanti a casa.Poco più in là stavano sistemando il cortile del vecchio Bidulìn e i muratori lasciavano fuori mucchi di sabbia che poi mescolavano al cemento. Arrivava Sante a chiamare Fabio, e in due rubavano abbastanza sabbia da costruire una pista come si deve. Massimo arrivava con le biglie che gli cioccavano in tasca e faceva finta di niente, gironzolando intorno ai loro,che si preparavano Leggi tutto il post...
 domenica, 05 nov 2006 Ore. 17.34
...d, e, f...
D(ormire) – Alle dodici meno un quarto (del mattino), quando alle persone che si autodefiniscono “normali” viene fame, a lui viene sonno. Alla una e mezza (del pomeriggio), una certa pesantezza post-prandiale lo fa piombare nel mondo dei sogni. La trova un’esperienza esaltante: sentire le palpebre pesanti, la testa che non ragiona più, avere una nuvola nebbiosa di sonnolenza intorno al capo, vagare per casa sbrigando le (in)utili faccende necessarie, cercando di trattenere la nuvoletta, di non f Leggi tutto il post...
 martedì, 31 ott 2006 Ore. 09.21
a, b, c...
A(micizia) - Non credeva che l'amicizia si potesse trovare ovunque. Certo, non credeva che l'amicizia si potesse trovare tra le maglie di una rete. Così, quando inciampò vicino al barcé tirato sullo spiaggione del fiume, e cadde lunga distesa nella rete, non si aspettava di incontrare un braccio che si allungò subito a risollevarla. La portò all'ombra dei salici che lacrimavano contenti sulla riva, e le presentò tutti gli altri: Antonio, Maria, Fernanda, Milvia, Roberta... tutti lì, tutti inciam Leggi tutto il post...
 lunedì, 30 ott 2006 Ore. 13.27
Libresche infezioni
L'ho già scritto o detto altre volte, non qui, ma da qualche parte di sicuro: gli accenni ai libri letti diventano spesso infettivi. Mi era capitato con Jeffrey Deaver: Andrea ilGabbiano ne ha parlato qui e non ho resistito molto; adesso ho appena finito il –quinto, per me- romanzo di Deaver, che è stato appena pubblicato ma che era dei suoi esordi; oggi, andando a fare la spesa a uno degli esecrati [*] ipermercati, non sono riuscita a resistere a Franzen (Le correzioni): ne han Leggi tutto il post...
 venerdì, 20 ott 2006 Ore. 22.05
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