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Profili utente, Roaming Profiles e Windows Vista

In Windows Vista è stata completamente rivista la gestione del profilo utente: è una delle caratteristiche del nuovo sistema operativo della quale ci si rende conto subito, al più tardi quando si cerca la classica cartella "Documents and Settings" per scoprire che è stata sostituita da "Users". Non ci si è però limitati solo al nome della cartella che contiene i profili utente: la rivisitazione ha riguardato soprattutto l'organizzazione delle cartelle con meno livelli di cartelle nidificate (non più 2-3 livelli come in Windows 2000/XP), una struttura più chiara ed una distinzione netta tra i dati delle applicazioni relativi alla macchina ed i dati propri dell'utente (cartella AppData). Chiaramente, per preservare la compatibilità con gli applicativi esistenti, è stato necessario intervenire affinché fosse comunque possibile accedere alla vecchia struttura del profilo e l'obiettivo è stato raggiunto facendo uso di junction points, una caratteristica di NTFS che collega un'area del disco (ima specie di link) ad un'altra area del disco stesso: in questo modo è stata ricostruita in Vista la struttura del profilo utente di Windows 2000/XP. Così si è tra l'altro anche risolto il problema della localizzazione visto che le "giunzioni" vengono fatte utilizzando la lingua impostata nel sistema operativo puntando sempre alla cartella "originale" in lingua inglese. Per rendersi conto della situazione basta dal prompt dei comandi spostarsi all'interno del proprio profilo utente ed utilizzare il comando "DIR /ad": verranno visualizzate una serie di cartelle non identificate dal classico (DIR) ma da (JUNCTION).

Il tutto diventa ancora più chiaro se utilizziamo lo stesso comando nella root del disco di sistema. Vedremo un elemento (JUNCTION) dal nome "Documents and Settings" che in realtà punta al nuovo percorso della cartella contenente i profili utente (C:\Users):

Questo significa che se tentiamo (o meglio, se un applicativo tenta) di accedere alla vecchia "Documents and Settings" verremo correttamente trasferiti in maniera trasparente alla nuova "Users".

Purtroppo, nonostante tutti i possibili sforzi, è stato impossibile mantenere la compatibilità con un'altra funzionalità che spesso viene usata all'interno delle reti aziendali con dominio: i Roaming Profiles, cioé la possibilità di salvare il profilo utente su una condivisione di rete in modo da conservare le proprie impostazioni e configurazioni a prescindere dalla workstation dalla quale si effettua il logon al dominio. Infatti da una discussione sviluppatasi in questi giorni sul newsgroup microsoft.public.it.windows.vista con Angelo e Diego, si è visto che accedendo al dominio su un pc che esegue Vista con un utente con Roaming Profile non viene conservato il vecchio profilo roaming di 2000/XP, ma ne viene creato uno nuovo identificato da un suffisso ".V2" (praticamente una "versione 2" dei profili) come è possibile vedere in questo esempio (utente di dominio Pluto - dominio con DC Windows 2003 Server R2 sul quale viene salvato il Roaming Profile):

I due tipi di profilo non sono compatibili e non è possibile una diretta sincronizzazione tra i due: se Pluto accederà da una macchina XP verrà utilizzato il profilo "pluto", se accederà con Vista utilizzerà il profilo "pluto.V2". In pratica i due profili resteranno diversificati in modo permanente. Nonostante fosse comunque sconsigliato utilizzare profili Roaming nel caso di utilizzo di sistemi operativi diversi (vedi Best Practices for User Profiles), ciò rappresenta un problema in realtà nelle quali il passaggio a Vista sarà graduale poiché impedirà la condivisione del profilo da utenti che utilizzano sistemi operativi diversi.

Un "workaround" consiste nell'appoggiarsi alla Folder Redirection per fare in modo che i principali componenti vengano comunque sincronizzati anche nel caso di logon con sistemi operativi diversi. La Folder Redirection infatti invece di salvare l'intero profilo utente si limita a reindirizzare un unico elemento del profilo (ad esempio la cartella Documenti) in un percorso specificato. Per farlo è possibile intervenire su un apposito oggetto Group Policy nel quale all'interno della User Configuration specificare quale/i componente/i reindirizzare:

In questo modo sarà comunque possibile ottenere un minimo di interoperabilità in attesa di una migrazione a Vista di tutti i sistemi utilizzati dagli utenti con Roaming Profile.

Microsoft ha reso disponibile sul proprio sito un documento che spiega nel dettaglio l'organizzazione del nuovo profilo utente e propone vari scenari di utilizzo di Roaming Profiles e Folder Redirection in modo da rendere più agevole la migrazione. Il documento si intitola "Managing Roaming User Data Deployment Guide" ed è possibile scaricarlo qui.

Categoria: Windows
venerdì, 26 gen 2007 Ore. 01.18

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