Praza de Cresia. In Rete dall'11\06\2006


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Anno 2006

Bonorva. Banditi, dovete pentirvi. Monsignor Sanna: si rispettino persone e proprietà

UNIONE SARDA
"Pentitevi, pentitevi, pentitevi". La voce si interrompe per mezzo secondo, poi il tono diventa ancora più forte, più deciso e le labbra tremano: "Lasciate libero quell'uomo. Al più presto" Monsignor Ignazio Sanna di solito, anche dall'altare, parla a bassa voce, ma per rivolgersi ai sequestratori di Giovanni Battista Pinna tira fuori tutto il fiato che ha in gola. E ripete il suo appello ai banditi che martedì pomeriggio hanno teso l'agguato all'allevatore di Bonorva, lo hanno caricato in macchina e lo hanno fatto sparire. "Anche voi siete uomini, siete fratelli, figli o padri, anche voi capite bene quale dolore si prova quando un vostro caro rischia la vita -grida l'arcivescovo di Oristano-  ?Per questo abbiate rispetto dei sentimenti degli altri, per questo restituite la libert? a questo ragazzo. Altrimenti sarete giudicati da Dio". Monsignor Sanna è nato a Orune e in Barbagia è cresciuto: di banditi e sequestratori ha conosciuto le peripezie e le disavventure. Dalla Sardegna mancava tanti anni, a Roma ha passato molto tempo dietro le cattedre della Pontificia università lateranense e da giugno è stato scelto dal Papa per guidare la diocesi arborense. La sua prima visita pastorale l'ha fatta in Barbagia, a Orune: ha rivisto i compagni di scuola e i vecchi amici, si è sentito raccontare storie di morti ammazzati e di latitanti che ancora vivono come fantasmi. "Sono andato in giro per il mondo e dovunque sono convinti che la Sardegna sia una terra stupenda, abitata da brave gente: questo è tutto vero, ma non bisogna rovinare l'immagine della nostra regione. Pensavamo che i sequestri di persona fossero passati alla storia, invece è terribile trovarsi di fronte a una storia come quella di Giovanni Battista Pinna".
Monsignore, ma questi criminali si possono considerare figli di Dio?
"Siamo tutti figli di Dio, peccatori compresi. I banditi sono peccatori, ma sappiano che hanno la possibilità di fare un passo indietro. Perchè per tutti c''è la prova d'appello: loro sono ancora in tempo, basta che si decidano subito a liberare l'ostaggio. Faccio appello al loro cuore: sono sicuro che nella loro vita hanno passato momenti di felicità e per questo sapranno quanto è grave privare qualcuno della propria serenità. Peggio ancora se in gioco c'è la libertà".
I preti sono stati sempre in prima linea. Anche come emissari?
"I sacerdoti prima di tutto devono predicare la parola di Dio, questo è il loro ruolo. Hanno anche il compito di convertire i peccatori, compresi i banditi".
Giovanni Battista Pinna per i suoi carcerieri vale appena trecentomila euro: è possibile che si abbia una così bassa considerazione della vita? "Si deve avere rispetto della vita degli altri, ma anche della proprietà".
E' grave sequestrare una persona soltanto per portargli via una parte delle ricchezze accumulate con tanto sacrificio. Lavorino anche loro e abbiano rispetto delle ricchezze altrui".
 A Bonorva ora c'è una famiglia che vive momenti di angoscia
. "La loro sofferenza è nel mio cuore. Sono vicino a loro, prego anche per loro. Vorrei incoraggiarli, perch'è trovino la serenità per affrontare questa prova con prudenza. Mi auguro che presto possano abbracciare di nuovo Giovanni Battista. A lui vorrei dire di essere paziente, di sentire sempre il conforto di Dio e la vicinanza di tutti i sardi. Ai sequestratori invece chiedo di essere onesti, spero che abbiano dignità e che rispettino la vita e la libert? degli altri". Nicola Pinna
Categoria: vescovo
sabato, 23 set 2006 Ore. 11.08

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