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Beppe Grillo e il rapporto Microsoft, Linux e Open Source

Già ne parlai tempo fa quando Grillo uscì con un post critico su Microsoft, Windows, ecc.ecc. Proprio ieri non sapendo cosa fare sono andato a leggermi il suo blog e cosa scopro ? Un altro post polemico nei confronti di Microsoft e del software proprietario. Non che io sia contro l'open source o a Linux o a Mac, ma bisogna ragionare bene prima di tirare delle conclusioni affrettate. Se poi si leggono i commenti, addio...sembra il circo.

Il post di Grillo propone una soluzione per abbattere i costi della pubblica amministrazione in termini di software. Visto che l'Italia ha bisogno di soldi, dove tagliamo ? Non sui forestali calabresi, non sul personale in eccesso di Trenitalia, non sulle migliaia di consiglieri e amministratori di aziende pubbliche, bensì sul software proprietario olè. Perchè il software proprietario è cattivo, è un male. (E' più un luogo comune questa teoria che un dato di fatto) Mentre il software open, è gratis (free), è esente da bug, è buono e bello. Ok, L'OS sarà pure Free, ma chiedete a Grillo se installo Oracle su Linux cosa mi costa ? e se è open o se è free, e il lavoro del sistemista che installa Oracle su Linux, com'è gratis pure quello ?

Critico principalmente queste tesi solo per il fatto che il modello di business dell'open source così come è fatto oggi è insostenibile, non si regge in piedi (una specie di Alitalia del Software). Viene tenuto in piedi da volenterosi e da sponsor ma non può bastare. E' notizia proprio di ieri che Red Hat ha perso in borsa in un giorno il 29% solo perchè Oracle ha deciso di offrire supporto e assistenza su Linux (Red Hat guadagnando praticamente solo dai servizi di assistenza ha subito questo grave colpo).

Attenzione, stiamo parlando di Aziende. Se parliamo di privati, non ho problemi a dire, che per le poche attività che fa una persona comune, magari OpenOffice (su Windows) è più indicato rispetto a Office. Un OS tipo Linux per casa secondo me è improponibile, poco intuitivo anche se ha fatto passi in avanti, tante piccole applicazioni che fanno le stesse cose, grande confusione, nessun gioco gira su Linux a parte dei classici come Quake, ecc. chi lo installerà mai ?

Ma per le aziende il discorso è ben diverso. Il costo intrinseco delle licenze in sè è insignificante. (Avete presente i produttori di stampanti che di fatto ti regalano la stampante tipo a 30 euro poi la cartuccia costa 60, con linux è un po' così...) Purtroppo molte aziende non valutano correttamente parametri quali il TCO dei sistemi informativi oppure il livello di produttività che può rendere una rete linux-based o windows-based. A lungo andare l'investimento su Windows, anche se ha dei costi di startup elevati (elevati è relativo, diciamo più alti di Linux), paga... e molto in termini di utile aziendale.

Quindi prima di parlare fate i vostri conti, che secondo me sono errati già in partenza. Il "tutto gratis" non ha mai pagato. Chiedete a Grillo perchè non inizia anche lui a fare spettacoli Free e Open (aperti a tutti) e avrete la risposta del perchè i suoi commenti e le sue opinioni debbano maturare ancora un po'...
Categoria: Tecnologie
sabato, 28 ott 2006 Ore. 10.17
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