Non potevo non riportare questa vera chicca di antiquariato, la recensione del “nuovissimo” Windows 3.0 come è apparsa sul primissimo numero di PC Professionale uscito nel maggio del 1991.
Questo articolo è tratto dal Dvd allegato al numero 200 di novembre di PC Professionale appunto, che contiene tutti i numeri della rivista dalla sua nascita ad oggi, e su cui ci si può imbattere in articoli come questi, quasi commoventi quando si definisce “raffinata interfaccia utente” l’aspetto di Windows 3.0, si parli di termini non più in uso, come “foreground”, e soprattutto si sottolinei come in alcuni momenti il sistema può crashare inaspettatamente e senza preavviso. Beata innocenza J
Non posso ahimè ringraziare l’autore di questo articolo – un genio – dato che non è riportato.
Buona lettura.
Per quel che costa, Microsoft Windows 3.0 è un vero affare, considerate le possibilità funzionali che offre. Il prodotto comprende un programma di gestione della memoria cache per il disco e una serie di applicazioni utili, come il bloc notes, il calendario e un pacchetto di comunicazione asincrona.
Windows è uscito per la prima volta, seppure in versione non multitasking, nell’autunno 1985 e annovera oggi approssimativamente due milioni e mezzo di utenti. Si tratta ovviamente di un ambiente di tipo grafico e, benché sia in grado di far girare in multitasking le applicazioni DOS, questo non è il suo scopo primario.
Una presentazione raffinata
L’interfaccia utente grafica (Graphic User Interface, GUI) di Microsoft Windows 3.0 è stata concepita molto accuratamente e presenta un miglioramento sostanziale rispetto alle versioni precedenti. Windows 3.0 produce immagini di qualità raffinata con caratteri a spaziatura variabile, bottoni con ombreggiatura tridimensionale e sfruttamento migliorato del colore.
D’altro canto utilizzando Windows 3.0 senza mouse, questa raffinata interfaccia utente si trasforma in un vero e proprio rompicapo.
Una volta entrati in una sessione DOS, il governo dei tasti viene interamente trasferito all’applicazione stessa con l’eccezione delle due combinazioni hotkey Ctrl-Esc e Alt-Esc che abilitano l’uscita dalla sessione DOS e ci riportano nella finestra primaria di Windows. Il funzionamento delle combinazioni hotkey è adeguatamente descritto nel manuale. Per usare Windows 3.0 è sufficiente avere dimestichezza con il mouse, ma la conoscenza approfondita di tutto il sistema richiede tempo. Il manuale (di ben 621 pagine) che accompagna il programma esamina tutta la complessità che l’interfaccia nasconde all’utente.
L’aggiornatissima procedura d’installazione contiene molte procedure logiche che determinano automaticamente le caratteristiche dell’hardware e permettono di configurare l’intero sistema, richiedendo il minimo d’informazioni possibile all’utente. La progressione dell’installazione viene visualizzata sotto forma di percentuale con un grafico. Opzionalmente il programma può aggiornare automaticamente CONFIG.SYS e AUTOEXEC.BAT.
Risultati inattesi
Non è sorprendente il fatto che un sistema così complesso e ampio possa essere bloccato da un certo numero di situazioni particolari. Talune combinazioni di operazioni usualmente accettabili possono causare effetti inattesi e fermare il sistema.
Tra tutti gli ambienti valutati, Windows 3.0 è quello più soggetto a tali inconvenienti che dovrebbero tuttavia essere ridotti nelle prossime versioni. In ogni caso la frequenza con cui si verificano questi intoppi non è tale da inficiare l’utilità del sistema per la maggioranza degli utenti.
Quando attivato in modalità enhanced (adatta per i 386) Microsoft Windows 3.0 utilizza le tabelle di paginazione del processore 80386 per trasferire su disco quella porzione di software che è rimasta per più tempo inattiva in memoria così da creare nuovo spazio per altri programmi. Il sistema pare avere più memoria di quella di cui effettivamente dispone (la cosiddetta memoria virtuale) e lo stesso meccanismo di paginazione a richiesta (demand paging) è offerto anche da Vmos/3.
Microsoft fornisce un’ampia lista di applicazioni per Windows 3.0 vendute dalla Microsoft stessa e da decine di altri produttori, a coprire tutte le categorie primarie del software per PC, dai fogli elettronici, al word processing, al desk-top publishing.
Chi adotta questi pacchetti trova un’interfaccia utente uniforme e una perfetta integrazione tra le applicazioni che supportano l’API di scambio dinamico di dati.
Spreco di energia
Le prestazioni di Windows come ambiente multitasking per DOS sono adeguate. Il prodotto non arriva primo in tutte le prove a causa dello spreco di energia richiesto per funzionalità che vanno oltre la semplice commutazione tra programmi, il che va considerato nel giudizio.
Equipaggiato con un programma di cache per disco, SMARTDRV.SYS, Windows ha superato i concorrenti nell’accesso al disco. La cache installata durante la prova utilizzava tutta la memoria estesa disponibile (2MB). Non caricando invece il programma di cache o utilizzando il sistema di prova 386SX con soli 2 MB di memoria (senza memoria estesa disponibile), Windows passa dal primo all’ultimo posto nelle operazioni di accesso a disco.
Omniview e DESQview ottengono risultati senz’altro migliori di quelli proposti nei nostri grafici se sono associati a un programma esterno di gestione della cache. D’altro canto ricorrendo a cache non integrate per Omniview e DESQview sarebbe impossibile gestire dinamicamente la quantità di memoria usata in funzione di quella occupata dall’ambiente come accade invece per Windows e SmartDrv.Sys.
Partizioni di tempo
Windows ha mantenuto, nel corso delle prove, prestazioni costanti in tutte le operazioni di foreground. Il che significa che l’applicazione visibile sullo schermo non subisce variazioni di rilievo in funzione di ciò che accade in background. Inoltre Windows permette di specificare le priorità di ciascuna applicazione sia in foreground sia in background. Facendo uso di queste priorità, si può determinare la precedenza accordata all’applicazione in foreground e la percentuale di CPU accordata a ciascuno degli altri programmi attivi.
Windows incontra difficoltà con i programmi di comunicazione asincrona e con i programmi che presentano una dipendenza dall’hardware. Poiché non supporta la Virtual Control Program Interface (vedere in proposito il riquadro “Estensioni del DOS”) non ci si può aspettare che Windows possa far girare del software dedicato al 386, come ad esempio Paradox 386. Con l’affermarsi della DOS Protected Mode Interface, il problema delle applicazioni specifiche del 386 dovrebbe essere risolto, ma per ora si può solo consigliare di scegliere i programmi con attenzione. Windows 3.0 è in grado di eseguire appropriatamente diverse applicazioni DOS contemporaneamente. La peculiarità di questo ambiente è la sua raffinata interfaccia utente grafica (GUI) che costituisce, di per se stessa, un buon motivo per scegliere Windows 3 anche come ambiente multitasking.
Versione 3.0
Produttore: Microsoft, via Cassanese 224 Pal. Tiepolo, 20090 Milano Oltre - Segrate (MI); tel. 02/2107201
Prezzo di listino: 350.000 lire:.
Richiede: 640 KByte di RAM (2 MByte per l’enhanced mode 386), DOS 3.3 o versione successiva.
In breve: Microsoft Windows 3.0 offre prestazioni accettabili e un’interfaccia grafica sofisticata. Se lavorate molto in ambiente grafico o volete iniziare a farlo, questo è sicuramente l’ambiente giusto.