Non so se qualcuno conosce la serie televisiva “Ristoranti allo sbando” trasmessa in orari variabili sull’emittente Fine Living (canale 49 del digitale terrestre).
Io ho avuto modo di conoscerla ed apprezzarla in queste giornate di vacanza, e devo dire che è stata
una grande e piacevole sorpresa, piena di spunti ed idee che ognuno di noi può mettere in pratica sia nella propria vita privata che (soprattutto) professionale.
È tenuta da un tale Willie Degel che, tramite una capillare video sorveglianza (in incognito)
scopre magagne e problemi nei ristoranti che stanno attraversando un periodo non brillante.
Attraverso una cabina di regia spaziale, in cui ha modo di osservare il comportamento dei dipendenti del ristorante,
mette in luce difetti e malcomportamenti con il suo stile diretto e senza peli sulla lingua.
Alla fine, e qua viene il bello, opera una sorta di couching a diversi di loro per metterli in riga e migliorarli,
oltre, se ce ne è bisogno, a licenziare pure qualcuno (in USA il licenziamento è alquanto rapido e diretto, come si può vedere).
Il tutto si può, con i dovuti distinguo, applicare anche al mondo informatico e ai team cosiddetti “agili”.
Le riunioni mattutine, il continuo monitorare i risultati e i metodi di lavoro, il porre al centro il cliente,
che può essere sia un cliente di un ristorante che il cliente di prodotto software, soddisfandone al massimo i requisiti e le richieste.
Sono tanti gli spunti che si possono avere godendosi le puntate di questa serie.
Peccato solo che la programmazione sia ballerina, i video non siano presenti su YouTube (in modo da poterseli rivedere offline)
e che, soprattutto, Fine Living interrompa spesso la trasmissione per immettere notevoli quantità di pubblicità e di promo degli altri programmi.