Praza de Cresia. In Rete dall'11\06\2006


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Anno 2007

Anno 2006

Oristano. Ignazio Manunza si è spento ieri all'ospedale

UNIONE SARDA
Il senatore Ignazio Manunza si è spento ieri mattina all'ospedale dove si trovava ricoverato da una settimana nel reparto di Rianimazione; le prime avvisaglie del male nella sua casa al mare, a Funtana Meiga. Subito soccorso dai familiari, era stato immediatamente trasportato al San Martino. Nonostante le cure le condizioni sono andate via via peggiorando fino alla morte. La notizia è circolata immediatamente in città. Tanti sono accorsi alla camera ardente per stare vicini alla moglie Adriana e ai due figli Marco e Monica. Fra i primi il sindaco Tonino Barberio, il presidente della Provincia Pasquale Onida, il consigliere regionale Oscar Cerchi, l'assessore comunale Paolo Vidili e provinciale Renzo Coghe, legatissimi a Manunza. Telefonate e telegrammi di condoglianze sono subito arrivate dalle più alte cariche dello Stato; fra i primi quelli del presidente presidente del Senato Franco Marini, il capogruppo di Forza Italia Renato Schifani, Renato Comincioli vicino di banco al Senato, Beppe Pisanu, Pier Giorgio Massidda. Condoglianze alla famiglia sono giunte anche dal presidente del consiglio e della Giunta regionale, assessori, dai parlamentari e uomini politici che con Manunza avevano condiviso lunghe stagioni di passione e impegno politico. Ignazio Manunza era uno che si era fatto da sé, la vita se l'era lottata come era solito sottolineare con l'orgoglio di chi alla fine l'aveva spuntata. Era nato 66 anni fa a Silì, famiglia di operai. Studi d'inverno e lavoro d'estate, nei cantieri siliesi impastava paglia e fango per costruire i mattoni di "ladrini". In uno dei tanti senza regole e tutele era rimasto anche vittima di un incidente sul lavoro. Ignazio Manunza però non aveva mai mollato, preso il diploma di ragioniere da insegnante delle scuole professionali era passato alla Regione, comitato di programmazione. Ma la sua grande passione è stata la politica e nella politica l'amore per la Democrazia cristiana. Schierato con i dorotei di Rumor-Piccoli e Gava, soprattutto allievo prediletto della nidiata Diccì Anni '70 del senatore Lucio Abis. Aveva fiuto, abilità e consensi. Al suo paese, Silì, raccoglieva voti come nessun altro mai, con la Dc imperante sfiorava il 50 per cento. La sua è stata una scalata determinata e calcolata: consigliere comunale, assessore e sindaco. Consigliere regionale e assessore. Senatore, riconfermato nella legislatura appena iniziata. Venerdì mattina alle 9 sarà aperta la camera ardente nella sala guidicale del palazzo degli Scolopi. Di pomeriggio alle 16,30 i funerali nella Cattedrale. A. Masala

24/08/2006
Telefonate e telegrammi di condoglianze sono arrivate dalle più alte cariche dello Stato.
Categoria: Rassegna stampa
giovedì, 24 ago 2006 Ore. 07.44

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