Caritas: «Il 90% non solo accudisce gli anziani ma pulisce la la casa, stira e cucina
UNIONE SARDA
Anziani e stranieri: ecco come cambia Oristano e la sua provincia.
Sfiorano i mille gli stranieri residenti in provincia. Straniere
soprattutto, che lavorano. Quelli arrivati col visto turistico è
un'altra storia. Quando poi ci provano a fare l'uno e l'altra per loro
è belle che pronto il foglio di rimpatrio della Questura. In testa al
popolo straniero che lavora i marocchini con bancarelle volanti al
seguito, in Questura risultano essere 192, una quarantina in città e il
resto sparsi per la provincia. A seguirei 108 cinesi che in un anno e
mezzo si sono raddoppiati e quest'anno sono ancora aumentati del 20 per
cento. Il 90 per cento mette radici in città, commercianti ma fissi.
Aprono negozio uno dietro l'altro. I cittadini con visto di ingresso
della Romania per lavoro sono 60 più 100 per turismo. La stragrande
maggioranza donne, settore professionali badanti. Signore di mezza età
che assistono giorno e notte anziani e disabili, assistenza pesante e
delicata che non tutte possono e sono disposte a fare. Le richieste di
questo tipo aumentano, lo sanno bene alla Caritas e in Comune.
L'assessore ai servizi sociali Mariano Biddau ha una lista lunga di 390
persone che chiedono di essere assistite dal personale della
cooperativa che ha in gestione il servizio o indirettamente con i
contributi regionali. «Fra questi esistono però tanti casi gravi che
necessitano di assistenza giorno e notte, noi non possiamo garantire la
presenza 24 su 24. Chiedono badanti fisse, per quanto possibile
cerchiamo di metterli in contatto. Ogni giorno c'è qualcuna che chiede
un lavoro e se prima per badanti si offrivano rumene o ucraine adesso
sono tante anche le oristanesi che si propongono», dice l'assessore.
Quello delle badanti è un settore professionale in crescita, in forte e
continua espansione. A una badante si arriva o cercandola alla Caritas
e in Comune oppure grazie al passaparola ?che va per la maggiore- di
colleghi, amici e familiari. Antonio Virdis, responsabile del settore
stranieri della Questura, precisa che «le badanti sono soprattutto
rumene, qualche polacca e albanese, ucraine e moldave, filippine. Il
boom è facile da spiegare. «La popolazione invecchia, in città gli over
65 rappresentano il 16,3 per cento della popolazione e in provincia il
19,1. L'indice di vecchiaia ha raggiunto il 146,4 per cento»,
sottolinea ancora l'assessore Biddau. Cinquemila anziani dunque in
città, di questi tremila chiedono assistenza e un migliaio necessitano
della badante fissa che per molte famiglie rappresenta una scelta
precisa dettata da ragioni di cuore e rispetto ?mai sradicare un
anziano da casa sua per trasferirlo in un ospizio- e anche di
convenienza finanziaria. Perché anche gli ospizi costano, qualcuno
anche più della badante fissa. Le colf ventiquattro ore su ventiquattro
sono per la maggior parte straniere, il 18 per cento ha un'età fra i 30
e 40 anni, il 50 per cento sono sposate. Alla Caritas precisano anche
che «esiste qualcuna anche laureata e il 90 per cento non solo
accudisce gli anziani ma pulisce la casa, stira e cucina. Badante
tuttofare, la nuova professione nella provincia che invecchia. Antonio
Masala
martedì, 03 ott 2006 Ore. 07.47