È notizia proprio di oggi quella che il Ministro dell’Istruzione Fioroni abbia deciso di dare più spazio, nella scuola dell’obbligo, a materie “classiche”, come storia, geografia, italiano, ecc. sottraendolo ad altre, quali l’informatica e l’inglese.
Sembra proprio che le famose “3 I”, della riforma Moratti, ovvero Inglese-Informatica-Impresa siano destinate al dimenticatoio precoce.
Non metto in discussione l’utilità di avere solide basi di materie classiche, ma questa decisione rischia di proiettare il sistema scuola italiano ancora più indietro tecnologicamente di quanto non lo sia già adesso, soprattutto rispetto agli altri paesi industrializzati europei.
Giusto qualche giorno fa era riportata la notizia che permane una profonda “skill-shortage” nel settore IT europeo e mondiale, ovvero carenza di personale che sappia destreggiarsi con l’informatica, e sappia cavarsela con l’inglese.
Senza contare poi gli annunci di lavoro, dove la conoscenza di questi argomenti è ormai un prerequisito indispensabile.
Noi la combatteremo insegnando ai ragazzi dove si trova lo Yemen e cosa faceva l’Italia nel periodo giolittiano (pur sempre degni di nota, ci mancherebbe).
A mio modo di vedere credo che si stia imboccando la strada sbagliata, ma è solo un’opinione personale.