Recentemente la Pluralsight ha inaugurato la sua nuova sede presso la cittadina di Farmington nello Utah.
Nella sezione blog del loro sito hanno postato alcune foto, e può essere interessante confrontare come vengono intesi e realizzati gli spazi di lavoro in una società IT degli USA rispetto alla nostra situazione italiana.
Anche se fare confronti e paragoni di questo tipo è sempre difficile e si corre il rischio di banalizzare o semplificare oltre il lecito, qualche considerazione la si può sempre fare, ed ognuno può fare raffronti con la propria situazione.
Riporto qua sotto le 12 foto che appaiono nel suddetto blog.
Questa è la prima, e sembra rappresenti un piccolo ufficio per effettuare riunioni con pochi partecipanti o per ritagliarsi un piccolo angolo di tranquillità durante la giornata lavorativa.
Risalta il grande uso del vetro (ognuno può vedere che succede), e le pareti di legno.
Le poltroncine non sembrano il massimo della comodità, soprattutto se usate per parecchio tempo, ma in compenso il loro bianco riprende il bianco della parete del monitor e degli infissi.
Il color legno, principale attore dell’ambiente, ha differenti tonalità tra l’interno e l’esterno.
Stona leggermente la presa storta sulla parete, ma probabilmente siamo ancora in fase di ultimazione del locale.
Mancano l’oggettistica consueta – cestini, portapenne, ecc. – ma vale anche qua lo stesso discorso (siamo in fase di ultimazione?).
Qua sotto un altro locale, sembrerebbe, adibito a piccolo uffici per riunioni.
In questo caso è presente una poltrona e un piccolo divano rosso (molto comodi) e tanto spazio vuoto.
Sempre il legno la fa da padrone, ed il legno apporta calore (come nelle località di montagna, ad esempio).
Il pavimento mi pare però assemblato con poco criterio; marrone di diverse tonalità, segno che non è stata seguita una strada precisa di design. Le pareti completamente spoglie necessiterebbero di qualche abbellimento (quadri, faretti, ecc.).
Nella foto qua sotto sembra mostrata la reception della società.
Originale davvero la sua realizzazione, con tre grosse travi di legno a fare da muretto divisorio.
Lo stile sobrio, quasi spoglio, è reso meno pesante dal bel vaso di fiori messo in bella vista.
Il pavimento mi è piaciuto poco, dato che fa sembrare questa reception l’ingresso di una fabbrica o di un magazzino (in compenso dovrebbe essere facile da pulire, il che non è un dettaglio da poco).
Qua sotto un altro ufficio per riunioni, questa volta di un livello leggermente più alto e sofisticato.
Anche qua tanto spazio al legno, sia per le pareti che per il tavolo.
Il nero dei monitor viene ripreso dalle poltroncine che, a prima vista, sembrerebbero molto comode e confortevoli. Il loro metallo viene ripreso anche dal faretto nell’angolo.
I 4 monitor affiancati a destra pare siano destinati a mostrare rappresentazioni in grandi dimensioni.
Questo, mi pare, sembra uno dei locali meglio riusciti della rassegna.
Qua sotto si lascia l’aspetto lavorativo per entrare – probabilmente – nella mensa.
Le poltroncine sembrano fatte di origami (rimane il dubbio sulla loro comodità), tavoli sempre il legno e un bel lungo divano morbido e comodo.
I monitor alle pareti cosa mostreranno, la CNN?
Qua sotto uno strano locale che sembra una sauna, complice anche il colore molto caldo, tipico di zona benessere.
Potrebbe essere un locale di disimpegno, dove ritagliarsi un piccolo spazio di tranquillità. Mi lasciano un po’ perplesso il cubo e il puff arancione. A che servono? A sedersi? Forse è solo una stanzetta per breve meeting in piedi (i famosi stand-up meeting dello Scrum?).
L’arancione, colore predominante, richiama la tinta istituzionale della Pluralsight e, probabilmente, consente di uscirne leggermente abbronzati ;-)
Anche qua pavimento sempre in parquet.
Questo sotto sembra un ufficio di rappresentanza utile per riunioni di un certo livello.
Devo ammettere che mi piace molto: bello il tavolo in total legno, con spazio centrale per far passare eventuali cavi e cavetti. Comode le poltroncine e piacevolissima l’apertura in vetro che da’ sul piazzale antistante. La scala presente nella sala è segno che siamo ancora in divenire, e probabilmente entreranno in gioco altri dettagli ed abbellimenti.
Questa sotto sembra invece un sala corsi o conferenze.
Anche qua la presenza di diversi scatoloni e grossi contenitori da cantiere fa pensare che i lavori non siano ancora ultimati. Le sedie presentano un lieve imbottitura, segno che verrebbero occupate per tempi abbastanza lunghi e, malgrado il colore abbastanza scuro del legno, tutto l’insieme risulta ampio e luminoso.
Questa sotto sembra un’altra saletta riunioni, con tavolo stretto ed alto e poltroncine con poggiapiedi.
Anche qua pareti in vetro, e questa è una differenza sostanziale con tante sale riunioni italiane ben schermate da occhi indiscreti.
Questa sotto sembra rappresenti il principale open space di lavoro.
Mi piace molto il muretto con piantine sopra, il tutto alla giusta altezza. Non si comprende l’elmetto di protezione. Forse potrebbe capitare qualcosa in testa?
Comode le poltroncine alla sinistra; potrebbero provocare però qualche appisolamento di troppo, andrebbe verificato ;-)
Questa foto sembra invece uno scorcio di un ufficio, questa volta maggiormente attrezzato.
Bella la forbice dorata, molto chic, ed anche il portapenne bianco con penne in tinta non è affatto male.
La chiocciola è il logo della Pluralsight, per chi lo sapesse.
Qua sotto un altro scorcio della reception, questa volta preso di lato.
È comunque una realizzazione molto originale. L’effettiva praticità con queste grosse travi è tutta da dimostrare. Sicuramente non passa inosservata.
Infine, giusto per capire dove siamo, ecco sulla mappa di Google dove si trova Farmington nello Utah.
Insomma, un utile articolo che può dare un’idea di come venga realizzata una sede lavorativa negli Stati Uniti.
Ognuno può fare gli opportuni paragoni con la propria situazione, e capire se si è messi meglio o peggio.