Mi chiedo se Microsoft abbia deciso di vendicarsi della multa che la commissione antitrust europea gli ha inflitto nei mesi scorsi. La versione più potente di Windows Vista, la Ultimate, in Italia (e in Europa) costa 599,99 euro (richiedere il centesimo di resto, mi raccomando), praticamente il prezzo di un notebook entry-level.

Negli Stati Uniti questa stessa versione viene venduta al prezzo di 399 dollari (su Amazon a 379,99). Al cambio attuale, ed aggiungendo un 20% di IVA (che negli USA non esiste) il costo si aggirerebbe sui 365 euro, una differenza esorbitante. Non mi sorprenderei se molti di quelli interessati all’acquisto di Vista tentino l’acquisto online (magari su Amazon), piuttosto che acquistarlo nei negozi. Rimane l’inspiegabilità di un tale trattamento che la Microsoft ha riservato a noi europei. È probabile che, soprattutto agli inizi, Windows Vista soffrirà lo scontro con un concorrente agguerrito, Windows XP.

Quest’ultimo ha già tutto quello che un utente medio/evoluto può desiderare, e questo utente non sentirà poi così tanto il bisogno di spendere tali cifre per avere un’interfaccia evoluta e qualche fronzolo in più, senza contare la necessità di dover rinnovare il parco macchine. IE 7 e Media Player 11 li posso scaricare ed installare anche su XP, e Windows Desktop Search rimpiazza egregiamente la nuova funzione di ricerca di Vista. Questi utenti si chiederanno il perché dover spendere 600 euro per ottenere Aero 3D e poco altro, tenendo anche conto che una delle nuove funzionalità più interessanti, WinFS, è scomparsa in corso d’opera.

Inutile dire che io faccio parte di questa categoria di utenti.