C'era un tempo in cui, se ero arrabbiata in qualche modo e per qualche motivo con la real life (definiamola 1.0), me ne andavo volentieri in una vita virtuale, che chiamerò 1.5, e mi rilassavo nelle buone vecchie chat, rispondendo ai quesiti nei newsgroup o sfogliando siti a casaccio.
Poi, quando la 1.5 mi inziò ad annoiare, andai alla scoperta del cosiddetto web 2.0: tutti social! Cavolo! Fighissimo!
Annoiata? Social!
Arrabbiata? Web 2.0!
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Poi viene il giorno in cui ti svegli e - magiaaa! - scopri che nel web 2.0 ci ritrovi pari pari l'1.0. E rimpiangi i buoni vecchi flame di puri semisconosciuti versione 1.5.
Quanta gente del 2.0 non è mai passata per Usenet? Troppa. E oh, beh, dovrebbe. Dovrebbe proprio.
E allora anche il social diventa a-social, perché quelle poche sane interessanti letture giorno dopo giorno si dimezzano, poi diventano un quarto, poi restano un numero pari a 4 amici al bar.
E a quel punto anche andare in palestra a fare attrezzi alle 20, quasi in chiusura, diventa più divertente che stare nella vita 2.0. E ho detto tutto.