Oristano. Stampa, scuola e catechismo: il nuovo arcivescovo stimola la sua diocesi
LA NUOVA
ORISTANO. “La chiesa cattedrale è la casa della diocesi” con
queste parole il vescovo Ignazio Sanna ha salutato gli oltre
quattrocento catechisti ed insegnanti di religione nella cerimonia del
mandato catechistico. Il vescovo ha portato ai convenuti in duomo il
saluto del Papa che ha incontrato la scorsa settimana a Roma, durante
“la scuola” per i nuovi vescovi. Ratzinger ha detto a monsignor Sanna
“Come va ad Oristano?” mentre gli consegnava la croce pettorale che
portava ieri per la prima volta. Un vescovo emozionato ed in qualche
momento incerto nel “rito della luce”, ma molto contento nel dare la
notizia dell’uscita del primo numero del periodico diocesano
L’Arborense definito “un bambino”, il cui nome richiama direttamente la
comunità ed il territorio di cui vuole essere espressione.
Ha
invitato poi a sostenere il giornale, considerato il prezzo modesto
dell’abbonamento che corrisponde al costo “di qualche biglietto del
cinema”.
“Testimoni di Cristo, speranza del mondo” era il titolo
della cerimonia, i cui testi erano riportati in un pieghevole con le
letture, i canti e le preghiere corali. Dopo l’omelia, il vescovo ha
letto il testo del mandato: «Carissimi la Chiesa ci manda a proclamare
nelle vostre comunità le opere meravigliose di Cristo». Ha acceso la
candela del cero pasquale ed con essa anche quella dei catechisti
disposti in processione. Con tutte le candele accese i fedeli hanno
letto il testo del loro impegno che non è “volontariato”, ha ricordato
il presule, ma un vero e proprio “incarico che viene affidato dalla
Chiesa”.
Monsignor Sanna ha introdotto anche un’innovazione negli
incarichi dell’insegnamento della religione nella scuola primaria: ha
voluto che fosse impartito dai docenti specializzati, con titolo
acquisito nelle facoltà teologiche o negli istituti di scienze
religiose, e non più dai docenti della materie comuni. Il rito è durato
poco meno di un’ora e rappresenta, dopo l’ordinazione del giugno
scorso, il primo vero momento di incontro ecclesiale con la comunità
della diocesi. Alla cerimonia hanno anche assistito, non in abito
talare, anche alcuni sacerdoti della chiesa arborense. (a.p.)
giovedì, 28 set 2006 Ore. 06.52