Praza de Cresia. In Rete dall'11\06\2006


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Oristano. Stampa, scuola e catechismo: il nuovo arcivescovo stimola la sua diocesi

LA NUOVA
ORISTANO. “La chiesa cattedrale è la casa della diocesi” con queste parole il vescovo Ignazio Sanna ha salutato gli oltre quattrocento catechisti ed insegnanti di religione nella cerimonia del mandato catechistico. Il vescovo ha portato ai convenuti in duomo il saluto del Papa che ha incontrato la scorsa settimana a Roma, durante “la scuola” per i nuovi vescovi. Ratzinger ha detto a monsignor Sanna “Come va ad Oristano?” mentre gli consegnava la croce pettorale che portava ieri per la prima volta. Un vescovo emozionato ed in qualche momento incerto nel “rito della luce”, ma molto contento nel dare la notizia dell’uscita del primo numero del periodico diocesano L’Arborense definito “un bambino”, il cui nome richiama direttamente la comunità ed il territorio di cui vuole essere espressione.
 Ha invitato poi a sostenere il giornale, considerato il prezzo modesto dell’abbonamento che corrisponde al costo “di qualche biglietto del cinema”.
 “Testimoni di Cristo, speranza del mondo” era il titolo della cerimonia, i cui testi erano riportati in un pieghevole con le letture, i canti e le preghiere corali. Dopo l’omelia, il vescovo ha letto il testo del mandato: «Carissimi la Chiesa ci manda a proclamare nelle vostre comunità le opere meravigliose di Cristo». Ha acceso la candela del cero pasquale ed con essa anche quella dei catechisti disposti in processione. Con tutte le candele accese i fedeli hanno letto il testo del loro impegno che non è “volontariato”, ha ricordato il presule, ma un vero e proprio “incarico che viene affidato dalla Chiesa”.
 Monsignor Sanna ha introdotto anche un’innovazione negli incarichi dell’insegnamento della religione nella scuola primaria: ha voluto che fosse impartito dai docenti specializzati, con titolo acquisito nelle facoltà teologiche o negli istituti di scienze religiose, e non più dai docenti della materie comuni. Il rito è durato poco meno di un’ora e rappresenta, dopo l’ordinazione del giugno scorso, il primo vero momento di incontro ecclesiale con la comunità della diocesi. Alla cerimonia hanno anche assistito, non in abito talare, anche alcuni sacerdoti della chiesa arborense. (a.p.)
Categoria: Rassegna stampa
giovedì, 28 set 2006 Ore. 06.52

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