Cari amici, all’inizio del mio ministero episcopale nella chiesa di Dio che è in Oristano vi mando un saluto ed una benedizione. Anzitutto vi mando un saluto. Questo saluto vuole essere una condivisione dell’ideale missionario che vi anima ed un accompagnamento spirituale dell’attività che svolgete per annunciare il Vangelo di Gesù. Come ben sapete, la chiesa quando prende coscienza di sé diventa e si scopre tutta missionaria. Voi, con la vostra opera e con il vostro zelo, ricordate continuamente ad ognuno di noi l’esistenza di questa verità e di questo impegno, e ci spingete a vivere la vocazione missionaria. Ci ricordate soprattutto che la missione non è tanto nell’andare lontani o nel fare cose straordinarie ma nell’essere. Tutta la chiesa è missionaria nella sua natura e nella sua essenza. Perciò, non sentitevi soli nel vostro lavoro. La comunità diocesana, nello svolgimento del suo servizio ecclesiale, è con voi: con la vostra opera, con le vostre iniziative, con i vostri problemi. Vi accompagna con la preghiera e la simpatia. In secondo luogo vi mando una benedizione. Questa particolare benedizione vuole fare sì che la vostra opera sia illuminata dallo Spirito e guidata dalla Vergine Maria. La Madre di Gesù ha accompagnato i primi passi degli apostoli sin dall’inizio della vita della Chiesa. Già dall’inizio Lei ha esercitato la sua funzione di madre della Chiesa. Sia Lei, allora, a guidare i vostri passi e ad accompagnarvi nella vostra opera. Auguro di cuore che Dio dica bene di voi, della vostra generosità, del vostro disinteresse, della vostra vita di preghiera, dei vostri gesti quotidiani di consacrazione, della vostra testimonianza di vita e di speranza. In profonda comunione di ideali vi saluto e vi benedico.
+ Ignazio Arcivescovo.